Continua l’impegno di Formez PA a supporto dell'Agenzia georgiana per la gestione e tutela del patrimonio culturale nazionale.
E’ stata siglata a Tbilisi, lo scorso 17 luglio, un’intesa tra la Chiesa Ortodossa e il governo della Repubblica di Georgia sulla protezione del patrimonio ecclesiastico, che rappresenta circa il 90% del patrimonio culturale complessivo del paese.
Formez PA ha collaborato al raggiungimento di questo obiettivo nell’ambito di un gemellaggio amministrativo finanziato dall’Ue e affidato al Ministero per i Beni Culturali italiano. L’intento era proprio quello di supportare il processo di avvicinamento agli standard europei della PA georgiana.
Il progetto si è focalizzato sia sull’organizzazione della struttura amministrativa, che sugli aspetti normativi.
L’accordo regola per la prima volta, dopo il dissolvimento dell’Unione Sovietica, i rapporti fra Stato e Chiesa nella repubblica caucasica sulla tutela del patrimonio di proprietà ecclesiastica. Esso si inserisce nel contesto del Concordato del 2002, rimasto però inapplicato.
In seguito alla caduta del regime, la Chiesa aveva riacquisito la proprietà dei luoghi di culto. Fino all’avvio di questo progetto non era stato possibile definire un quadro organico di relazioni che permettesse l’applicazione della normativa di tutela del patrimonio culturale sulle proprietà ecclesiastiche e la salvaguardia dell’autonomia culturale e funzionale della Chiesa nelle sue articolazioni territoriali.
L’accordo sottoscritto il 17 luglio si è basato sull’esempio italiano delle intese fra il Ministro dei Beni Culturali e il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana del 1996 e del 2005.