Formez PA ha partecipato alla seconda edizione dell’evento annuale ‘Missione Italia 2021-2026’, organizzato da ANCI, e svoltosi il 5 e 6 luglio, al Centro Congressi La Nuvola, in viale Asia, a Roma. Nella kermesse si è parlato dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nei Comuni e nelle città, degli investimenti e delle riforme che li accompagnano. L’Istituto, attraverso Linea Amica, è stato presente con i relatori ed un presidio composto da uno spazio espositivo, condiviso con il Dipartimento della funzione pubblica, in cui sono stati distribuiti materiali e brochure sulle attività del ministero per la Pubblica amministrazione e sui progetti portati avanti da Formez PA per i Comuni.
Nella giornata inaugurale dell’iniziativa è intervenuto il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che parlato della figura del segretario comunale, definendola centrale: “Nei comuni sotto i 3mila abitanti, che sono la parte rilevante delle amministrazioni, solo il 10% è coperto da un segretario comunale, e questa è una vera criticità”. “La legge di bilancio 2023 ha previsto che, le risorse stanziate in un precedente provvedimento del 2021, pari a 30 milioni di euro – ha proseguito - per l'assunzione di persone dal 2022 al 2026, possano essere utilizzate anche per pagare la figura del segretario comunale. Nel portale Lavoropubblico.gov.it, il 16 giugno abbiamo avviato una piattaforma che si chiuderà il 30 luglio, a cui i comuni possono accedere per attingere ai fondi. E già più di mille comuni vi hanno effettuato l’accesso". "Abbiamo davanti una grandissima sfida – ha concluso Zangrillo - quella di dotare le strutture territoriali di competenze che servono per poter funzionare. Le strutture sui territori sono fondamentali per l'attuazione del PNRR, in quanto più di 50 miliardi di interventi verranno realizzati attraverso gli enti territoriali".
Nel pomeriggio del 5 luglio è intervenuto anche Marcello Fiori, Capo Dipartimento della Funzione Pubblica e Commissario di Formez PA. "La nostra missione è dare valore pubblico al lavoro pubblico", ha affermato Fiori nel corso del panel "PNRR: rafforziamo il personale dei Comuni e delle città". "Abbiamo necessità di introdurre modalità innovative di ingresso nella Pubblica Amministrazione, ma abbiamo bisogno anche di nuove modalità organizzative", ha affermato Fiori. "Prima erano le PA che selezionavano i giovani, oggi è l'opposto, e ciò avviene sulla base di diversi parametri: la distanza da casa, la retribuzione, la possibilità di fare carriera. Non basta più fare i concorsi tradizionali, ma dobbiamo utilizzare altre modalità. E non è sufficiente più neanche lo smart working, perché il tema reale è il benessere organizzativo".
A fare gli onori di casa della kermesse il presidente dell’Anci, Antonio Decaro che, nel corso dell’apertura dei lavori, ha delineato la situazione sugli interventi dei Comuni nell’ambito del PNRR. "Il nostro modo di operare - ha spiegato - ci impone continue verifiche, soprattutto di fronte ai cittadini. E oggi possiamo dire, dati alla mano, che il lavoro di questi anni sta producendo effetti concreti. Il PNRR dei Comuni non è più fatto solo di cifre e documenti, ma sono cantieri aperti in tutta Italia. Stiamo rispettando i tempi previsti". Il presidente dell'Anci ha fornito i dati più recenti e aggiornati sull'attuazione del Piano. "Secondo i dati dell'Anac - ha aggiunto il presidente di Anci - sulle 102 mila gare d'appalto bandite fin qui in Italia da tutti i soggetti attuatori, 52 mila, cioè più della metà, sono state bandite dai Comuni. Questo conferma che le amministrazioni comunali continuano a essere i primi investitori in opere pubbliche del Paese.
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Pillola video della prima giornata
Nel corso della giornata conclusiva sono intervenuti anche Sauro Angeletti, direttore dell’Ufficio per l’innovazione amministrativa, la formazione e lo sviluppo delle competenze del Dipartimento per la Funzione pubblica, e Francesco Rana, direttore dell’Assistenza tecnica di Formez PA.
Angeletti è intervenuto sull’argomento delle competenze trasversali: “Servono tutte le competenze – ha affermato - ma noi dobbiamo essere selettivi. Serve partire dalla definizione di competenze, riflettendo sulle finalità della formazione e sul suo contributo alla continuità amministrativa delle istituzioni e del PNRR. Il deficit di conoscenza sullo stato di competenze delle PA va colmato partendo con interventi formativi”. Secondo Angeletti un importante strumento “è quello della formazione online, e su questo ambito abbiamo lanciato Syllabus, nuove competenze per le PA”.
Francesco Rana ha parlato delle attività dell’istituto nel campo dell’assistenza tecnica e nell’aiuto al rafforzamento della capacità amministrativa per le Pubbliche amministrazioni, compresi i comuni: “La formazione è un passaggio fondamentale, con progetti importanti quali Syllabus. L’obiettivo è quello di investire sul personale portando, la formazione, da qualche ora a tre giorni l’anno per ciascun dipendente. Come spesso afferma il ministro, la formazione deve essere intesa non come accessorio complementare ma come vera e propria attività da svolgere. “Lo abbiamo visto nel PIAO – ha aggiunto Rana - ma lo vediamo quotidianamente nei rapporti con le amministrazioni locali, che ci chiedono competenze essenziali per garantire qualità nell’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese. Effettuare una trasformazione digitale di una amministrazione non è affatto un lavoro banale, tutt’altro”. “Bisogna consentire al singolo dipendente di fruire della formazione in qualsiasi momento, in modalità asincrona – ha concluso - riscontriamo molti passi avanti, perché ad esempio, vediamo che, chi partecipa ai nostri corsi di formazione, poi resta in contatto per confrontarsi e comprendere i comportamenti da tenere”.
A conclusione dei lavori il ministro per gli Affari europei e per il Pnrr, Raffaele Fitto, ha fatto il punto sui finanziamenti destinati all’Italia: “Sulla terza rata siamo al traguardo – ha spiegato il ministro - l’hanno richiesta solo tre Paesi su 26 perché richiede obiettivi fisici. Richiede il raggiungimento di 55 obiettivi, e noi li abbiamo raggiunti. Sulla quarta rata, invece, siamo impegnati in un confronto di merito. Ḗ bene però approcciare la questione in maniera più serena: si tratta di una partita che non è del governo, ma di tutto il Paese, e in cui i Comuni hanno un grande ruolo e una grande importanza. Stiamo lavorando per modificare alcuni obiettivi della quarta rata, perché nessuno ha interesse ad arrivare a fine 2025 con il giudizio di non ammissibilità. Ci sono tutte le condizioni per fare bene, nel rispetto del lavoro della Commissione Ue e del nostro. Ma il livello di confronto è molto positivo”.
Pillola video della seconda giornata