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Nuove realtà e prospettive degli Osservatori sul lavoro

Creato il:  29 Novembre 2011

Sono più di 40 le Province italiane dotate di un Osservatorio sul mercato del lavoro, ovvero di una struttura che monitora e anticipa il fabbisogno di competenze e professionalità a livello locale per favorire l’inserimento dei cittadini nel mondo del lavoro.

Una realtà quindi di assoluto rilievo, che tuttavia non sempre riesce a rispondere in modo tempestivo ed efficace alle sollecitazioni che giungono dal settore occupazionale. Tali ritardi si diversificano molto a seconda dei territori di riferimento e ciò richiede interventi mirati per la standardizzazione dei servizi. È quanto emerge dalle ricerche e dai primi studi elaborati dal Formez nell’ambito del progetto “Sviluppo di Osservatori sui mercati del lavoro”, avviato nel 2010 con il fine di potenziare la struttura organizzativa dei Servizi per l’impiego e gli standard qualitativi dei servizi erogati dai CPI.

Il progetto rientra nel più ampio piano d’intervento richiesto a Formez PA dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in accordo con il Dipartimento della Funzione Pubblica, per aumentare i tassi di occupazione e ridurre la disoccupazione in Italia, innalzando la qualità delle prestazioni dei servizi per il lavoro e rafforzandone l’efficacia delle politiche. Obiettivi che si possono raggiungere attraverso la realizzazione di strutture tra le quali, appunto, Osservatori, reti e collaborazioni tra attori pubblici e privati del mercato del lavoro.

In questa direzione si sviluppa il progetto sostenuto da Formez PA, caratterizzato da numerose iniziative, a partire dall’analisi del contesto di riferimento. La prima fase si è concentrata infatti sulla ricerca e sullo studio di tutti gli Osservatori del lavoro (e/o economici) presenti in Italia, con lo scopo di diffonderne le buone pratiche e elaborarne un modello di sintesi.
L’attenzione si è poi focalizzata sulle 4 regioni dell’Obiettivo convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia), e in particolare sugli Osservatori di 25 province “pivot”, la cui titolarità è di soggetti (istituzionali e non) diversi dalle amministrazioni provinciali. Si tratta quindi di amministrazioni comunali, di Università e delle Camere di Commercio, la cui analisi è fondamentale per definire al meglio la rete di attori attivamente impegnati nell’osservazione del mercato del lavoro e per intervenire sulle sinergie possibili sia nella circolazione sia nella condivisione dei dati.

Il confronto tra le varie realtà prese in considerazione ha permesso di elaborare studi e documenti che, recentemente, hanno condotto alla definizione di accordi tra Formez PA, istituzioni e agenzie nazionali e territoriali impegnate sul versante delle politiche del lavoro. Per quanto concerne, invece, la messa in opera degli Osservatori, è stata avviata la costituzione di gruppi di lavoro in ciascuna delle quattro regioni Obiettivo convergenza, attraverso l’individuazione di quattro coordinatori regionali.
“Tra le ulteriori soluzioni individuate – afferma Santino Luciani, responsabile del progetto – un ruolo fondamentale verrà svolto dal coordinamento centrale delle task force regionali che avrà il compito di monitorarne l’impegno e di verificarne l’omogeneità nel metodo di lavoro, pur nel rispetto delle specificità dei territori oggetto di intervento”.

 

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Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:27