Una spinta forte alla trasparenza e alla comunicazione come servizio al cittadino viene dal Ministro per Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D'Alia, intervenuto al Digital Government summit, una due giorni di largo respiro che ha fatto il punto sullo stato della digitalizzazione della PA e dell'attuazione dell'Agenda digitale.
"L'Agenda digitale è la madre di tutte le riforme'' ha dichiarato il Ministro "che punta all'alfabetizzazione digitale del pubblico impiego e ad un portale unico per tutte le amministrazioni".
"L’attuazione dell’Agenda digitale è una vera opportunità nel sistema pubblico - ha detto ancora D'Alia - Pensiamo ad esempio al decreto 33/2013 sulla Trasparenza: l’implementazione degli obblighi di trasparenza costringe tutte le PA ad utilizzare un unico linguaggio e un'unica comunicazione nel rapporto coi cittadini. Come pensiamo di farlo, inseguendo i siti istituzionali di 20 mila amministrazioni?".
Le parole del Ministro suonano come uno stimolo in più per il Tavolo su "trasparenza e comunicazione nella PA" che si è costituito lo scorso 23 luglio a Palazzo Vidoni su iniziativa di Formez PA e sotto la direzione del Dipartimento della Funzione Pubblica.
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''Nel decreto tanto controverso sulla PA - ha concluso D'Alia - abbiamo il concorso pubblico che consentirà di avere personale adeguato alla scommessa dell'Agenda digitale'', indicando la necessità di ''costringere Regioni ed enti locali a smettere di crearsi gabinetti informatici autonomi come fossero tanti reucci, altrimenti diventa impossibile farli dialogare''.
Intervenendo il 15 novembre a Radio Anch'io, trasmissione di punta di Radio Uno, sul tema controverso degli stipendi dei dirigenti pubblici, D'Alia ha dichiarato: "Siamo all'inizio di un percorso. Ciò che intendiamo fare nel 2014 e che è allo studio anche del Commissario per la spending review Carlo Cottarelli, è rimettere ordine in una giungla retributiva che oggi è molto più complessa del passato". Ed ha concluso: "Dobbiamo intervenire anche sulle retribuzioni dei dirigenti regionali e locali, oltre che dare piena attuazione alle norme già esistenti".
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