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Regole e amministrazione pubblica: un seminario su trasparenza e corruzione nella P.A.

Creato il:  2 Aprile 2012

La giustizia è una delle determinanti della competitività di una economia: oltre ad essere fondamentale per la vita civile, è una delle determinanti dell’attrattività o meno di un territorio agli investimenti sia esteri sia nazionali”. Con queste parole il Presidente del Consiglio Mario Monti il 13 marzo, durante l’incontro con il Cancelliere tedesco Angela Merkel, ha voluto sottolineare l’importanza del tema del contrasto alla corruzione per il nostro Paese, ribadendone la natura prioritaria all’interno dell’agenda istituzionale.

Il seminarioRegole e amministrazione pubblica”, che si è svolto il 23 marzo 2012 a Palazzo Vidoni, ha rappresentato l’occasione per fare il punto sulla situazione attuale e riflettere, in prospettiva, sui prossimi sviluppi legislativi. Alla presenza del Ministro per la pubblica amministrazione e semplificazione, Filippo Patroni Griffi, sono intervenuti per discutere del tema alcuni insigni studiosi italiani e stranieri. Tra questi, Sabino Cassese, giudice della Corte costituzionale, Roberto Garofoli, magistrato e Coordinatore della Commissione di studio su trasparenza e corruzione nella pubblica amministrazione, e Rolf Alter, Director of Public Governance and Territorial Development presso l’OCSE.

Il seminario ha costituito anche l’occasione per presentare i primi esiti dei lavori della commissione di studio istituita a dicembre 2011 dal Ministro Patroni Griffi per approfondire i temi della trasparenza e della prevenzione alla corruzione nella pubblica amministrazione. La commissione, incaricata di fornire in tempi rapidi le indicazioni necessarie per varare un ventaglio di misure per sostenere l'attività istituzionale di lotta alla corruzione ed emendare il disegno di legge n. 4434 (al vaglio delle Commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia della Camera dei Deputati) ha portato a termine la prima fase di attività, pubblicando un dossier conclusivo.

Il dossier sintetizza un lavoro intenso, durato 3 mesi, e svolto a stretto contatto con le istituzioni internazionali impegnate sul tema della prevenzione della corruzione: l'OCSE e il Gruppo di Stati contro la corruzione "GRECO" del Consiglio d'Europa. In esso si individuano cinque assi portanti su cui intervenire:
A. Riorganizzazione dei processi decisionali all'interno delle amministrazioni, attraverso l'adozione di piani interni di prevenzione. Questi piani dovranno individuare i settori nei quali il rischio di corruzione è più alto e indicare le soluzioni organizzative volte ad abbattere o ridurre quel rischio;
B. Adozione di misure per l'integrità dei funzionari pubblici, da realizzarsi attraverso tre misure principali. La prima è l'organica revisione del sistema delle incompatibilità dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni. La seconda è il "rilancio" dei codici di condotta. La terza è la rivitalizzazione del sistema della responsabilità disciplinare.
C. Innalzamento dei livelli di trasparenza delle amministrazioni, ad esempio prevedendo l'obbligo di rendere pubblici i dati relativi alla situazione reddituale e patrimoniale dei titolari di incarichi politici, di carattere elettivo o comunque di esercizio di poteri di indirizzo politico, di livello statale, regionale e locale, oltre che di almeno alcune categorie di dipendenti pubblici, a partire da quelli con funzioni dirigenziali.
D. Promozione del senso dello Stato e della preparazione tecnica dei funzionari pubblici. Lo scopo è quello di rendere sempre più elevati il "disagio e la disapprovazione morale" della corruzione.
E. Tutela e premialità del whisteblower, premiando coloro che hanno il coraggio di denunciare i fenomeni di corruzione.

La Commissione ha poi individuato quattro grandi settori su cui si ritiene necessario svolgere un più approfondito esame:
- gli appalti pubblici;
- la sanità;
- il governo del territorio;
- i controlli interni all'amministrazione.

Per ciascuno di questi, la Commissione ha elaborato un Piano di audizioni istituzionali e di esperti qualificati: all'esito dei lavori, al più tardi tra maggio e giugno 2012, verranno proposte ulteriori misure di prevenzione di tipo settoriale.
Infine, su indicazione dei Ministri della pubblica amministrazione e dell'interno, la Commissione sta mettendo a punto una strategia nazionale di prevenzione della corruzione che coinvolga la rete delle Prefetture. Queste ultime, infatti, diventeranno i terminali sul territorio di cui l'Autorità nazionale anticorruzione potrà avvalersi nel supportare le amministrazioni locali in sede di elaborazione ed attuazione dei piani organizzativi, oltre che nel verificarne la coerenza con le linee guida indicate dalla stessa Autorità.

Guarda la sintesi video

I video con gli interventi dei relatori:
Intervento del Ministro Patroni Griffi
Intervento del Cons. Roberto Garofoli - Coordinatore della Commissione di studio su trasparenza e corruzione nella p.a
Intervento di Sabino Cassese - Corte Costituzionale
Intervento di Rolf Alter - funzionario OCSE
Intervento di Alessandra Pomponio - Corte dei Conti
Intervento di Pietro Calandra - Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici
Intervento di Magda Bianco - Banca d'Italia
Intervento di Luciano Hinna - Componente della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche

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Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:27