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Parte il Tavolo sulla comunicazione pubblica come funzione garante della trasparenza

Creato il:  29 Luglio 2013

Si è insediato il 23 luglio 2013 a Palazzo Vidoni, su iniziativa di Formez PA e con la direzione del Dipartimento della Funzione Pubblica, il Tavolo sul tema della Comunicazione come funzione pubblica garante della Trasparenza delle PA.
 
Programma Tavolo Trasparenza Comunicativa

Al Tavolo hanno aderito grandi enti che fanno già parte del Network di Linea Amica, quali INPS, Agenzia delle Entrate, INAIL ed ENEA. A questi si sono aggiunti organismi associativi come l’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica, la FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) ed esperti come Ernesto Belisario e Luciano Hinna.
 
 
Sono intervenuti: per il Dipartimento della Funzione Pubblica Anna Maria Ambrosini, Davide D’Amico, Simonetta Pasqua; per Formez PA Sergio Talamo, Salvatore Marras, Maria Teresa Tedeschi e Giampaolo Conti; per INPS Marco Barbieri ed Alessandra Fornaci (anche in rappresentanza FERPI); per INAIL Vincenzo Paesano, Mario Recupero e Lucia Tosi; per ENEA Diana Savelli e Susanna Del Bufalo; per Associazione Italiana Comunicazione Pubblica Maria Elisa Borelli; come esperto Ernesto Belisario.
 
L’incontro è stato aperto da Sergio Talamo e animato da molti interventi. In premessa tutti i partecipanti hanno ringraziato dell’invito, ritenendo estremamente opportuna questa iniziativa, così come il necessario riferimento al Ministero della PA, che non a caso ospita e dirige i lavori.

Di seguito si riportano le issues principali del dibattito.

- Tutti gli strumenti che la recente legislazione sulla PA mette in rilievo come veicoli di trasparenza e di efficienza sono in senso lato strumenti comunicativi, che vanno valutati rispetto all’impatto sull’utenza, e quindi necessitano di una specifica professionalità. Ma proprio ora, di fatto, la PA fa a meno della comunicazione.
 
- In particolare la Trasparenza, valore che può sensibilmente rafforzare il rapporto di fiducia fra PA e cittadino, deve essere declinata non come un nuovo adempimento amministrativo senza legame con la percezione e la effettiva fruizione da parte dell’utenza, ma come una funzione squisitamente comunicativa, quindi calibrata sul destinatario: il pubblico dei cittadini.

- Si è quindi individuato il Comunicatore pubblico quale figura centrale delle politiche di Trasparenza, che dovrebbe - quando non coincide con esso - affiancare il Responsabile per la Trasparenza per costruire una strategia complessiva che, attraverso la necessaria mediazione tra uffici della stessa amministrazione e tra l’amministrazione stessa ed i cittadini-utenti, produca i risultati attesi, cioè la reale interazione del cittadino con i nuovi dati che la PA mette a disposizione del pubblico.

- E’ quindi opportuno confrontarsi su proposte concrete per realizzare un documento che faccia da “base” per un atto di indirizzo della Funzione Pubblica sulle nuove funzioni della comunicazione, declinate come elementi determinanti al fine di rendere i Piani per la Trasparenza veicoli di una funzione effettivamente percepita, e imperniata sulla customer satisfaction.

Sono poi emersi alcuni aspetti da valorizzare e le prime proposte:
- allargare il Tavolo anche ad alcune amministrazioni locali che sono per loro natura più a contatto con le reali esigenze del cittadino;
- comunicare l’avvio del Tavolo, ognuno con i suoi strumenti, tradizionali, web e social;
- dopo questo primo incontro, vedersi con cadenza mensile concentrandosi sulle proposte concrete per realizzare il documento che faccia da “base” per un atto di indirizzo della FP sulle nuove funzioni della comunicazione in materia di trasparenza e customer satisfaction;
- tenere in autunno un evento, anche virtuale, che coinvolga la categoria dei comunicatori nel confronto;
- arrivare entro il 2013 a definire il documento in modo da precedere, al fine di integrarne la redazione e i contenuti, la data del 31 gennaio 2014 indicata dalla CIVIT come termine per la presentazione dei Piani Triennali per la Trasparenza.

In definitiva, il Tavolo è unito nella convinzione che con questa iniziativa si possa aiutare la PA a non tornare indietro dalla linea della cultura del risultato a quella della mera immagine o, peggio ancora, del solo adempimento.

 

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Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:29