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Dadone: "Tempi maturi per la riforma della comunicazione, sarà traino per la trasformazione della PA"

Creato il:  16 Ottobre 2020

In diretta streaming la sesta edizione degi Stati Generali della nuova comunicazione pubblica (Diretta). Un appuntamento per capire che cosa si sta muovendo nel mondo della nuova comunicazione via social network, chat, intelligenza artificiale, con la presentazione delle novità e di buone pratiche provenienti da tutta Italia.

L'iniziativa, promossa dall’Associazione PA Social e organizzata in collaborazione con il Comune di Perugia e con la partecipazione di Airf (Associazione italiana reporters fotografi), è un' occasione per comprendere meglio com'è cambiata la comunicazione pubblica e il lavoro di comunicatori, giornalisti, social media manager. Un aspetto questo affrontato già da tempo grazie al lavoro fatto in questi anni da PA Social e dal tavolo istituzionale del Ministero per la Pubblica Amministrazione, coordinato da Sergio Talamo - Direttore dell'Area Comunicazione di Formez PA -  e che ha visto in prima linea il Ministro Fabiana Dadone che interviene agli Stati Generali, per la riforma della Legge 150, un percorso orientato alle competenze digitali, al riconoscimento delle professionalità, ad un nuovo modello organizzativo per il lavoro e al rapporto diretto con il cittadino, aspetto che in questo momento così delicato è emerso con rinnovata forza. 

La Ministra Fabiana Dadone ha dichiarato come "i tempi siano maturi per la riforma della comunicazione, sarà traino per la trasformaziione della PA. La comunicazione digitale è veicolo essenziale anche per trasparenza e citizen satisfaction" -  (vai all'intervento). E' intervenuto anche il Ministro Lucia Azzolina con un video messaggio nel quale, in riferimento alla Riforma della Legge 150/2000, ha sostenuto come sia "un lavoro importante che condivido e che va fatto" - (vai all'intervento).

Nell'intervento Sergio Talamo ha sottolineato l'importanza e la coerenza storica della necessità della riforma della legge 150/2000, che oggi è inadeguata. "Si tratta di una rivoluzione culturale che prevede l'utilizzo del digitale, non è una scelta è un obbligo morale, comportamentale, io direi persino etico, se vogliamo parlare ai cittadini e non più solo dei cittadini, se vogliamo che le leggi entrino nella vita quotidiana che è fatta di servizi"- (vai all'intervento).

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Data pubblicazione: 
Venerdì, 16 Ottobre, 2020 - 12:41