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Progetto Nuovi Percorsi: oltre 10.000 partecipanti per la formazione degli enti locali in Sicilia

Creato il:  6 Dicembre 2022

di Raffaele Colaizzo, esperto politiche di coesione

La Linea 2.5 del Progetto “Nuovi Percorsi di sviluppo della capacità amministrativa della Regione Siciliana”, attuato da Formez PA, è dedicata agli Enti Locali siciliani. La Linea ha l’obiettivo di rafforzare la capacità delle amministrazioni territoriali - Comuni, Città Metropolitane e Liberi Consorzi (le ex Province) - di impiegare i fondi per lo sviluppo e la coesione in modo efficace, trasparente e utile per il territorio e per le comunità. Le attività di questa Linea sono partite a metà del 2019 e rimarranno aperte fino a marzo 2023.

La partecipazione ai lavori della Linea 2.5 è stata molto alta. A fronte di un impegno complessivo di 461 ore di seminari, laboratori, webinar e attività di aula, sono state registrate 10.336 presenze. Di queste, 7.884 sono relative a Comuni e 2.432 a Liberi Consorzi. I partecipanti unici sono stati 2.288. Si tratta di valori elevati e in qualche misura non previsti nella fase di avvio del progetto. Ha sicuramente influito sul loro raggiungimento il passaggio, introdotto durante la pandemia, ad una modalità prevalente di lavoro in remoto. Il 91% delle presenze complessive è associato ad attività condotte on line.

Introdotto per cause di forza maggiore, il lavoro in remoto si è rivelato decisivo per coinvolgere una platea molto ampia di destinatari e per alimentare i percorsi partecipativi. I vantaggi delle attività on line costituiscono una delle lezioni apprese, in positivo, nel periodo della pandemia. Si è anche assistito al progressivo rafforzamento della propensione dei destinatari ad utilizzare le tecnologie di comunicazione digitale e della loro capacità di accesso a queste tecnologie - ad esempio, questo viene dimostrato dalla partecipazione via via crescente, fino a una media di circa 250 presenze, ai webinar organizzati dal progetto. In prospettiva, non va naturalmente immaginata una sostituzione completa delle attività in presenza: i metodi e gli strumenti della formazione e della conduzione dei processi di consultazione e partecipazione dei territori vanno però innovati e calibrati in funzione dei target da raggiungere e delle tecnologie disponibili.

Il ricorso al lavoro on line ha permesso fra l’altro di raggiungere Amministrazioni che difficilmente avrebbero partecipato ad attività in presenza. La Linea 2.5 ha coinvolto 345 Comuni (quasi il 90% del totale dei Comuni siciliani) e i nove Liberi Consorzi della Sicilia; hanno partecipato anche dei Gruppi di Azione Locale e alcune Unioni di Comuni. Nella distribuzione dei partecipanti, prevalgono i ruoli tecnici e amministrativi (dirigenti, funzionari, istruttori) degli Enti Locali, distribuiti piuttosto diffusamente tra le aree di competenza (lavori pubblici e infrastrutture, sviluppo economico e sociale, cultura, sport e spettacolo, area amministrativa, risorse umane, etc.). La partecipazione degli amministratori (Sindaci, Assessori, componenti degli Uffici dei Sindaci) è stata significativa - questo costituisce un indizio dell’alta attenzione politica, anche a livello locale, per la nuova fase delle politiche di sviluppo e per le tematiche della coesione territoriale.

