Sono stati pubblicati sul sito del Dipartimento della funzione pubblica i dati del monitoraggio sullo smart working nelle Pa, dati elaborati da FormezPA.
Tra i dati di maggior risalto, un picco del 64% a maggio, dopo il 56% di marzo, primo mese di lockdown, e il 46% ancora nel settembre scorso. La nuova esplosione della pandemia ha portato lo smart working oltre l’87% per le amministrazioni centrali. Il lavoro agile ha riguardato l’86% delle 1.537 amministrazioni interpellate, dal 94% al 100% se parliamo degli enti sopra i 10 addetti. A maggio, le dipendenti donne attive da remoto hanno raggiunto il 66,3% contro il 60,3% degli uomini. A settembre il gap è diminuito: 47,6% contro 44,4%. In media, 48% contro 44%. A maggio il 57% del tempo di lavoro era mediamente in smart working, con punte di quasi l’80% nelle Pa centrali.
Inoltre per il 70% delle amministrazioni c’è stato un salto nelle competenze digitali dei dipendenti.
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Vail al documento sul Monitoraggio lavoro agile
Monitoraggio lavoro agile (Sintesi)