Agli inizi di maggio i negoziatori del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione hanno concordato le prime norme a livello dell’UE per accrescere l’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici, con particolare attenzione ai non vedenti, non udenti e ipoudenti.
L’obiettivo è quello di garantire che tutti i cittadini possano riuscire a percepire e comprendere i siti web e le applicazioni mobili e interagirvi adeguatamente, dal momento che Internet è diventato uno strumento essenziale per ottenere e fornire informazioni e servizi.
Attualmente nell’UE circa 80 milioni di persone sono affette da una disabilità, e con l’invecchiamento della popolazione europea, si prevede che questo dato dovrebbe aumentare fino a 120 milioni entro il 2020. Da qui la necessità di adottare un approccio comune per garantire l’accessibilità alla rete per arrivare a raggiungere una società digitale inclusiva, che sfrutti appieno i vantaggi del mercato unico digitale.
La direttiva proposta interesserà sia i siti web che le applicazioni mobili degli enti pubblici (pubblica amministrazione, tribunali, forze di polizia, ospedali pubblici, università, biblioteche, ecc.), che dovranno diventare accessibili per tutti i cittadini, con particolare attenzione ad alcune categorie protette: i non vedenti e ipovedenti, i non udenti e ipoudenti e coloro con disabilità funzionali.
Il testo concordato della direttiva verte sui seguenti principi:
- si riferisce ai siti web e alle applicazioni mobili degli enti pubblici, con un numero limitato di eccezioni (ad esempio, le emittenti televisive e le trasmissioni in diretta streaming);
- specifica le norme per rendere i siti web e le applicazioni mobili più accessibili. Ad esempio, tali norme prevedono che le immagini siano corredate di testo o che i siti possano essere consultati anche senza mouse, il cui uso potrebbe risultare difficoltoso per alcuni utenti con disabilità;
- prevede attività di monitoraggio e di informazione costante da parte degli Stati membri sull’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili del settore pubblico. Le relative relazioni vanno trasmesse alla Commissione e rese pubbliche. La direttiva sull’accessibilità della rete, insieme all’atto europeo sull’accessibilità proposto nel dicembre 2015, che interessa un numero molto più elevato di prodotti e servizi, rientra tra gli sforzi compiuti dalla Commissione per aiutare i disabili a partecipare pienamente alla società.
Successivamente all’accordo politico raggiunto agli inizi di maggio, il testo dovrà essere formalmente approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Dopodiché sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ed entrerà ufficialmente in vigore. Gli Stati membri avranno poi 21 mesi di tempo per recepirne il testo nella legislazione nazionale.
Già nel dicembre 2012 la Commissione europea ha presentato una proposta di direttiva sull’accessibilità dei siti web degli enti pubblici. Inoltre la Commissione è già fortemente impegnata a garantire l’accessibilità dei propri siti web e delle sue applicazioni mobili e ha adottato rigorose norme internazionali in proposito. Tali norme sono riprese nella “Guida per i fornitori di informazioni”, contenente gli orientamenti della Commissione per le pubblicazioni online. La Commissione continua anche ad investire in attività di sensibilizzazione e nella formazione dei web manager sull’accessibilità della rete.
Staff Europe Direct