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Flamment: "Soluzioni per il Sud nell'Agenda Coesione"

Creato il:  19 Marzo 2013

"Il Mezzogiorno abbandonato a se stesso? Il percorso da seguire è quello tracciato dal documento del Ministro della Coesione nell'Agenda 2014-2020. La ripresa del Mezzogiorno è una sfida chiave per l'Europa 2020: sarà fondamentale il ruolo del nuovo Governo, che deve di questo fare una priorità". Così Carlo Flamment, presidente Formez PA, intervenendo alla presentazione del  rapporto 'La crisi sociale del Mezzogiorno' realizzato dal Censis nell'ambito dell'iniziativa annuale ''Un giorno per Martinoli. Guardando al futuro''.
 
 
"L’Agenda di Coesione - continua Flamment  - ha introdotto una nuova metodologia, alcune innovazioni essenziali, ed ha tracciato nuovi percorsi indicando la strada da seguire. Le condizioni sono poste con chiarezza, ma vanno integralmente condivise da tutti gli attori in campo. Le Regioni in primis, che possono da questo ancoraggio convinto trarre la forza per invertire il destino che sta trascinando a fondo la popolazione meridionale cui il ‘position paper’ della Commissione Europea impietosamente assegna un elevato rischio di povertà: in particolare, per i giovani e le donne, indica un tasso di rischio povertà che è oltre il doppio della media dell’Europa a 27, quindi ampiamente superiore a molti Paesi dell’Est europeo. Poi devono crederci le Amministrazioni locali e le Agenzie nazionali, che devono lavorare in modo integrato, lasciando da parte gelosie e particolarismi. Il rispetto delle previsioni dell’Agenda di Coesione 2020, la consapevolezza che questo treno non si può perdere, va inoltre condivisa tra tutte le forze politiche”.
 
“Occorre invertire la rotta: l’Italia è ancora ai primissimi posti nei desideri di viaggio in tutto il mondo, ma accoglie turisti per meno del 50% del suo potenziale. L’Italia è il Paese che pur avendo la maggioranza dei siti riconosciuti come patrimonio dell’umanità, si permette di perdere un milione di posti di lavoro, e due punti percentuali di PIL nazionale rispetto alla Spagna ed uno rispetto alla Francia, senza pensare a predisporre una gestione integrata del turismo Centro-Regioni, e lasciando invece le competenze esclusivamente in capo alle singole Regioni". 
 
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Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:28