Il 9 marzo 2015 la Commissione europea ha pubblicato il quadro di valutazione UE della giustizia 2015, strumento di informazione diretto ad aiutare gli Stati membri a migliorare l'efficienza della giustizia, fornendo dati obiettivi, attendibili e comparabili sui loro sistemi di giustizia civile, commerciale e amministrativa.
Il quadro di valutazione UE della giustizia presenta una rassegna della qualità, dell'indipendenza e dell'efficienza dei sistemi giudiziari degli Stati membri partendo dal presupposto che una maggiore efficienza dei sistemi giudiziari può tradursi in una maggiore fiducia reciproca tra gli Stati membri.
Il quadro di valutazione non presenta una graduatoria unica generale, ma fornisce una panoramica sul funzionamento di tutti i sistemi giudiziari in base a vari indicatori di interesse comune a tutti gli Stati membri. Non promuove un tipo particolare di sistema giudiziario e tratta tutti gli Stati membri su un piano di parità.
Le informazioni contenute nel quadro di valutazione UE della giustizia saranno inoltre tenute in considerazione ai fini del semestre europeo, il ciclo annuale di coordinamento delle politiche economiche dell'UE. I risultati saranno inoltre presi in considerazione per decidere le priorità di finanziamento nell'ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei (fondi ESI) per quanto riguarda le riforme della giustizia. Sono stati perciò istituiti indicatori speciali per monitorare l'efficacia del sostegno dei fondi ESI.
Insieme alle singole valutazioni per paese, il quadro di valutazione UE della giustizia contribuisce a individuare eventuali lacune e a incoraggiare gli Stati membri a intraprendere, se necessario, riforme strutturali nel settore della giustizia.
Nonostante le riforme nel settore della giustizia richiedano tempo per produrre risultati, il nuovo quadro di valutazione mostra già alcuni segnali incoraggianti quali:
- miglioramenti dell'efficienza dei sistemi giudiziari degli Stati membri, anche se la situazione varia sensibilmente da uno Stato membro all'altro e a seconda dell'indicatore considerato.
- potenziamento dell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nei tribunali, anche se gli indicatori rivelano alcune carenze in una serie di Stati membri per quanto riguarda la disponibilità di strumenti TIC tanto per l'amministrazione e la gestione dei tribunali quanto per la comunicazione elettronica fra i tribunali e le parti;
- partecipazione, nella maggior parte degli Stati membri, di oltre il 20% dei giudici ad attività di formazione continua sul diritto dell'UE o sul diritto di un altro Stato membro. Questa percentuale è nettamente superiore all'obiettivo annuale di formare il 5% dei professionisti del diritto affinché venga raggiunto, entro il 2020, il traguardo del 50%;
- accesso gratuito on-line al pubblico, nella maggior parte degli Stati membri, alle sentenze civili e commerciali;
Unico dato negativo risulta nel settore della parità di genere, in quanto è stato riscontrato che maggiore è il grado di giudizio, minore è la percentuale dei giudici donna. Anche se la percentuale di donne tra i giudici togati di primo e secondo grado presenta una tendenza in aumento, per quanto riguarda le corti supreme resta ancora molto da fare nella maggior parte degli Stati membri per raggiungere l'equilibrio di genere pari al 40%-60%.
Quella di marzo è la terza edizione del quadro di valutazione UE della giustizia e mira ad individuare eventuali tendenze in tre aree principali: efficienza, qualità e indipendenza della giustizia. Contiene nuovi indicatori e dati più precisi rispetto alle precedenti, basati su nuove fonti di informazione, quali l'efficienza dei tribunali nei settori degli appalti pubblici e dei diritti di proprietà intellettuale.
Include inoltre nuovi parametri, come ad esempio l'uso e la promozione dei metodi alternativi di risoluzione delle controversie, anche per le controversie in materia di consumo, la qualità dei procedimenti online per le controversie di modesta entità, le politiche di comunicazione dei tribunali e la percentuale di donne tra i giudici togati. Il quadro di valutazione presta altresì attenzione a quei fattori che possono contribuire a migliorare la qualità dei sistemi giudiziari.
Sul sito web della Commissione europea è possibile consultare la sezione delle domande e risposte relative al Quadro di valutazione UE.
Staff Europe Direct