Il 10 gennaio 2014 è stato pubblicato il primo "Quadro di valutazione della mobilità" dell'UE. Dal Rapporto predisposto dalla rete Eurydice: "Verso un quadro di valutazione della mobilità: condizioni per l'apprendimento all'estero in Europa" si deduce che i migliori sistemi di sostegno pubblico volti a incoraggiare e a informare gli studenti dell'istruzione superiore sulle opportunità di studio o di formazione all'estero sono principalmente in Germania, Belgio, Spagna, Francia e Italia.
Il quadro di valutazione della mobilità, riguardante i 28 paesi membri dell’Unione europea, assieme all’Islanda, la Norvegia, la Turchia e il Liechtenstein rappresenta una risposta che la Commissione europea ha fornito in seguito all'invito manifestato da parte degli Stati membri per l’eliminazione degli ostacoli che rendono difficile seguire un corso di studi e una formazione all'estero nel contesto delle iniziative di maggiore portata volte ad aiutare i giovani ad acquisire le competenze ed esperienze di cui hanno bisogno per accrescere la loro occupabilità.
Il quadro di valutazione della mobilità si basa su cinque aree essenziali che influiscono sulla motivazione e sulla capacità dei giovani di studiare o formarsi all'estero: informazione e orientamento sulle opportunità di mobilità; portabilità dei sussidi agli studenti; conoscenza delle lingue straniere; riconoscimento degli studi all’estero e del relativo sistema di trasferimento dei crediti e del supplemento al diploma; sostegno agli studenti che provengono da contesti svantaggiati.
Il quadro di valutazione della mobilità rappresenta una prima sintesi dei fattori evocati nella raccomandazione del Consiglio del 2011 sulla mobilità dell'apprendimento e costituisce la base per un futuro monitoraggio congiunto a livello dell'UE da confrontare con il prossimo aggiornamento del quadro previsto per il 2015.
Da una prima valutazione è emerso che tra i Paesi europei con i migliori sistemi di sostegno pubblico volti a informare e dare orientamento agli studenti nel settore dell'istruzione superiore sulle opportunità di studio o di formazione all'estero c’è anche l'Italia. L’Italia infatti, secondo il rapporto si distingue favorevolmente in tal senso alla pari di Germania, Belgio, Francia e Spagna, mentre le strutture di informazione e orientamento risultano meno sviluppate in Bulgaria, Grecia, Cipro e Slovenia.
L'Italia, inoltre risulta tra i migliori paesi per il parametro riferito al sostegno agli studenti provenienti da contesti svantaggiati, insieme a Belgio, Germania, ed Austria.
Per gli altri tre restanti criteri di valutazione, Cipro, il Lussemburgo e il cantone germanofono del Belgio, risultano essere i territori migliori nel porre maggiormente l'accento sull'apprendimento delle lingue straniere nelle scuole. Relativamente alla portabilità dei sussidi agli studenti , le zone più "portabili" sono le Fiandre, il cantone germanofono del Belgio, Cipro, il Lussemburgo, Slovenia, Finlandia e Svezia.
Infine, per il riconoscimento degli studi all’estero la Germania, il Belgio e la Spagna risultano essere i paesi che maggiormente compiono sforzi per aiutare gli studenti nel riconoscimento degli studi effettuati all'estero, mediante il Sistema europeo di trasferimento dei crediti (Ects) e il Supplemento al diploma.
In conclusione, dal quadro generale di valutazione emerge che nessun paese raggiunge un punteggio elevato per tutte le misure del suo “contesto di mobilità” e che i fattori variano notevolmente tra i vari Stati membri.
Staff Europe Direct Roma