Home > Notizie > Tavolo Trasparenza Comunicativa: oltre 1.500 spettatori per la diretta streaming

Tavolo Trasparenza Comunicativa: oltre 1.500 spettatori per la diretta streaming

Creato il:  19 Dicembre 2013

di CARMEN DI PETRILLO

La trasparenza della Pubblica Amministrazione e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni non rappresentano solo un valore etico, ma anche un fattore economico e un volano per la crescita della qualità del servizio pubblico e per la ripresa del nostro Paese.
 
Lo hanno ribadito di recente sia il presidente del Consiglio Enrico Letta, che il Ministro per la PA e la Semplificazione Gianpiero D’Alia e il Capo Dipartimento Funzione Pubblica Antonio Naddeo.
 
Da questi richiami è partito Sergio Talamo, Direttore Area Comunicazione e Servizi al Cittadino di Formez PA, introducendo i lavori del terzo incontro del Tavolo sulla Trasparenza Comunicativa, l’iniziativa di confronto sulla comunicazione pubblica come funzione garante della trasparenza nella PA avviata dal Dipartimento della Funzione Pubblica, che si è svolto il 18 dicembre 2013 a Palazzo Vidoni.
 
IL VIDEO INTEGRALE DELL'EVENTO

LA SINTESI VIDEO
 
SCARICA LE SLIDES DI SERGIO TALAMO

Oltre 1.500 gli spettatori collegati in diretta streaming, numerosi commenti via Twitter e molti nuovi aderenti al Tavolo, a dimostrazione di come il tema sia di grande interesse. Fra questi, Regione Umbria, Regione Lazio, Regione Campania, Regione Abruzzo, MIUR, Comune di Bologna, Ministero dello Sviluppo Economico, Università degli Studi di Napoli Federico II, che si aggiungono ai partecipanti iniziali: INPS, Agenzia delle Entrate, INAIL, ENEA, Comune di Firenze, Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana).
 
SCARICA LO STORIFY DELL'EVENTO

Se il decreto 33/2013 sulla trasparenza è una norma ineludibile, il punto di arrivo di un percorso iniziato più di 20 anni fa con la legge 241 del ’90, come ha sottolineato Simonetta Pasqua, dirigente del Dipartimento della Funzione Pubblica, "rappresenta anche il punto di partenza verso un nuovo percorso orientato a migliorare l’efficienza dell’azione amministrativa, che tenga conto delle difficoltà delle amministrazioni ad adempiere e delle diversità dei vari livelli istituzionali”.
 
Ma, per evitare che la trasparenza si risolva in un groviglio di norme e in mero adempimento, occorre considerarla ed impostarla come un servizio al cittadino, che metta al centro i suoi bisogni, e farla passare attraverso la professionalità del comunicatore pubblico, figura ponte tra cittadino e PA.
 
“Tra i numerosi compiti del Responsabile della Trasparenza previsti dalla legislazione - ha detto Talamo - manca forse quello più importante: rilevare cosa il cittadino desidera, cosa percepisce e cosa usa, per riorientare eventualmente l’offerta come accade nel privato”.
 
E obiettivo dei lavori del Tavolo è proprio quello di pervenire a un documento da consegnare al Ministero della PA, perchè indirizzi la gestione delle policy di trasparenza, riconoscendo al comunicatore pubblico il ruolo di verificatore dell’impatto della trasparenza. Un percorso che deve basarsi sulle indagini di customer satisfaction per verificare i desiderata degli utenti e su precisi standard di servizio per le prestazioni comunicative al cittadino.
 
La trasparenza della PA non può neanche prescindere dal web e dalla consapevolezza che i cittadini vogliono partecipare sempre di più alle scelte delle istituzioni, come è emerso da più parti durante il dibattito.

Per Emilio Simonetti, dirigente del DFP, “la partita dell’innovazione si gioca soprattutto sulla capacità della PA di stare sul web: trasparenza, comunicazione e usabilità dei siti pubblici hanno in comune che, se non trovo un servizio o un dato sul web, non esercito un diritto. A breve sarà online sulla piattaforma Innovatori PA una comunità sull'usabilità dei siti web istituzionali”.
 
