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Auto blu: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che ne abbatte numero e beneficiari

Creato il:  15 Settembre 2011

La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 14 settembre del DPCM su "Utilizzo delle autovetture di servizio e di rappresentanza da parte delle pubbliche amministrazioni", firmato lo scorso 3 agosto dal premier Silvio Berlusconi e dal ministro Renato Brunetta, cambia sensibilmente le regole per l'assegnazione e l'utilizzo delle autovetture di servizio all'interno dei Ministeri e degli Enti pubblici non economici.

In concreto, nei Ministeri avranno quindi diritto alle auto "blu blu" (di utilizzo esclusivo, con autista) solamente i ministri, i viceministri e i sottosegretari. Le auto "blu" (di utilizzo non esclusivo, con autista) saranno invece assegnate solo ai titolari di uffici di gabinetto, di dipartimento e del segretariato generale. Non ne avranno quindi più diritto i direttori generali, i capi degli uffici legislativi e i capi delle segreterie e degli uffici stampa. Grazie a queste misure si prevede pertanto una riduzione di circa il 70% degli attuali beneficiari. Nel caso di Enti pubblici non economici avranno invece diritto all'auto solo i presidenti, mentre saranno esclusi da questo benefit i direttori generali, i componenti dei Consigli di amministrazione e i revisori. Per intenderci, l'unico assegnatario di auto blu di un Ente con decine di sedi e migliaia di dipendenti, potrà adesso essere solamente il presidente.

La violazione delle disposizioni del DPCM Berlusconi-Brunetta è rilevante ai fini della responsabilità disciplinare ed erariale del dirigente responsabile. Restano ferme le vigenti disposizioni concernenti l'uso delle autovetture di servizio e delle autovetture blindate per ragioni di sicurezza nazionale e di protezione personale. Le disposizioni del decreto non si applicano invece alle amministrazioni che utilizzano non più di una autovettura di servizio nonché alle autovetture adibite ai servizi operativi di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, della salute e incolumità pubblica, della sicurezza stradale, della difesa e della sicurezza militare.

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Fonte: Ministero per la PA e l'Innovazione

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Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:27