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Comunità di pratica in pratica, Roma, Palinsesto, 2013. D. Lipari, P. Valentini

Creato il:  5 Novembre 2013


FORMAZIONE E CAMBIAMENTO N. 80 NOVEMBRE - DICEMBRE 2013
 
Recensione di Valentinqa Vinotti *
 
L’insieme degli scambi che gli individui sviluppano attorno ai problemi delle loro pratiche allo scopo di trovare soluzioni soddisfacenti configura reticoli relazionali che possiamo definire comunità di pratica.  Da questo punto di vista, l’abitare una molteplicità di realtà organizzate non permette a nessuno di non far parte di una comunità di pratica ma non sempre rende consapevoli dei possibili vantaggi di questa appartenenza.
Il lavoro di Domenico Lipari e Piero Valentini, è un “libro pronto all’uso” che chiarifica, in maniera definita ma non definitiva, i due principali interrogativi relativi al tema comunità di pratica: cosa sono? come metterle in pratica?
Per rispondere al meglio il discorso si articola in due sezioni che, dopo una prima lettura, risulta quasi immediato trasformare in intersezioni, farle comunicare per renderle ancora più adeguate alla realtà di chi legge.
La prima sezione è una mappatura del territorio che prende avvio attraverso la ricognizione, l’analisi e l’interpretazione degli aspetti concettuali - approcci, teorie, principi – del costrutto comunità di pratica. In poche pagine, nitide e dense al tempo stesso, chi è culturalmente interessato al tema può avvicinarsi alle principali coordinate teoriche e chi è professionalmente attratto dall’idea di “sperimentare” comunità di pratica nella propria organizzazione può riflettere sui modelli, i metodi e gli autori che possono portare un contributo concreto all’attuazione di un’intenzione.
La seconda sezione del testo sembra voler ribaltare le questione: dai metodi che facilitano l’esperienza della comunità di pratica, all’esperienza degli autori - in  contesti organizzativi diversi tra loro per ambiti di attività e dimensioni strutturali – che si traduce in metodo. Quali sono i confini, i tempi e gli obiettivi della comunità di pratica nelle organizzazioni complesse, che tecniche d’intervento si sono dimostrate efficaci per la facilitazione e la cura di comunità di pratica e come hanno reagito le persone che ne hanno fatto parte? Quali problemi sono stati trovati e quali risolti? Quali sono state le ricadute dal punto di vista organizzativo? Un passo dopo l’altro per entrare all’interno un processo il cui scopo ultimo è quello di favorire il miglioramento delle pratiche di lavoro.
 
* Formatrice e consulente free-lance. Collabora con la società di formazione e consulenza SGA, con Associazioni di Categoria e PMI.

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Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:28