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Rassegna Stampa #SmartItalia lezioni per il futuro

Creato il:  14 Maggio 2020

Rassegna Stampa di #SmartItalia lezioni per il futuro

Cos’è

La Rassegna Stampa SmatItalia legge tra  le righe delle pagine dei giornali cercando elementi di cambiamento e nuove ipotesi per affacciarsi alla fase 2, arricchiti dall’esperienza maturata . Un nuovo modo di fare rassegna stampa intercettando alcuni spunti del cambiamento in atto.

Rassegna Stampa #SmartItalia lezioni per il futuro  del 14/05/2020

PA e smart working

Sul Fatto Quotidiano di oggi si parla della scarsa digitalizzazione del nostro Paese e come questa sia in conflitto con l’obiettivo dichiarato, anche per la PA, di far sì che lo smart working sia una possibilità concreta per il lavoratore anche dopo l’emergenza. I dati parlano chiaro, se da un lato il Ministro per la PA Fabiana Dadone sostiene proprio in questi giorni che lo smart working potrebbe costituire in futuro più di un terzo dei lavoratori italiani, liberandosi della filosofia del cartellino e lavorando per obiettivi, dall’altro i dati della Commissione europea “ci mettono tra gli ultimi in Europa per la digitalizzazione dell’economia, a metà classifica per percentuale di lavoratori che usano computer e internet  (il 50%, contro l’82% in Svezia, il 62% in Francia, il 59% in Germania)”. Per non parlare di come, sorprendentemente, solo un terzo dei giovani italiani avrebbero competenze informatiche sopra la sufficienza. Il ricorso allo smart working come diritto è raccontato oggi sulla  Stampa. Questo periodo di emergenza ha prodotto una rivoluzione culturale in termini di approccio al lavoro e alla produttività. Il Decreto “Rilancio” lo dice chiaramente, chi ha figli minori di 14 anni avrà diritto allo smart working, che certamente è una modalità lavorativa che ha cambiato la gestione del tempo e della gestione familiare, e che potrà coinvolgere in Italia fino a 8 milioni di lavoratori, ma c’è chi è preoccupato che molte aziende utilizzino questa modalità “per mandare a casa le donne” e per penalizzare il loro percorso professionale. L’appeal che lo smart working ha sui lavoratori lo evidenzia un sondaggio realizzato dalla Stampa su facebook dove su 1600 partecipanti il 54% di questi non vorrebbe rientrare in ufficio, neppure ad emergenza finita.

PA e semplificazione

Su ItaliaOggi un articolo dedica spazio alle Agenzie delle entrate che hanno semplificato il loro servizio al cittadino rendendo del tutto telematica la richiesta di rimborsi o del codice fiscale direttamente da casa. Si tratta di servizi di assistenza “agili” per i quali non è più necessario recarsi agli sportelli. Tra i servizi agili che non richiedono la registrazione vi sono l’F23, il calcolo del bollo auto, la correzione dei dati catastali degli immobili. E’ stata, infatti, pubblicata sul sito della Agenzia delle entrata la guida che spiega quali servizi, e come si possono ottenere, direttamente via internet.

Strumenti e provvedimenti

Su Repubblica si legge come dal 18 maggio sarà possibile spostarsi entro la regione di appartenenza senza autocertificazione. Il Governo è in attesa dei dati di monitoraggio delle regioni  e  se la situazione si confermerà sotto controllo le regioni saranno libere di decidere come procedere. Vi è l’obbligo della mascherina negli ambienti chiusi, ma di fatto anche all’aperto quando non è possibile rispettare la distanza di sicurezza e sarà consentito raggiungere in auto parchi, spiagge e luoghi all’aperto, ma sempre dentro i confini regionali. Infine, le Regioni decideranno se concedere deroghe per gli spostamenti tra regioni limitrofe, con situazioni di contagi simili, per andare a trovare i familiari.

Il Sole 24Ore dedica un articolo all’autocertificazione e ai dati forniti dai 12 milioni di italiani controllati tra l’11 marzo e il 3 maggio. Tra questi, sono 418mila i denunciati per i divieti sugli spostamenti, 5mila per false attestazioni e 900 per violazione della quarantena. L’articolo, oltre a riassumere i provvedimenti presi per chi ha violato la norma, si interroga su quel cospicuo numero di cittadini fermati che non hanno violato alcun divieto. Si interroga, infatti, sulla questione della Privacy e sui possibili problemi relativi alla conservazione di questi dati. Se poi il cittadino desidera sapere se i propri dati sono conservati nel Ced “è possibile contattare il servizio di call center banca dati delle forze di polizia  o compilare direttamente un modulo indirizzato alla banca dati stessa”.

Il Sole24Ore in un articolo di oggi riassume gli interventi a sostegno al reddito previsti dal decreto “Rilancio”. Il primo è lo strumento indirizzato alle colf e alle badanti alle quali viene riconosciuto un bonus mensile di 500, se alla data del 23 febbraio risultano con contratti di lavoro superiori a 10 ore settimanali. Il Reddito di emergenza invece spetterà a un milione di nuclei familiari in difficoltà, finora esclusi dagli altri sussidi. I Congedi per i genitori con figli fino a 12 anni si protraggono a 30 giorni e in alternativa il bonus baby sitting di 600 euro o di 1200 per chi non ne ha usufruito in precedenza. Da maggio, invece, sale a 1000 euro il bonus per gli autonomi ma a determinate condizioni. Il decreto prevede, inoltre, per i dipendenti del settore privato con figli minori di 14 anni di potere avere diritto allo smart working, vengono infine sospese le misure di condizionalità per i percettori del reddito di cittadinanza.

Scuola

Il Messaggero approfondisce il tema delle risorse previste per la Scuola, l’Università e la Ricerca. Sono infatti previsti 1,45 miliardi per fare ripartire le scuole, dopo questo periodo di emergenza. In particolare verranno assunti 16 mila insegnanti, 8mila dei quali assunti con il concorso ordinario e 8mila con il concorso straordinario. Un miliardo della spesa è prevista per garantire la ripartenza scolastica in totale sicurezza. All’Università e alla Ricerca vanno 1,4 miliardi a sostegno della difficile fase della ripresa.  Di questi 300 milioni per il diritto allo studio, 600 milioni per la ricerca, 500 milioni per l’Università.

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Giovedì, 14 Maggio, 2020 - 13:38