La strategia della Regione Sardegna per la lotta alla dispersione scolastica è stata al centro del workshop “Tutti a Iscol@: esperienze e riflessioni sulle azioni di contrasto alla dispersione scolastica nella scuola sarda” che si è tenuto a Nuoro lo scorso 18 gennaio.
Organizzato da Formez PA per conto dell’Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, il confronto rappresenta la prima tappa del Progetto DI.SCO – “Accompagnamento all’Osservatorio sulla dispersione scolastica della Regione Autonoma della Sardegna”.
Il Progetto è finanziato dal POR FSE 2014-2020, nell’ambito dell’Asse 4 – Obiettivo Tematico 11 Capacità istituzionale e amministrativa, Azione 11.1.3 Miglioramento dei processi organizzativi per una migliore integrazione e interoperabilità delle basi informative, statistiche e amministrative, ed è stato affidato a Formez PA nell’ambito della Convenzione Quadro Per un’amministrazione regionale di qualità: interventi per accompagnare la riforma, l’innovazione e il rafforzamento dell’amministrazione e per rendere efficaci le politiche della Regione.
Presupposto delle attività progettuali è quindi l’Osservatorio regionale sulla dispersione scolastica. Istituito nel 2016 con una Delibera della Giunta regionale (n. 56/28 del 18.10.2016), l’Osservatorio è, nelle intenzioni del governo regionale, il luogo privilegiato di indagine e studio del fenomeno, ma anche uno strumento di programmazione partecipata con le realtà territoriali, con il mondo della scuola, della formazione e dell’Università.
Su queste premesse strategiche, Formez PA - quale società in house del Dipartimento della Funzione Pubblica e della Regione Sardegna e in ragione di una forte e strutturata esperienza nel supporto alle azioni di capacity building della pubblica amministrazione - è chiamato dalla Direzione generale della pubblica istruzione alla realizzazione di azioni di accompagnamento all’Osservatorio regionale.
Il Progetto agirà per la definizione di un modello di Governance dell’Osservatorio regionale offrendo supporto e formazione alla Segreteria tecnica dell'Osservatorio, fornendo la facilitazione dei tavoli tematici che saranno attivati al suo interno (secondo un approccio basato sulla progettazione di ogni incontro con l’individuazione delle metodologie e del setting da adottare), supportando la comunicazione dell'Amministrazione sui risultati della policy regionale sulla dispersione scolastica.
I dati sulla dispersione scolastica in Italia e in Sardegna
In Italia, il fenomeno della dispersione coinvolge ampie fasce della popolazione e comporta una grave carenza delle competenze di base e delle qualifiche essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale.
L'ultimo aggiornamento di Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione europea, segnala una tendenziale diminuzione del fenomeno, grazie alla quale l’Italia avrebbe raggiunto in anticipo l’obiettivo, fissato da Europa 2020, di un tasso di dispersione non superiore al 16%, attestandosi addirittura su un tasso del 14%.
Tuttavia, a fronte di una riduzione significativa a livello nazionale, la situazione all’interno del Paese presenta notevoli differenze: dal 7,40% dell’Abruzzo al 21,20% della Sardegna, che, pur segnando un trend in relativo miglioramento (secondo ISTAT nel 2013 il valore era del 24,7%), si aggiudica il dato più negativo.
La strategia della Regione Sardegna. Il Programma Tutti a Iscol@
Nel 2015, per far fronte a questa vera e propria emergenza, la regione Sardegna ha varato il Programma Tutti a Iscol@, con l’obiettivo di innalzare i livelli di apprendimento degli studenti delle scuole sarde e contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, attraverso una serie di azioni attuate in maniera integrata su base pluriennale, al fine di incidere in maniera strutturale sulla dispersione scolastica.
L’intervento ha interessato, finora, il 95% delle Autonomie Scolastiche sarde, con oltre 2.400 progetti finanziati in 5 anni, per un totale di oltre 91 milioni di euro. Uno sforzo di notevoli dimensioni anche rispetto a quanto realizzato in ambito nazionale, impegno che è stato possibile anche grazie ai fondi strutturali messi a disposizione dall’Unione europea attraverso il Fondo Sociale Europeo.
