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L’usabilità a basso costo per i siti web delle PA

Creato il:  11 Giugno 2014

Come realizzare siti web delle PA facili da usare e a misura di cittadino? Quanto costa effettuare dei test di usabilità “in casa” e quali sono i vantaggi? Soprattutto, quali strategie mettere in atto per realizzarli e con quali strumenti?

A queste domande si è cercato di rispondere al convegno “Mai più not found. L’usabilità a basso costo per i siti web delle PA”, organizzato dal Dipartimento della Funzione pubblica il 29 maggio a ForumPA 2014.

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I lavori sono stati avviati da Emilio Simonetti, dirigente del servizio web del Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP) e coordinatore del Gruppo di Lavoro per l’Usabilità dei siti web delle PA (GLU), un gruppo promosso dal DFP che conta sull’impegno congiunto di amministrazioni pubbliche, del mondo accademico, della ricerca e di società pubbliche e private.

Al centro della giornata il protocollo eGLU 2.0, una guida passo passo su come realizzare test di usabilità semplificati per i siti web delle PA. Una procedura che, oltre a permettere alle redazioni di realizzare test a basso costo, consente, come sottolineato da Simonetti, una immediata operatività nella verifica della qualità della comunicazione del sito web della propria amministrazione. Emilio Simonetti ha inoltre posto l'accento sul fatto che il protocollo è soprattutto uno strumento generativo di valore organizzativo, formativo e persino etico, anche al di là "dell’indubbia utilità" pratica dei test di usabilità, nel ciclo di miglioramento delle interfacce web.

Maurizio Boscarol (Psicologo e consulente di usabilità) e Simone Borsci (Ricercatore in Psicologia cognitiva), i coordinatori scientifici del volume curato da Alessandra Cornero (Formez PA), ne hanno approfondito gli obiettivi, la struttura e chiarito gli scopi.

Lucio Lamberti (Politecnico di Milano) ha posto l’accento sui vantaggi economici legati all’usabilità e all’uso del protocollo eGLU, mentre Nicola Mastidoro (Èulogos SpA) ha sottolineato l’importanza di un linguaggio e di uno stile chiaro, corretto, comprensibile e accessibile a tutti.

Altro ambito di discussione è stato la presentazione del Manifesto per l’Usabilità dei siti web delle PA, presentato da Emilio Simonetti, redatto e proposto dal GLU e da alcuni componenti della Comunità Qualità Web PA di Innovatori PA.
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Caratteristiche, importanza e valore delle esperienze realizzate da alcune amministrazioni con la versione 1.0 del protocollo eGLU (presentate da Maria Carbone, Ministero dell’Interno, Enrico Orsingher INPS, Filiberto Montano, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Guerrino Iacopini del MiSE) sono state sinteticamente illustrate da Alessandra Cornero, supporto al coordinamento del GLU. I test di usabilità semplificati hanno consentito alle redazioni web di individuare, a basso costo, una serie di criticità e di apportare modifiche e miglioramenti ai siti. Oltre a questo, l’introduzione del protocollo eGLU e la partecipazione di molte persone alla Comunità Qualità Web PA, coinvolte a vario titolo nel ciclo di pubblicazione web, hanno prodotto altri effetti a cascata, in particolare una maggiore sensibilizzazione sull’importanza del web pubblico, sulla necessità di definire piani di usabilità e sull’opportunità di introdurre l’usabilità fin dalla fase di progettazione dei siti.

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Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:28