Home > Notizie > Progetto VESPRO

Progetto VESPRO

Creato il:  2 Febbraio 2012

di Giuseppe Raffa
 
L’attuale crisi finanziaria ed occupazionale è stata affrontata con una serie di provvedimenti governativi finalizzati soprattutto a favorire la continuità dei rapporti di lavoro dei soggetti colpiti. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ad inizio 2010, ha adottato politiche volte a rinforzare l’azione dei servizi per il lavoro nell’ottica di favorire l’aumento dei tassi di occupazione e di contribuire alla diminuzione della disoccupazione e dell’inattività.

Tra gli interventi più significativi individuati, vi è l’Azione di sistema affidata a Formez PA per la realizzazione di quattro specifici progetti (SILLA, VESPRO, Sviluppo di Osservatori sui mercati del lavoro, Servizi innovativi nel settore dei servizi per il lavoro) orientati ad accrescere le capacità delle amministrazioni delle Regioni Obiettivo Convergenza - nei diversi livelli di governo - di coordinamento delle politiche di inserimento al lavoro, di workfare, di potenziamento e semplificazione dei processi di incontro tra domanda e offerta, e di analisi dei mercati del lavoro locali. Un’azione complessa ed articolata, che non può trascendere dall’applicazione dei principi della Riforma del lavoro pubblico (D.Lgs. n. 150/2009). L’applicazione del “ciclo delle performance” nelle amministrazioni, grazie ad un corretto utilizzo degli strumenti della pianificazione, valutazione e monitoraggio delle prestazioni organizzative e individuali, costituisce la cornice normativa e culturale in cui sviluppare gli interventi di miglioramento dell’azione pubblica.

VESPRO
(Valutazione dell’Efficacia delle Strutture e delle Politiche Rivolte all’Occupabilità), il primo dei quattro progetti a concludere le sue attività, ha avuto come obiettivo l’analisi e la valutazione del funzionamento e degli effetti del complesso delle politiche del lavoro e delle misure a sostegno del reddito e dell’occupabilità attuate in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, ai sensi degli Accordi tra Governo e Regioni del 12 febbraio 2009 e del 20 aprile 2011.

Lo studio si è esteso anche alla verifica della capacità delle amministrazioni (Regioni e Province) di modificare i propri assetti per realizzare una nuova ed efficace Governance delle politiche del lavoro, attive e passive, e lo sviluppo di interventi a favore di imprese e cittadini. L’indagine ha misurato il grado di applicazione della Riforma del lavoro pubblico, verificando l’adozione dei documenti di programmazione degli obiettivi e del ciclo delle performance, da parte delle strutture deputate ad erogare servizi efficienti, personalizzati, e soprattutto sottoposti alla valutazione della loro qualità ed incisività rispetto al miglioramento della qualità della vita della comunità.

In quest’ambito è stato prodotto un Report sui raccordi attivi tra amministrazioni locali, INPS, i Cpi, i SPI, le Agenzie del lavoro, gli enti bilaterali e gli enti di formazione per la migliore Governance delle politiche sul lavoro. La ricerca indica come le quattro Regioni Obiettivo Convergenza debbano sempre più tenere conto di una serie di elementi, quali:
• un più stretto legame tra formazione (e interventi più generali di politiche attive) e luogo di lavoro;
• una maggiore integrazione con le imprese nelle fasi di programmazione e progettazione degli interventi;
• l’incremento dell’interazione e confronto tra le filiere di gestione dei servizi per l’impiego e il mondo produttivo;
• una maggiore integrazione tra le politiche di sviluppo, di innovazione e le politiche attive e passive del lavoro, e il conseguente sviluppo della capacità di integrazione con il territorio;
• il consolidamento della capacità di costruzione e gestione delle reti e raccordi sui territori con enti bilaterali, associazioni di categoria, parti sociali;
• lo sviluppo della capacità di monitoraggio, controllo e valutazione dei processi e dei risultati delle azioni intraprese;
• il rafforzamento della prospettiva di confronto e concorrenza tra soggetti pubblici e privati.

Sono state inoltre definite delle Linee guida destinate alle Regioni, finalizzate a sostenere una corretta ed efficace programmazione dei Servizi per il lavoro attraverso la valorizzazione dell’interazione tra i soggetti pubblici e privati coinvolti nell’attuazione di quanto disposto dall’art.19 del D.L. n. 185/2008. Il modello di programmazione presentato è ispirato ai princìpi del workfare, dunque orientato ad organizzare una “presa in carico della persona”, attraverso servizi e prodotti caratterizzati dalla continuità dell’azione, dal coordinamento degli enti e dall’efficacia delle prestazioni da parte di tutti i soggetti coinvolti.

VESPRO ha sostenuto anche l’attività di un laboratorio sperimentale presso la Provincia di Catanzaro per la definizione ed applicazione di un Piano delle Performance in cui sono stati previsti specifici obiettivi e indicatori di qualità per l’erogazione di servizi per il lavoro. Sulla base della sperimentazione, e di un ulteriore studio sulla Customer satisfaction degli utenti dei Centri per l’impiego delle Province coinvolte, è stato elaborato anche un Report sugli standard ed indicatori di qualità dei Servizi pubblici per l’impiego,  nel quale è proposto un modello tecnico-operativo in grado di sostenere le amministrazioni nell’offrire adeguati standard di performance, rispondenti alle esigenze di imprese e cittadini ed ai principi introdotti dal D.Lgs n.150/2009. Il modello presenta una struttura di Piano di Performance, con l’indicazione del metodo di definizione degli obiettivi generali ed operativi, e propone una serie di “suggerimenti” per l’identificazione di un set di indicatori di prestazioni utili alla misurazione e alla valutazione della performance organizzativa nell’ambito di servizi pubblici per l’impiego. In particolare il report, sulla base delle indicazioni contenute nel Protocollo del 27 luglio 2010 stipulato tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dall’Unione delle Province d’Italia, individua una serie di priorità a cui le strutture pubbliche devono dare necessariamente risposta:
1. Promuovere l’innovazione, la qualità e la crescita occupazionale promuovendo le funzioni ed i servizi sul territorio, con l’obiettivo di avvicinare e rendere accessibili ai cittadini ed imprese i servizi, gli incentivi e le politiche;
2. Aumentare e migliorare i servizi di intermediazione a livello territoriale;
3. Orientare la formazione sulla base dei fabbisogni di competenze rilevati a livello locale;
4. Erogare un’offerta formativa e lavorativa congrua ai percettori di forme di sostegno al reddito;
5. Rafforzare la qualità dei servizi erogati ed il raccordo tra servizi pubblici e privati per il mercato del lavoro;
6. Promuovere l’integrazione tra le risorse pubbliche destinate alla formazione e al lavoro attraverso un forte raccordo con tutti gli attori del mercato del lavoro locale;
7. Ampliare i servizi erogati dai Centri per l’Impiego anche con riferimento alla promozione degli istituti giuridici che favoriscono l'orientamento e la mobilità, e dei programmi realizzati a livello nazionale per la formazione e il lavoro; inoltre rafforzare i flussi informativi tra i livelli di governo.

Il documento, infine, propone 39 schede per la stesura di piani operativi coerenti con gli obiettivi strategici, nei quali sono individuati indicatori, formule di calcolo per gli indicatori e target - elementi essenziali per la realizzazione, all’interno del ciclo delle performance, del monitoraggio e della valutazione delle prestazioni degli uffici e dei servizi.

Area tematica: 
Tipo di Contenuto: 
Data pubblicazione: 
Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:27