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Sviluppo sostenibile nelle regioni del Mediterraneo occidentale: l’UE lancia una nuova iniziativa

Creato il:  8 Maggio 2017

La Commissione europea ha lanciato, il 19 aprile 2017, una nuova iniziativa per lo sviluppo sostenibile dell'economia blu nella regione del Mediterraneo occidentale. L’area geografica interessata include città note come Barcellona, Marsiglia, Napoli e Tunisi e destinazioni turistiche come le isole Baleari, la Sicilia e la Corsica.

L’iniziativa nasce dalla constatazione che la biodiversità marina di questa area del Mediterraneo occidentale è gravemente minacciata: una recente relazione, redatta da esperti del Centro comune di ricerca, indica infatti una perdita del 50% negli ultimi 50 anni. A ciò vanno ad aggiungersi le recenti preoccupazioni in materia di sicurezza e protezione dovute all'aumento dei flussi migratori da sud verso nord.

I tre obiettivi dell'iniziativa mirano a favorire la cooperazione tra i dieci Paesi interessati e sono:

1. uno spazio marittimo più sicuro e protetto

2. un'economia blu intelligente e resiliente

3. una migliore governance del mare.

Per ciascun obiettivo sono stati identificati lacune e sfide e sono state fissate priorità e azioni mirate.

Per l'obiettivo n. 1  relativo ad uno “spazio marittimo più sicuro e protetto” le priorità includono la cooperazione tra le guardie costiere nazionali e la risposta in caso di incidenti e fuoriuscite di petrolio. Le azioni specifiche riguardano il potenziamento dell'infrastruttura di monitoraggio del traffico, lo scambio di dati e la creazione di capacità. Per l'obiettivo n. 2 “un'economia blu intelligente e resiliente” la priorità includono la raccolta di nuovi dati, la biotecnologia e il turismo costiero. Per l'obiettivo n. 3 “una migliore governance del mare”, la priorità è data alla pianificazione spaziale, alla conoscenza dell'ambiente marino e alla pesca sostenibile.

Il raggiungimento di questi obiettivi richiede un grosso sforzo di cooperazione e coordinamento tra i paesi partecipanti.

L'iniziativa, che sarà finanziata mediante fondi e strumenti finanziari esistenti a livello internazionale, dell'UE, nazionale e regionale, è frutto di anni di dialogo tra dieci paesi della regione del Mediterraneo occidentale che sono pronti e disposti a collaborare sugli interessi condivisi della regione: cinque Stati membri dell'UE (Francia, Italia, Portogallo, Spagna e Malta) e cinque paesi partner meridionali (Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia). Essa fa seguito alla dichiarazione ministeriale sull'economia blu approvata dall'Unione per il Mediterraneo (UpM) il 17 novembre 2015.

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Data pubblicazione: 
Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:29