Home > Notizie > Rassegna stampa #SmartItalia

Rassegna stampa #SmartItalia

Creato il:  10 Aprile 2020

La rassegna stampa propone, uno o due volte alla settimana, approfondimenti su come la stampa racconta l’emergenza Covid 19 e su come la Pubblica Amministrazione sta adottando strumenti innovativi, mettendo in campo inedite modalità lavorative, maturando una nuova consapevolezza. Racconteremo come il Governo lavori a provvedimenti sempre più stringenti e alla relazione con le Regioni nella ricerca di una governance efficace capace di contenere il virus. Infine, quando potremo, rifletteremo su cosa significhi vivere questa nuova quotidianità dovendo rimanere a casa e lavorando da remoto.

Rassegna stampa #SmartItalia del 10/04/2020

PA e corona virus

Iniziamo la rassegna con un breve approfondimento sulle misure della Funzione pubblica nel decreto "Cura italia", passato al Senato due giorni fa. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, in riferimento al “Cura Italia” ha sottolineato “tuteliamo i dipendenti e intanto guardiamo al futuro con più tecnologia, più smart working e concorsi più snelli che valorizzano il merito".

Tra le misure della Funzione Pubblica previste dal Decreto “Cura Italia” c’è la protezione totale per i dipendenti delle PA assenti dal lavoro a causa emergenza, l’incentivazione del lavoro agile con procedure più snelle per le forniture di pc e tablet da parte di Consip, gli acquisti dei servizi informatici da parte delle PA per garantire l’interoperabilita’ e il “dialogo” tra i sistemi, lo stanziamento di  un Fondo da 10 milioni per i familiari del personale sanitario che perde la vita nella lotta al coronavirus, la "Banca delle ferie", che consiste nella possibilità di trasferire ferie e permessi tra i dipendenti pubblici dello stesso ente, in modo da contrastare meglio la diffusione del virus, la proroga al 30 giugno della validità delle tessere sanitarie scadute o in scadenza durante il periodo di emergenza.

Nel Sole 24 Ore di oggi, sempre in relazione al decreto Cura Italia, approvato al Senato e che passa ora alla Camera, si legge come “il cortocircuito più importante si è sfiorato sulla sospensione di termini e scadenze per l’attività a scartamento ridotto della Pubblica Amministrazione alle prese con l’emergenza. Tra le scadenze sospese c’è anche il termine di 45 giorni per i bandi di mobilità dopo i quali le PA possono bandire le assunzioni”. Come si legge, infatti, anche sul Quotidiano degli Enti locali “Il Dipartimento della Funzione pubblica, con comunicato del 9 aprile, sospende fino al 15 maggio il termine previsto dall'articolo 34-bis del Dlgs 165/2001. Si tratta della disposizione che vincola tutte le amministrazioni, prima di assumere, a svolgere la cosiddetta procedura di mobilità obbligatoria pena la nullità delle assunzioni”  rallentando  le assunzioni da parte degli enti”.

PA e smart working

A fare proprie le parole del Ministro Dadone, che solo qualche giorno fa ha auspicato che anche dopo l’emergenza lo smart working dovrà attestarsi al 30-40% del personale della PA, c’è il Comune di Roma, come si legge nel Messaggero di oggi. "Un comunale su 5 lavorerà da casa dopo l’emergenza". Il Campidoglio è pronto a continuare l’esperienza dello smart working, anche dopo l’emergenza Covid , mettendo 2000, su 11 mila impiegati amministrativi, in smart working fisso o a rotazione. Conterà il numero delle pratiche sbrigate senza la timbratura che attesta la presenza. Oggi, in piena emergenza sanitaria, l’80% degli impiegati amministrativi del Comune di Roma sta lavorando da casa. Sempre sul Messaggero si legge come il Campidoglio si prepara a sbloccare da maggio gradatamente i servizi, iniziando dalle carte di identità, i  matrimoni e le licenze del commercio per poi arrivare ai rifiuti e alle scuole, ma queste ultime a  settembre.

Su Repubblica di oggi nella pagina di Milano viene raccontato come  il Comune di Milano sta iniziando a pensare alla ripartenza, alla fase 2, immaginando oltre allo smart working, anche l’inizio scaglionato delle scuole. Viene, inoltre, ipotizzata la realizzazione di stanze virtuali per la condivisione dei nuovi progetti della città con i cittadini, garantedo cosi la partecipazione civica. La ripartenza avverrà secondo i tempi e le regole del Governo con una cabina di regia nazionale a cui prenderanno parte anche il Presidente della Regione, i rappresentanti dei comuni insieme a scienziati, imprenditori e parti sociali.

Sempre in tema di smart working sulla Nazione di Perugia si racconta come sia stato avviato, seppur con toni misurati, il confronto insieme i sindacati sulla possibilità di riconoscere ai dipendenti regionali in smart working i buoni pasto “non c’è alcuna norma che lo vieta”, sostiene la rappresentante sindacale della Cgil.

Europa

Dall’Eurogruppo arriva l’accordo sui 500 miliardi: il Mes si potrà usare senza condizioni solo per le spese sanitarie, si legge oggi sulla Stampa. Un fondo temporaneo commisurato ai costi della crisi che devono essere sostenuti "da un adeguato finanziamento" dice il comunicato dell’eurogruppo. Via libera al meccanismo anti-disoccupazione “Sure” (100 miliardi di prestiti ai governi) e al fondo dell’emergenza della Banca europea per gli investimenti (200 miliardi per le imprese). Per quanto riguarda il Mes (oltre 200 miliardi), si è deciso che le linee di credito precauzionali «saranno aperte a tutti gli Stati» in una misura pari al 2% del loro Pil. Gli Stati potranno usarle soltanto per finanziare i costi sanitari, diretti e indiretti. Ma non per le altre spese socio-economiche indirettamente legate all’emergenza”.

Area tematica: 
Tipo di Contenuto: 
Data pubblicazione: 
Venerdì, 10 Aprile, 2020 - 18:49