Il miglioramento della capacity building della pubblica amministrazione della Regione Calabria, all’interno del “Progetto tematico gestione programmi e progetti per la pubblica amministrazione della Regione Calabria” , trova riscontro nel confronto con altre realtà regionali ed europee che si stanno muovendo nella stessa direzione.
L’azione di benchmarking è stata svolta dal team di Formez PA al fine di individuare, le principali buone pratiche tese al rafforzamento della capacità istituzionale.
L’analisi comparata ha permesso di misurare una serie di interessanti elementi in materia di gestione dei programmi e dei progetti dei Programmi Operativi tra cui: fattori e condizioni da cui dipendono le migliori performance delle amministrazioni nell’elaborazione e nell’attuazione dei propri programmi e strategie; prestazioni, modalità organizzative ed operative dell’amministrazione; prospettive di efficienza economica, qualità, competitività, capacità di soddisfare le aspettative e i bisogni dei cittadini/utenti; sistemi interni di gestione delle procedure; azioni di monitoraggio delle attività; dotazioni infrastrutturali; competenze, capacità tecniche e organizzative delle risorse umane coinvolte; strategie per l’efficacia e l’efficienza dei programmi e dell’azione amministrativa; coinvolgimento degli stakeholder, ecc.
Lo studio è stato condotto su vari esempi di buone pratiche reperite a livello regionale ed internazionale, in particolare nell’ambito dell’Unione Europea.
Nel corso dell’analisi, hanno acquisito rilevanza tre dimensioni chiave di interesse in materia di capacity building, ovvero modelli organizzativi, procedure e strumenti di lavoro, processi; sistemi di pianificazione, controllo, rendicontazione e accountability; metodologie e percorsi per l’accrescimento delle competenze e l’empowerment sui temi oggetto di interesse. Tali elementi sono stati identificati come driver di sviluppo del sistema regionale e per ognuno di essi è stata poi sviluppata una batteria di indicatori di riferimento.
Le buone pratiche così individuate hanno consentito di mettere in evidenza caratteristiche e peculiarità rilevanti degli enti stessi e delle progettualità in essere ed elementi di innovazione da trasferire in altri contesti, quali innovatività e carattere pilota dell’iniziativa (prima sperimentazione); integrabilità e coerenza interna (in termini di attività, risultati e obiettivi) ed esterna (rispetto alle policy ed alla documentazione specifica di riferimento); disponibilità di informazioni in forma chiara, omogenea, affidabile, sintetica e facilmente rintracciabile, soprattutto sul web.
Prendendo in esame alcune esperienze valutate come buone pratiche, nel campo della formazione rileva, ad esempio, F.A.R.O. Lab, ovvero un progetto di assistenza tecnica per implementare l’Osservatorio regionale sulla Formazione Continua della Regione Marche. L’obiettivo del progetto è quello di supportare la costituzione dell’Osservatorio Regionale sulla Formazione Continua attraverso la definizione di strumenti operativi di indagine, animazione e messa in rete, funzionali al monitoraggio nel tempo dei fabbisogni professionali e formativi del sistema regionale e all’individuazione di appropriate politiche di gestione. Per quanto riguarda l’e-democracy, si segnala il progetto “Veneto e-democracy”, attraverso cui la Regione Veneto si propone di sviluppare una piattaforma open source in grado di gestire, organizzare e creare spazi di partecipazione attiva della cittadinanza e degli stakeholder coinvolti nei processi decisionali della Regione, mettendo loro a disposizione gli strumenti di comunicazione telematica (newsgroup, forum, ecc.). Infine, in tema di capacity building, in evidenza l’Operational Programme Administrative Capacity, con cui la Bulgaria, nel quadro delle azioni di potenziamento della capacità istituzionale, ha definito un proprio programma operativo che tiene conto di diversi livelli istituzionali di riferimento, stabilendo azioni di rafforzamento della capacity building in ambito amministrativo, di governance interna/accountability ed economico.
L’attività di benchmarking condotta, oltre a supportare la Regione Calabria a comprendere meglio il proprio posizionamento rispetto ad altre realtà territoriali, rappresenta, per le amministrazioni oggetto del confronto, una opportunità di rivolgersi ad altri soggetti istituzionali impegnati nella programmazione, gestione e controllo dei fondi comunitari, in vista delle prospettive di “Europa 2020”.