Se è vero che gli italiani non si fidano della PA (circa 73% deluso nel 2013 secondo dati ISTAT), che l’81% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni usano il web e che nel 2014 Facebook sarà la prima fonte informativa, “la PA si trova ad affrontare un cambiamento culturale forte, che non può prescindere dalla cura delle relazioni, dall’uso del digitale e dagli open data” ha detto Michele D’Alena, raccontando la best practice “Iperbole 2020” del Comune di Bologna, che ha realizzato uno spazio partecipativo per l’Agenda digitale, mettendo a disposizione dei cittadini un blog, un form online e una serie di eventi.
 
SCARICA LE SLIDES DI MICHELE D'ALENA

“Ma occorre superare due grandi paradossi se vogliamo davvero che ci sia dialogo tra cittadino e Pubblica Amministrazione e che i cittadini tornino a rivolgersi alla PA invece che risolvere i loro problemi attraverso forme di autorganizzazione come le “social street”. - ha concluso - Uno è il ‘paradosso del bando’, per cui i risultati dei processi partecipativi vengono ingessati in atti amministrativi e legali che improvvisamente diventano segreti; l’altro è il ‘paradosso dell’apertura della PA’, per cui c’è più apertura verso l’esterno che tra uffici e dipartimenti delle stesse amministrazioni”.
 
Per Marco Barbieri, Direttore Comunicazione INPS, "parlare di 'democrazia del web' è riduttivo, perchè esiste il digital divide e non ha senso ai fini della trsparenza pubblicare tutto online, prassi quest'ultima utile più a chi deve fare controlli diffusi a fini di prevenzione della corruzione, che ai cittadini". Per Barbieri “il Tavolo è un’iniziativa importante, cui abbiamo aderito sin dall’inizio, perché va cambiata la cultura comunicativa del sistema pubblico italiano”.
 
Sul fatto che la PA non può più fare a meno del digitale per comunicare, ma che non può neanche trascurare le esigenze e le difficoltà dei cittadini non nativi digitali, ha insistito anche Sergio Mazzei, Capo Ufficio Stampa Agenzia delle Entrate. "Spesso a domande semplici dei cittadini, corrispondono risposte necessariamente complesse da parte della PA, soprattutto in un ambito come quello delle tasse per cui, più che inseguire le mode, la PA deve trovare un modo semplice, trasparente ed efficace per dialogare con i cittadini, che non hanno bisogno solo di celerità, ma di ascolto e precisione nella risposta".
 
Sono intervenuti al dibattito anche: per Europe Direct Università degli Studi di Napoli Federico II Mariano Bonavolontà, per Associazione Italiana Comunicazione Pubblica Marco Magheri, per Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana Paolo Garzella, per Formez PA Laura Manconi.
 
Saranno disponibili a breve la registrazione integrale la sintesi video dell'evento
 
ROAD MAP TAVOLO TRASPARENZA COMUNICATIVA

- La prossima riunione del Tavolo sulla Trasparenza Comunicativa si terrà tra gennaio e febbraio 2014 a Palazzo Vidoni e sarà trasmessa in diretta streaming.

- Sulla piattaforma Innovatori PA è attiva una comunità sulla Comunicazione Pubblica (circa 1.200 iscritti) che registra interessanti scambi sulla Trasparenza Comunicativa.

- E' online il focus tematico di Formez PA Comunicazione Pubblica, con notizie, materiali, rassegna stampa e legislazione sul tema della trasparenza comunicativa.

- Su Migliora PA sono disponibili dei percorsi guidati alla Citizen Satisfaction.
- Dopo il 1° webinar sulla Trasparenza Comunicativa del 4 dicembre 2013, Formez PA organizzerà altri 2 webinar sul tema a gennaio 2014.

- E' in programmazione per il 2014 l’ottava edizione del Premio "La PA che si vede", dedicata alle Esperienze di Trasparenza Comunicativa, che consentirà un confronto dei migliori esempi sul territorio.

- Linea Amica (contact center multicanale 803.001, mail e chat, www.lineaamica.gov.it) si sta attrezzando a fare da riferimento per la gestione della Trasparenza Comunicativa per le PA, in termini di supporto alla rilevazione della customer satisfaction.

Area tematica: 
Tipo di Contenuto: 
Data pubblicazione: 
Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:28