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Le politiche attive per le pari opportunità tra riforma del lavoro pubblico e i Piani strategici “Italia 2020”

Creato il:  26 Luglio 2010

di GIUSEPPE RAFFA*

Lo scorso 5 luglio si è concluso il primo ciclo di seminari informativi previsti all’interno delle attività della Convezione tra Formez PA e l'Ufficio della Consigliera nazionale di parità del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali “Sostegno e sviluppo alle attività di analisi dei sistemi di promozione di politiche attive e valutazione e valorizzazione del personale delle pp.aa. e delle politiche del lavoro finalizzate alla promozione delle pari opportunità”.

Gli incontri, destinati a tutte le consigliere provinciali e regionali e svolti nel mese di giugno e luglio a Roma, Napoli e Bologna, sono stati sviluppati su quattro temi: la riforma della Pubblica Amministrazione attraverso la riforma del lavoro pubblico; le azioni messe in atto nell’anno in corso dall’Ufficio della Consigliera nazionale sulle pari opportunità, gli aspetti organizzativi delle politiche di genere; le novità introdotte recentemente nelle pubbliche amministrazioni su questi ambiti.

Il contributo sulla Riforma del lavoro pubblico ha mirato a delineare i presupposti e a descrivere il contesto in cui nasce e si sviluppa la riforma della Pubblica Amministrazione, voluta dal Ministro Renato Brunetta. Ne ha messo in risalto gli aspetti peculiari, quali il ruolo fondamentale conferito all’innovazione tecnologica, e i principi fondanti tra cui spiccano la trasparenza, la responsabilità e la centralità del cittadino, il tutto anche in chiave di politiche di genere e pari opportunità.

L’intervento sui piani e le azioni in campo in tema di pari opportunità, invece, ha fornito il quadro normativo delineato ai diversi livelli del sistema delle fonti sul tema delle pari opportunità e della non discriminazione concentrandosi, tuttavia, non solo sui provvedimenti e sulle sanzioni, ma anche sulle azioni positive messe in atto per promuovere ed affermare questi principi. In questo senso sono stati presentati ruoli e funzioni di soggetti, quali il Comitato paritetico per lo sviluppo delle azioni in questo campo, o di accordi, come il Protocollo d’intesa tra Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 maggio 2010.

La riflessione sull’organizzazione del lavoro e le politiche di genere ha messo in evidenza la necessità per le moderne organizzazioni di adottare un approccio di genere sia nella gestione e valorizzazione del proprio capitale umano, sia nella progettazione ed erogazione di servizi, in modo che questi rispondano a criteri di qualità e alle reali esigenze del cliente.

Sono stati Individuati gli strumenti organizzativi, la formazione, l’analisi degli aspetti critici e la programmazione, per attuare questo cambiamento esaltando il ruolo della misurazione e valutazione delle azioni organizzative, della pianificazione e dell’empowerment individuale.

Non è stata tralasciata nemmeno l’importanza delle dinamiche comunicative, il tutto analizzato dal punto di vista delle donne all’interno delle organizzazioni.

Per ciò che riguarda le nuove pratiche nella PA, sono state illustrate le azioni messe in atto dal Dipartimento della funzione pubblica per innalzare la produttività del lavoro pubblico nel rispetto della sfera privata e dei diritti degli individui. Approfondimenti sono stati dedicati su temi di grande attualità quali, ad esempio, l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne, o l’applicazione di istituti assistenziali quali quelli previsti dalla legge 104/92.

*Responsabile del Progetto per Formez PA

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Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:27