Sono online le linee guida Agid-Formez PA per sviluppare le competenze digitali in Italia e definire gli obiettivi minimi per favorire una cultura digitale tra i cittadini, tra i dipendenti della PA e tra gli addetti ai lavori. Il documento è stato presentato al Forum PA 2014.
Per il settore pubblico sono 4 le linee di attività riportate nel documento: sviluppo delle competenze digitali per tutti; sviluppo dell’e-leadership per chi ha la responsabilità di orientare le scelte di una PA; sviluppo di competenze verticali dei dipendenti per le figure impegnate in mansioni di alto contenuto tecnologico; attivazione una rete di condivisione della conoscenza tra tutti.
“Digital skills are fundamental to an effective use of ICT” dice l’ultimo rapporto della Commissione Ue sull’attuazione dell’agenda digitale in Europa, pubblicato il 28 maggio 2014. E il nostro Paese ha ancora molta strada da fare: se in Europa il 39% dei lavoratori ha scarse competenze digitali e il 14% non ne ha affatto, in Italia ben il 50% ha scarse competenze digitali, cioè un lavoratore su due, mentre il 27% ne è completamente privo.
Se passiamo al settore pubblico, prima di parlare di digital skills, occorre dare uno sguardo all’età. Nel settore pubblico il 40% dei dipendenti ha tra i 50 e i 59 anni, il 35% ha tra i 40 e i 49 anni, mentre solo il 18,5% ha meno di 40 anni (fonte Corte dei Conti, Relazione 2011 sul Costo del lavoro pubblico).
Altro dato: la maggior parte di essi, ben il 29%, si concentra nel comparto della scuola, il luogo ideale in cui gli studenti dovrebbero accrescere le loro competenze anche digitali.
Nell'UE il 41% dei cittadini ha interagito con le Pubbliche Amministrazioni via internet. Tra gli italiani, il 21% ha avuto tale interazione negli ultimi 12 mesi.
La scarsa cultura digitale tra coloro che lavorano è uno specchio di quanto avviene in tutta la popolazione: in Italia il 34% dei cittadini non ha mai usato internet contro il 21% in Europa.