Le attività sono state articolate sia in una componente seminariale - su temi prioritari per l’azione delle Amministrazioni Locali, come il Bilancio, l’evoluzione del Codice dei Contratti Pubblici, le regole e l’organizzazione dello Smart Working, la digitalizzazione delle Amministrazioni Pubbliche, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e i fondi 2021-2027 - sia in una componente di sostegno alla pianificazione strategica, da parte degli enti locali, degli investimenti per il territorio, definiti in coerenza con la nuova fase delle politiche di sviluppo e coesione. In particolare, quest’ultima attività ha preso le forme di un’ampia consultazione delle istituzioni locali sui fabbisogni di intervento percepiti nei propri territori e sulle direttrici strategiche per la programmazione 2021-2027. Anche per la componente formativa, è stato comunque adottato un taglio prevalentemente laboratoriale e operativo. Ad esempio, le attività su PNRR e fondi hanno portato alla definizione - nell’ambito di un percorso esercitativo, che ha mostrato un potenziale significativo in termini di definizione di nuove progettualità - di oltre 40 proposte di progetti coerenti con la nuova programmazione.

L’ampiezza della partecipazione alle attività realizzate dalla Linea 2.5 dà un segnale interessante su quanto sia forte la domanda di competenze e in generale di rafforzamento della capacità amministrativa degli Enti territoriali. Il rilievo di queste amministrazioni nelle politiche di sviluppo e coesione sta nei fatti: secondo i dati di Open Coesione, nella programmazione 2014-2020 gli Enti Locali siciliani hanno attuato o stanno completando, come beneficiari, oltre sei miliardi di euro di investimenti, a valere sulle diverse fonti disponibili - in particolare fondi strutturali con il relativo cofinanziamento e risorse nazionali per le politiche di coesione. A questo impegno si stanno aggiungendo i compiti legati all’attuazione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di cui una parte consistente, dedicata agli Enti Locali, è stata già destinata ai soggetti attuatori attraverso avvisi pubblici e decreti di finanziamento. Secondo le stime di Italia Domani, sommarie ma significative, a Comuni e Città Metropolitane sono destinati complessivamente (nel totale nazionale e con una riserva per il Mezzogiorno del 40%) oltre 28 miliardi di euro del PNRR. A questi si aggiungono 11 miliardi del Piano che vanno congiuntamente a Regioni, Province e Comuni. Va ricordato che le realizzazioni del PNRR dovranno essere concluse a metà del 2026, quindi in un arco temporale molto ristretto.

La dotazione delle risorse di cui assicurare l’attuazione cresce ora ulteriormente con l’approvazione dei programmi 2021-2027 da parte della Commissione Europea: in complesso, i due Programmi Regionali 2021-2027 della Sicilia, rispettivamente cofinanziati da FESR e FSE+, hanno una dotazione di 7,4 miliardi di euro. Ad essa vanno aggiunte le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027, riorganizzato nella logica dei Piani Sviluppo e Coesione. Va rimarcato, peraltro, che il ruolo dei Comuni nelle politiche di sviluppo e coesione non si esaurisce in quello di beneficiari. Vanno anche considerate le funzioni delle Amministrazioni locali rispetto alla necessità di integrare in una logica di gestione sostenibile le diverse progettualità attivate sul territorio, ad esempio relative alle scuole, alla valorizzazione culturale, alla mobilità sostenibile e al sostegno dei sistemi produttivi locali.

La capacità delle amministrazioni locali è insomma il tema cruciale di questa fase. Il Progetto “Nuovi Percorsi” ha avviato un percorso di informazione, di scambio e interlocuzione con i territori sui temi della nuova programmazione, che andrà rilanciato e rafforzato nei prossimi mesi. La capacità dei beneficiari territoriali costituisce un aspetto centrale anche dei Piani di Rigenerazione Amministrativa (PRigA) 2021-2027, che verranno attuati dalle Amministrazioni titolari dei Programmi Regionali e Nazionali, e del nuovo Programma Nazionale “Capacità per la Coesione” a titolarità dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Attraverso questi strumenti, l’intervento sulle competenze e sul personale verrà affiancato, in una logica integrata di rafforzamento della capacità amministrativa, da azioni di innovazione e semplificazione dei processi di gestione e attuazione dei fondi, da un più esteso ricorso alle tecnologie digitali e da interventi mirati a rafforzare le strutture organizzative delle amministrazioni impegnate nell’attuazione.

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Data pubblicazione: 
Martedì, 6 Dicembre, 2022 - 16:44