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Progetto I’M Sardegna e bando per innovatori d’impresa: ecco cosa attende i vincitori

Creato il:  26 Luglio 2013

di Gianni Agnesa*
 
Diventare professionisti in innovazione d’impresa e accompagnare i processi di modernizzazione delle aziende sarde è l’obiettivo del Percorso di sviluppo di competenze realizzato dal Formez PA, in convenzione con la Regione Autonoma della Sardegna - Centro Regionale di Programmazione.
 
L’iniziativa fa parte di un più ampio progetto, denominato I’M Sardegna (acronimo di Innovation Manager Sardegna) che risponde alla precisa volontà della Regione Sardegna di promuovere processi virtuosi di sviluppo del proprio territorio investendo, in particolare, sulle conoscenze, le capacità e il potenziale creativo dei nuovi professionisti sardi.
 
A 22 giovani laureati, preparati e motivati, pertanto, viene offerta l’opportunità di investire sulla propria crescita professionale, attraverso un’esperienza sfidante e ricca di stimoli, che in futuro consentirà loro di contribuire allo sviluppo di processi virtuosi di innovazione e di crescita nel tessuto produttivo e imprenditoriale della Sardegna.
 
In particolare, i giovani innovatori di impresa frequenteranno un percorso formativo che prevede circa 192 giornate di lavoro, distribuite in un arco temporale di 15 mesi. A tutti i partecipanti sarà riconosciuto un voucher mensile a titolo di rimborso per le spese sostenute durante il periodo formativo e quale riconoscimento per l’impegno dedicato.
 
Visto il cospicuo investimento, la Regione ha richiesto una selezione che consentisse davvero ai migliori di emergere. Per questo motivo è stata formulata una prima graduatoria che valorizzasse quanti, oltre alla laurea (il punteggio minimo era 105) avessero maturato significative esperienze di studio, pubblicazioni e attività scientifiche attinenti l’innovazione e lo sviluppo del territorio.
 
Obbligatoria anche una buona conoscenza dell’inglese (livello B2 minimo certificato) e un’età non superiore ai 32 anni.
Entro il 10 luglio, data di scadenza delle domande, sono arrivate al Formez PA , mediante un apposito sistema on line, 158 candidature. Di queste, solo 100 sono state considerate idonee, avendo i requisiti imposti dall’avviso Formez.
Ai primi test multidisciplinari e di conoscenza della lingua inglese, il 30 luglio, sono successivamente stati ammessi 66 persone.
I 60 migliori dovranno sostenere, a metà settembre, delle prove di assessment di gruppo e dei colloqui individuali e una ulteriore verifica della conoscenza della lingua inglese.
Sarà infine la Commissione di valutazione, nominata dal Formez, a partire dal 23 settembre, a  realizzare gli ultimi colloqui individuali e a stilare la graduatoria definitiva dei 22 ammessi al percorso.
L’avvio delle attività avverrà tramite un prologo il 30 settembre. Si proseguirà poi con un team building preliminare il 17 e 18 di ottobre.
Oltre al rafforzamento delle competenze individuali, il progetto didattico punta alla costruzione di un vero e proprio team di professionisti, abituati a lavorare in gruppo e capaci di utilizzare una rete di relazioni appositamente costruita, come fonte inesauribile di nuove competenze e opportunità di impresa.
Per questo motivo il progetto intende realizzare una smart community, una comunità professionale composta da imprese e centri di ricerca, professionisti e agenzie internazionali per l’innovazione alla quale saranno chiamati a partecipare anche i giovani in formazione.
Il contenuto, l’articolazione e la sequenza dei moduli didattici, all’interno del percorso di sviluppo competenze, rispondono ad una specifica logica di apprendimento.
L’innovatore di impresa è infatti chiamato a svolgere compiti molto differenziati:

  • alcuni più consolidati, strettamente legati all’azione di assistenza (analista, progettista, coordinatore, valutatore, formatore) e di consulenza (esperto di processo, coach, facilitatore, animatore);
  • alcuni cresciuti nel tempo, in rapporto all’affermarsi delle logiche sistemiche quali leve di successo dell’impresa (integratore delle politiche, sviluppatore di innovazioni organizzative, attuatore di progetti di innovazione, implementatore di sistemi di knowledge management);
  • altri ancora derivanti dalla dimensione strategica dell’innovazione (interprete della governance, analista di mercato, assistenza per l’internalizzazione/esternalizzazione, supporto allo start up, counselor di marketing, budgeting e tecnologico)

Oltre al rafforzamento delle conoscenze di base, quali quelle relative al contesto istituzionale, produttivo e normativo, saranno perciò esaminati i più avanzati sistemi organizzativi e le più efficaci modalità di consulenza di processo e di gestione economica e finanziaria. Un ampio rilievo sarà dedicato, inoltre, ai temi riguardanti il marketing, il reengineering, le strategie e la gestione dell’innovazione. Gli elementi di sfondo che costituiranno l’ordito culturale del progetto sono il networking, il knowledge management, la comunicazione di impresa e lo sviluppo sostenibile ed ecologicamente consapevole.
Questi argomenti saranno trattati da professionisti ed esperti nazionali e internazionali, mediante metodologie attive che prevedono seminari, workshop, lavori di gruppo, outdoor training, visite aziendali e webinar. Una parte importante delle attività si svolgerà in lingua inglese al fine di introdurre nel modo migliore i giovani alle successive esperienze di stage e ai compiti di accompagnamento ai processi i di internazionalizzazione che l’innovazione d’impresa richiede.
Molti dei corsisti saranno inoltre chiamati ad elaborare in inglese il loro project work finale.
Durante il percorso sarà svolta costantemente una valutazione dell’apprendimento e del rendimento, in funzione della quale i corsisti avranno anche la possibilità di avere degli ulteriori benefits.
Parallelamente al percorso, che si concluderà nel dicembre 2014, saranno realizzati circa 15 diversi eventi di rilevanza regionale, con modalità coinvolgenti (OST, MoDì, Barcamp, Workshop) dedicati a una pluralità di temi d’attualità riguardanti l’innovazione come: i nuovi sistemi finanziari, la tracciabilità e rintracciabilità delle produzioni agroalimentari di qualità, i nuovi mercati internazionali, la P.A. 3.0, Governance e ICT, la rivoluzione industriale dei makers, Digital and start up, Biomed and ICT for med, Green technologies, Social innovation, i nuovi media, la mobilità sostenibile.
In questo modo il percorso si aprirà al contesto e viceversa la società sarda si inserirà concretamente l’evoluzione del progetto, coinvolgendo aziende, associazioni, ricercatori, pubbliche amministrazioni, contribuendo alla riuscita delle attività programmate.
Naturalmente questa osmosi tecnico-professionale favorirà il placement dei giovani innovatori nel mercato del lavoro isolano. Per questo motivo, e per rafforzare la schiera degli innovatori disponibili a supporto del tessuto imprenditoriale sardo, si pensa già a una seconda edizione del percorso per Innovation manager.
 
*Responsabile progetto I’M Sardegna

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Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:28