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#OPENFESR Regione Siciliana: partita il 18 giugno la seconda fase della consultazione

Creato il:  16 Giugno 2014

Dall’Ideario al Commentario: ha preso il via il 18 giugno 2014 e sarà aperta fino al 16 luglio, la seconda fase di #OPENFESR, la consultazione pubblica online per la redazione del nuovo programma FESR per la Sicilia nell’ambito della nuova programmazione dei fondi strutturali e d’investimento europei. L’iniziativa è promossa dalla Presidenza della Regione Siciliana, Dipartimento della Programmazione, con il supporto di Formez PA, progetti Capacity SUD ed ETICA.
 
La consultazione sul Programma Operativo Regionale 2014-2020 è stata presentata l'11 giugno a Catania e il 12 giugno a Palermo , nel corso di due seminari promossi dal Dipartimento della Programmazione, in qualità di Autorità di Gestione del PO FESR Sicilia 2007-2013, in collaborazione con il Comune di Catania, l’Europe Direct Catania, la Provincia di Palermo e Formez PA.
 
Due eventi che sono stati anche l’occasione di un aggiornamento sulla programmazione nazionale 2014-2020 e in cui sono stati illustrati gli esiti della prima fase della consultazione pubblica su priorità e azioni e i primi contenuti del Programma Operativo FESR 2014-2020 della Regione Siciliana.
 
“Innovazione e cittadinanza, sono queste le due parole chiave della strategia FESR siciliana per il nuovo ciclo di utilizzo dei fondi europei - ha affermato Emanuele Villa, del Dipartimento Regionale della Programmazione - innovazione non solo tecnologica, ma anche di processo e di organizzazione e diritti di cittadinanza da garantire con un ascolto attento dei bisogni delle persone e con il loro attivo coinvolgimento”.

“E cinque sono le sfide a cui rispondere, nel segno di un'innovazione intesa per l'appunto come filo rosso che deve legare tutta l’azione amministrativa - ha ribadito Giuseppe Scorciapino, dello stesso Dipartimento - ovvero: rafforzare le misure anticicliche, migliorare la competitività del sistema economico, valorizzare gli asset regionali forti quali natura e cultura, mettere in campo politiche di inclusione sociale, sviluppare interventi di sostenibilità ambientale”.

Sfide che saranno declinate, nel nuovo programma FESR, nei 10 obiettivi tematici indicati dalla Commissione (l’obiettivo Occupazione sarà infatti oggetto di specifico intervento da parte del Fondo Sociale) con la definizione, per ciascun obiettivo, dei risultati attesi e delle conseguenti puntuali azioni per raggiungerli.
 
Ed è a questa prima versione del POR 2014-2020 che è dedicata la seconda fase della consultazione. “Dalla pagina web dedicata sul sito www.euroinfosicilia.it - ha spiegato Laura Manconi, Progetto ETICA Formez PA - è possibile accedere al Commentario OPENFESR, uno spazio aperto per la discussione online, dove raccogliere commenti e osservazioni, suggerire integrazioni e proporre azioni complementari sul testo del PO FESR Sicilia 2014-2020”. Un lavoro in progress, quindi, che terrà conto anche delle idee pervenute nella prima fase della consultazione su priorità e azioni e che sono adesso oggetto di valutazione e di integrazione nel percorso di redazione del Programma Operativo. 
 
Molto ampia è stata la partecipazione nella fase dell’Ideario, il primo step di #OPENFESR, che si è svolto dal 14 aprile al 26 maggio, grazie al quale associazioni, imprese, mondo del partenariato economico sociale ed istituzionale, ma anche e soprattutto semplici cittadini, hanno fornito idee e proposte sugli obiettivi tematici che orientano la programmazione regionale degli interventi nel nuovo ciclo di utilizzo dei fondi strutturali, cui sono state associate altrettante categorie tematiche.
 
