di Marzia Villani*
Il concorso pubblico è spesso considerato l’occasione per il raggiungimento del posto fisso, la meta sempre più ambita per una stabilità lavorativa duratura.
Lo dimostrano le numerose iscrizioni di ragazzi, ma anche di soggetti adulti, che nello scorso mese di febbraio hanno desiderato e quasi creduto di aver trovato la “svolta” della propria vita: vincere il concorso bandito dal Comune di Napoli.
Ebbene, a distanza di 20 anni dall’ultimo concorso, il Comune di Napoli ha inteso assumere 530 unità di personale a tempo indeterminato, affidando le procedure di gestione e selezione a Fomezitalia, Centro di Ricerca e Formazione per la PA, che si avvale dell’esperienza del progetto Ripam, il cui obiettivo è stato da sempre migliorare la qualità del personale pubblico attraverso la selezione, formazione di nuovi quadri laureati e diplomati, reclutati con procedure del corso-concorso. La novità rispetto al passato è l’aver anticipato nel Concorso del Comune di Napoli, la fase selettiva per poi realizzare, per i primi classificati in numero pari ai posti messi a concorso, un’attività formativa obbligatoria di 700 ore da svolgersi nell’arco di 6 mesi in costanza di rapporto di lavoro con il Comune stesso.
Sono 10 i profili richiesti per i quali ci si poteva candidare: Istruttori Direttivi Amministrativi, Istruttori Economico Finanziari, Funzionari Economico Finanziari, Ingegneri, Funzionari Informatici, Ragionieri, Architetti e Istruttori Amministrativi, Agenti di Polizia Municipale e Assistenti Sociali.
L’unica modalità d’iscrizione prevista è avvenuta mediante il sistema on-line “step-one” che permette l’inoltro via internet della candidatura senza alcuna spedizione di documenti cartacei. Alla scadenza del bando, il 15 marzo 2010, sono state raccolte circa 112.572 domande. La procedura prevedeva l’obbligo di registrazione mediante un userid, generato dal sistema ed una password scelta ed inserita dal candidato, per poi compilare i vari campi relativi ai dati personali, alle varie autorizzazioni e autocertificazioni, alla scelta del profilo concorsuale per cui candidarsi, esplicitando anche il titolo di studio ed il numero di riferimento del versamento effettuato (al Comune di Napoli) necessario per poter accedere alle selezioni.
Per gestire il gran numero di candidati ammessi alle prove preselettive, lo staff Ripam ha predisposto un piano organizzativo e logistico ad hoc, senza precedenti. In particolar modo sono state allestite più di 5.500 postazioni per i candidati, consegnate 20 tonnellate di materiali, predisposte diverse fotocopiatrici che quotidianamente riproducevano le 70 domande estratte dal sistema sulle quali verteva la prova di esame, decine di carrelli per il ritiro in aula dei materiali. Sia la Mostra d’Oltremare che il Palapartenope di Fuorigrotta nel mese di maggio sono stati letteralmente invasi da una folla di partecipanti mai vista prima e il cui unico obiettivo era quello di superare il primo “scoglio”, con la speranza di entrare nella Pubblica Amministrazione.
Dei 67.500 partecipanti alla prova preselettiva, che ha registrato un tasso molto alto di presenze e in cui sono stati somministrati test attitudinali a risposta multipla articolati per macro-aree e caratterizzati da gradi differenziati di difficoltà, circa 3.900 sono stati i candidati risultati idonei che hanno sostenuto nel mese di settembre la seconda prova scritta, a sua volta articolata in tre test svolti in rapida successione nell’arco di un’unica sessione. Anche in questa fase del concorso, come nelle preselezioni, è stata pubblicata sul sito Ripam la banca dati di 9.000 quesiti, suddivisi in base ai profili di diplomati e laureati, dai quali sono stati estratti quelli per la prova selettiva scritta. La correzione è avvenuta sempre dinanzi ai candidati grazie al sistema di lettura ottica, che ha consentito di correggere in tempi ragionevolmente rapidi più di 75.000 elaborati e di pubblicare, dapprima in loco, poi sul sito internet, tutte le graduatorie. Successivamente, ogni candidato ha avuto la possibilità di visionare il proprio elaborato, collocato in un’area riservata del sito Ripam, accedendo mediante una password personale consegnatagli al momento dell’identificazione. Concluse le prove scritte, nelle prossime settimane si terrà a Roma la prova orale e saranno in 2400 gli idonei a “scalpitare” per aggiudicarsi il tanto ambito posto fisso.
Questo grande concorso rappresenta un vero e proprio salto di qualità nei rapporti tra Pubblica Amministrazione e cittadini-candidati contribuendo a liberare la delicata fase della selezione pubblica da frequenti sospetti di favoritismi e irregolarità. Il successo del progetto Ripam è stato anche questo: la fiducia dei candidati verso una procedura trasparente ed efficiente.
* Formatrice, FormezItalia