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Progetto POAT Salute: al via la sperimentazione del modello Case della Salute

Creato il:  13 Luglio 2012

Nell’ambito del progetto Progetto Operativo di Assistenza Tecnica -POAT Salute, cofinanziato da Fondi FESR 2007-2013 e rivolto alle Regioni dell’obiettivo convergenza, che Formez PA realizza per conto del Ministero della Salute, la Linea 3 della Regione Calabria è dedicata alla “Individuazione e Implementazione di un modello organizzativo per l’attuazione della rete regionale Case della salute".

In un incontro che si è svolto il 12 luglio a Catanzaro presso il Dipartimento della Salute, indetto e coordinato dal Commissario ad Acta per il Piano di Rientro Luigi D’Elia - a cui hanno partecipato i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie provinciali di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio Calabria con i dirigenti tecnici e collaboratori, Gianluigi Scaffidi, Coordinatore per la realizzazione delle Case della Salute, Salvatore Lopresti, dirigente del Settore Controlli del Dipartimento Tutela della Salute e i funzionari regionali di riferimento del progetto - è stato presentato il modello, messo a punto da Formez PA, di Casa della Salute (CdS) calabrese.

Si tratta nello specifico di un modello organizzativo, e di un relativo percorso di implementazione, che dovrà essere verificato in primo luogo nelle tre realtà indicate dalla Regione come sedi di CdS: Siderno (ASP di Reggio Calabria), Chiaravalle (ASP di Catanzaro), S. Marco Argentano (ASP di Cosenza).

La sperimentazione nelle tre sedi permetterà di approfondire il modello, elaborato sulla realtà calabrese e costruito in modo flessibile, eventualmente modificarlo e perfezionarlo per poi estenderlo alle altre Case della Salute in programmazione. È stato individuato infatti il bacino di utenza e l’area di riferimento di ciascuna CdS, i servizi “core” da inserire, la tipologia e il numero di personale da utilizzare visto che la chiusura di alcuni presidi ospedalieri presuppone la riutilizzazione delle risorse economiche e umane sul territorio. I Direttori generali presenti hanno espresso apprezzamento per la taratura del modello sulle tre diverse realtà specifiche calabresi aspetto che rispecchia il lavoro di analisi e raccolta dati e flussi svolto sul territorio.

Si tratta quindi di realizzare in poco tempo un percorso complesso che la Regione ha scelto di attuare per rispondere alle esigenze di economicità imposte nel Piano di Rientro nella riorganizzazione contestuale degli ospedali ma anche dei servizi sul territorio. La CdS sarà la risposta più funzionale ai bisogni di salute dei cittadini calabresi.

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Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:27