Analizzare la capacità del sistema formativo ed educativo di rispondere alle esigenze del mondo produttivo ed i fenomeni della formazione professionale e dell’inserimento lavorativo dei giovani, per poter individuare gli strumenti necessari a superare le criticità che caratterizzano l’inserimento lavorativo nel nostro Paese. Questo l’obiettivo dell’ “Indagine conoscitiva sul mercato del lavoro tra dinamiche di accesso di e fattori di sviluppo” avviata dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, che prevede l’audizione di diversi soggetti interessati e che si concluderà il 15 luglio 2011.
Il Formez, in virtù della propria esperienza nell’ambito della ricerca, assistenza e formazione del personale delle Pubbliche Amministrazioni, è stato ascoltato il 31 maggio. Dagli interventi del Presidente di Formez PA Carlo Flamment, del Presidente di FormezItalia Secondo Amalfitano e del direttore generale del Formez Marco Villani, è emersa la necessità di avviare politiche del lavoro orientate all’integrazione tra sistema formativo e produttivo e all’attivazione di reti tra attori del mercato del lavoro. (PER ASCOLTARE GLI INTERVENTI CLICCA QUI)
Carlo Flamment ha fatto una panoramica sulla situazione del lavoro pubblico in Italia: "Il numero dei dipendenti pubblici è diminuito di circa 200.000 unità negli ultimi 3 anni, un numero in linea con quello degli altri Paesi anche come livello di costi, ma non come livello di prestazioni e non spalmato in modo omogeneo nel Paese. Purtroppo il patto di stabilità, il blocco del turn over ed altri fattori, hanno impedito una politica corretta di assunzione e in molti casi, dove sarebbe stato necessario espletare concorsi, non è stato possibile farlo".
A proposito del fenomeno del lavoro flessibile, egli ha ricordato che "da una rilevazione condotta proprio dal Formez circa un anno fa, il numero dei lavoratori flessibili risultava pari a circa 30.000 unità (settore della scuola escluso). In molti casi le amministrazioni di appartenenza, anche se in grado di bandire concorsi, avevano difficoltà ad espletarli in tempi rapidi e spesso questi rimanevano bloccati. Oggi, le procedure informatizzate e la trasparenza semplificano tutto: a testimoniarlo, il fatto di essere riusciti a fare un concorso al Comune di Napoli con 112.000 iscritti in soli 9 mesi".
"Sul fronte della formazione" ha concluso Flamment "rileviamo che si tratta di un 'mondo' su cui si investe troppo poco e che è eccessivamente 'frazionato', per cui abbiamo ritenuto che fosse opportuno ragionare, insieme con le Regioni e gli enti locali, per avere una cabina di regia e di coordinamento, ruolo che dovrebbe essere svolto da Formez Italia".
Secondo Amalfitano ha evidenziato come “la fase dell’accesso sia l’unica che può rivoluzionare veramente la Pubblica Amministrazione, al di là di tutte le riforme e manovre correttive. Con una fase di accesso opportunamente rivisitata, il mercato del lavoro pubblico potrebbe riallinearsi a quelli che sono gli standard europei, sia a livello di costi che di efficacia ed efficienza, e riacquistare l’appeal perso presso i giovani laureati".
Poi è passato a descrivere il modello di concorso pubblico adottato da FormezItalia e applicato con successo al Comune di Napoli: "Noi stiamo intervenendo sui tempi e sullo snellimento delle procedure: a Napoli abbiamo gestito interamente on line 112.000 domande in soli 9 mesi".
"Oggi in Italia si fa solo addestramento e non formazione dei dipendenti pubblici - ha detto ancora - e questo non aiuta a migliorare la capacità produttiva della Pubblica Ammnistrazione. Anche qui, però, noi abbiamo introdotto una serie di misure: ad esempio, nel bando di concorso al Comune di Napoli, abbiamo previsto che per i primi sei mesi di assunzione i candidati fossero pagati part time lavorando part time, ma impegnandosi a ricevere 700 ore di formazione che andasse ad aggiungersi al lavoro concreto e permettesse ai neo assunti di entrare con maggiore cognizione nella macchina amministrativa".
Marco Villani ha illustrato le varie linee di attività del Formez di interesse per il mercato del lavoro: “Come organismo in house della Presidenza del Consiglio svolgiamo da tempo attività a cavallo tra l’accesso e la formazione della Pubblica Amministrazione e, negli ultimi anni, siamo diventati anche un braccio operativo del Ministero del Lavoro, lavorando su politiche come la promozione delle pari opportunità e dell’incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro pubblico. Per quanto riguarda l’accesso per pubblico concorso, abbiamo predisposto un modello completamente dematerializzato e trasparente che permette un accesso in condizioni di parità e consente di selezionare il personale migliore”.
Ma il lavoro del Formez è prezioso anche sul fronte del mercato del lavoro privato “grazie all’assistenza tecnica ai Centri per l’impiego nelle Regioni Obiettivo Convergenza per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, che permetterà nel prossimo biennio di avere degli skills completi di tutte le figure professionali presenti sul territorio, ma anche di sviluppare, grazie a un accordo siglato recententemente con Upi, una mappatura di tutti gli incentivi allo sviluppo del lavoro esistenti".
Di seguito i documenti presentati alla Camera dei Deputati:
ECONOMICITÀ E TRASPARENZA NEL RECLUTAMENTO DIPENDENTI PUBBLICI