Articolato in tre linee di intervento, il Programma proseguirà anche per l’annualità 2019-2020 attraverso il finanziamento di progetti didattici per il rafforzamento delle competenze di base linguistico-espressive e logico-matematiche (linea A), il miglioramento della qualità dell’offerta formativa attraverso forme di didattica innovativa o laboratoriale (linea B) e il sostegno psicologico, pedagogico e di mediazione interculturale (linea C).
Il workshop “Tutti a Iscol@: esperienze e riflessioni sulle azioni di contrasto alla dispersione scolastica nella scuola sarda”
Una prima valutazione dei risultati ottenuti e delle strategie da perseguire per il rafforzamento del Programma è emersa proprio in occasione dell’incontro di Nuoro.
Organizzato con modalità partecipative per favorire la condivisione delle esperienze realizzate nelle scuole, l’incontro ha raccolto i contributi degli oltre 200 partecipanti - tra dirigenti scolastici, personale docente e amministrativo della scuola, docenti aggiuntivi e professionisti - che hanno contribuito alla realizzazione dei progetti delle Linee A e C del Programma. Un campione significativo, costitutivo di circa un terzo degli Istituti che hanno preso parte a Tutti a Iscol@.
La sessione partecipata dei lavori ha previsto l’utilizzo di metodi e tecniche per la gestione dei processi di comunicazione nei gruppi di lavoro.
In particolare, grazie a Mentimeter®, software interattivo di supporto alla discussione, è stato possibile presentare un set di domande specifiche sulle singole esperienze, cui i partecipanti hanno potuto rispondere in tempo reale attraverso i propri smartphone, acquisendo in tal modo la fotografia quali-quantitativa della loro partecipazione al programma “Tutti a Iscol@”. Nel corso della consultazione, inoltre, i partecipanti sono stati invitati ad indicare tre parole per marcare gli aspetti più importanti della giornata. Le parole scelte sono state visualizzate sotto forma di word cloud, una rappresentazione grafica che assegna alle parole usate con maggiore frequenza una dimensione superiore rispetto alle altre. Come mostra l’immagine seguente, gli aspetti più importanti della giornata sono stati la condivisione e il confronto, seguite da altre affini quali: partecipazione, informazione, miglioramento.
Anche i lavori di gruppo sono stati organizzati con una metodologia partecipativa. In questo caso si è scelto di utilizzare il Metaplan®. Basata sull’alternanza di momenti strutturati di lavoro individuale, di gruppo e in plenaria, la metodologia consente di gestire una discussione raccogliendo, selezionando e omogeneizzando i contenuti espressi dai partecipanti e di giungere, in poco tempo e con un numero elevato di partecipanti, ad un risultato concreto e condiviso dal gruppo.
Dai lavori è emersa la forte e diffusa convinzione che il Programma “Tutti a Iscol@” abbia consentito il miglioramento delle competenze di base degli studenti, pur nella consapevolezza che gli effetti del programma sulla riduzione della dispersione scolastica non possano essere valutati immediatamente, considerando le caratteristiche multidimensionali del fenomeno. Di sicuro però, è stato fatto notare, nella scuola secondaria si raccolgono i frutti di un fenomeno che inizia molto prima. Pertanto, tra i possibili ambiti di miglioramento del Programma sarebbe opportuno valutare una estensione dei progetti alla scuola primaria, in modo da aggredire il fenomeno della dispersione per tempo.
Forte concordanza è stata espressa, infine, sulla necessità di prevedere con maggiore frequenza momenti di scambio e condivisione delle conoscenze e delle buone pratiche così come accaduto durante il Workshop “Tutti a Iscol@”.
Sulla pagina di Eventi PA dedicata al Workshop del 18 gennaio a Nuoro, sono ora disponibili le slide dei relatori e il Report dell’attività, contenente i risultati dei lavori della sessione partecipata, informazioni sulla distribuzione geografica e per profilo professionale dei partecipanti all’evento e una sintesi degli esiti della valutazione del gradimento.