di Mariano Votta e Eleonora Di Donna
Tra le finalità della politica energetica dell’UE vi è anche quella di ridurre l’impatto ambientale del settore energetico. Per riuscirci, l’Unione Europea si è prefissa obiettivi molto ambizioni in materia di clima ed energia per gli anni a venire: progressiva riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (del 20% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020, del 40% entro il 2030), contestuale incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili (del 20% entro il 2020, del 27% entro il 2030), e più in generale miglioramenti nell’efficienza energetica.
La prospettiva, e l’auspicio, è un’Europa capace di trasformarsi a medio termine in un’economia sostenibile, a basse emissioni di carbonio e rispettosa dell’ambiente, capace di assumere a livello mondiale la guida nel campo della produzione di energia rinnovabile e nella lotta al riscaldamento globale.
I dati ufficiali mostrano come l’UE sia sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2020: i gas serra si sono ridotti del 18% tra il 1990 e il 2012 e la quota di energie rinnovabili è passata dall'8,5% del 2005 al 14,1% del 2012. Per incrementare quest’ultimo aspetto, in particolare, da anni la Commissione Europea sta promuovendo, mediante il programma pluriennale Intelligent Energy Europe, iniziative in grado di diffondere una cultura della produzione di energia rinnovabile su scala anche locale basata su una forte partecipazione civica, in cui venga data al maggior numero possibile di cittadini l’opportunità di essere coinvolti direttamente nel loro futuro energetico, sia in veste di “produttori-consumatori”, vale a dire produttori dell'energia che si consuma, sia in veste di piccoli investitori capaci di supportare con modeste somme progetti di produzione di energia rinnovabile: energia eolica, solare, idroelettrica e delle maree, incoraggiando in questo modo anche lo sviluppo di una tecnologia meno inquinante, con conseguente riduzione di gas serra e minor dipendenza sull’energia importata dai paesi extra UE.
Finanziato dal citato Intelligent Energy Europe, il progetto europeo “Citizenergy” si basa sul know-how sviluppato dalla collaborazione tra start-up aziendali, organizzazioni civiche, esperti di crowdfunding ed università, col fine di sensibilizzare i cittadini verso progetti di sviluppo delle fonti di energia rinnovabile e sostenibile. Il progetto di “Citizenergy” ha portato alla creazione di una piattaforma online che ospita e fornisce informazioni sulle opportunità esistenti in materia di energia rinnovabile e sostenibile, promuovendo ed agevolando così la creazione di un più ampio mercato a livello Europeo. Ad oggi, la piattaforma online (https://citizenergy.eu/) nata dal progetto ospita una ventina di progetti di investimento promossi in numerosi paesi Europei da cooperative e imprese.
L’interesse di Istituzioni ed operatori del settore per “Citizenergy” risiede nel fatto che questo progetto promuove alcune delle principali tendenze attualmente in corso in fatto di micro finanziamenti. La Commissione Europea, infatti, individua nel crowdfunding una leva utile per sostenere e rilanciare l'economia, soprattutto come possibile supporto alle PMI e alle start-up. Nel settore energetico il crowdfunding può essere di aiuto per il raggiungimento dei citati obiettivi 2020 in termini di produzione di energia da fonti rinnovabili e risparmio energetico, promuovendo iniziative con un’alta componente di partecipazione civica in progetti di sviluppo di energia rinnovabile e sostenibile. Dato che tali opportunità mancano il più delle volte di visibilità ed informazione sia a livello locale che Europeo, ecco che Citizenergy riveste un ruolo nel contribuire a colmare il divario tra la consapevolezza dei cittadini sui vantaggi delle energie rinnovabili, e la partecipazione attiva allo sviluppo delle stesse.
Per l’Italia, partecipa al progetto la rete europea di Cittadinanzattiva, Active Citizenship Network, che presenterà le potenzialità del progetto in anteprima in Italia il prossimo 9 Novembre a Mentana (Roma) nell’ambito della Giornata informativa promossa da Europe Direct di Roma “I finanziamenti diretti dell’Unione europea 2014-2020 e le fonti di informazione europee”, e ufficialmente a Bruxelles al Parlamento Europeo a fine anno.
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