“I dati della prima fase sono stati molto significativi - ha riassunto Marco Tornambè, dell’Area Comunicazione del Dipartimento regionale della Programmazione - con 238 idee pervenute, inviate da 151 diversi utenti, e 2.196 voti, quasi tutti positivi, espressi dai partecipanti sulle proposte raccolte, con il corollario di 174 commenti. E con quasi 6.000 visitatori unici e circa 10.000 visualizzazioni del sito”.

Il traffico web è arrivato in larga parte dai social network (43%), soprattutto Facebook e Twitter, e dai siti referenti che hanno linkato alla consultazione (32%); il 50% delle visite proviene dal territorio siciliano - in particolare da Palermo e Catania - e il restante 50% dal resto d’Italia.

Ambiente e Inclusione Sociale, infine, le due categorie che hanno raccolto il maggior numero di idee (rispettivamente 58 e 33), seguite da Istruzione e Formazione con 29, Ricerca e Innovazione con 23 e Capacità Istituzionale, Occupazione, Competitività ed Energia in un range da 18 a 16. Leggermente meno gettonate Trasporti ed Agenda Digitale (entrambe con 12) e Clima, con solo 4 proposte pervenute.
 
Segnali di coinvolgimento che - nelle parole di Giovanni Meli, dell’Area Comunicazione del Dipartimento Regionale - “danno ragione della scelta metodologica di attenzione all’ascolto alla base dell’iniziativa e dell’importanza degli elementi, anche informali, di questa esperienza, molto incentrata sul confronto e sull’incontro diretto con le persone”.
 
Ma cosa prevedono i nuovi Regolamenti della Commissione per il FESR? “C’è una discontinuità rispetto al passato - ha ricordato Raffaele Colaizzo, esperto Formez PA - nel senso che si riscontra una maggiore enfasi su ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione dei sistemi produttivi, e cioè gli obiettivi tematici 1 e 3 su cui dovranno essere impegnate quasi 1/3 delle risorse previste, altrettanta enfasi sull’agenda digitale ed una forte attenzione sul tema dell’ambiente. In sintesi: meno infrastrutture tradizionali e una maggiore spinta verso le innovazioni immateriali”.
 
La nuova programmazione FESR siciliana, infatti, si inserisce ovviamente nel quadro più generale delineato dai nuovi Regolamenti e dalla programmazione nazionale 2014-2020 e ne rispetta le indicazioni strategiche di fondo. Attualmente è in corso il confronto tra l'Ue e l’Italia per l’adozione dell’Accordo di Partenariato, che dovrebbe avvenire a inizio autunno e, al tempo stesso, le Regioni dovranno presentare alla Commissione i loro programmi operativi entro il prossimo 22 luglio, in vista di un successivo negoziato e di un'approvazione finale che, presumibilmente, scatterà a febbraio/marzo 2015.
 
Interessanti e ricchi di spunti, infine, i dibattiti che hanno concluso i due seminari, moderati da Domenico Pennone, giornalista esperto di comunicazione pubblica e innovazione e che hanno visto la partecipazione di esponenti del Partenariato economico e sociale e istituzionale, del Partenariato della comunicazione del PO FESR, dei Referenti delle Reti di informazione della Rappresentanza della Commissione e di liberi professionisti, amministratori locali, studenti e docenti universitari. “Il metodo OPENFESR, di cittadinanza diffusa, dovrà diventare la regola - la sintesi di Emanuele Villa - ed essere esteso anche alla fase di attuazione del programma in una sorta di monitoraggio civico. Per ogni azione prevista dovrà esserci, per la sua effettiva realizzazione, uno schema di procedura già pronto fin dall’avvio delle attività e, soprattutto, si dovrà lavorare in una logica di corresponsabilizzazione tra amministrazione e beneficiari a partire, ad esempio, da un effettivo coinvolgimento di questi ultimi fin dalla fase di definizione dei bandi. Solo così potremo cercare di risolvere le criticità che si sono verificate nel precedente ciclo di programmazione”.

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Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:28