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Rassegna Stampa #SmartItalia lezioni per il futuro

Creato il:  27 Maggio 2020

Cos’è

La Rassegna Stampa #SmatItalia legge tra le righe delle pagine dei giornali cercando elementi di cambiamento e nuove ipotesi per affacciarsi alla fase 2, arricchiti dall’esperienza maturata . Un nuovo modo di fare rassegna stampa intercettando alcuni spunti del cambiamento in atto.

Rassegna Stampa SmartItalia lezioni per il futuro  del 27/05/2020

PA e Smart working

Un articolo di oggi su MF ricorda i rischi sociali dello smart working pur riconoscendone la valenza innovativa e l’aumento della produttività  Secondo i dati di una recente ricerca di Valore D “una donna su tre dichiara di lavorare di più da casa”, mentre da una ricerca dell'Osservatorio del Politecnico di Milano emerge un positivo incremento di produttività per il lavoratore del 15%.

In una lettera pubblicata su Avvenire si legge come per lo smart working siano necessarie nuove  procedure informatiche. In riferimento, infatti, all’intenzione del Ministro per la PA Fabiana Dadone di rendere ordinario lo smart working per il 40% degli impiegati statali, viene auspicata “la revisione e semplificazione delle procedure informatiche utilizzate dai vari enti” che renderebbe il lavoro dei dipendenti pubblici più “risolutivo per gli utenti”.

Pa e semplificazione

Sul Sole24Ore di ieri un articolo è dedicato al tema della ripresa delle imprese italiane puntando su innovazione digitale e semplificazione. Si legge, infatti, “senza il settore privato e le imprese è impossibile sostenere l'intera struttura pubblica, il welfare state e tutta la sanità”. Per fare fronte alle sfide che ci impone la ripresa, il mondo delle imprese ritiene necessaria “la semplificazione degli iter autorizzativi, che può portare a una accelerazione di tutti gli investimenti, soprattutto per la digitalizzazione”.  Un altro elemento importante che viene sottolineato nell’articolo è legato alla futura tenuta della connettività “che ha permesso la transizione verso lo smart working”.

Anche sul Foglio di ieri un articolo affronta il tema della burocrazia come ostacolo alla modernità. Secondo due rapporti della Confederazione dell'artigianato "l’intrico delle procedure ha dietro una legge che regola i labirintici percorsi”. Alcuni di questi percorsi sono necessari, perché tutelano ambiente, territorio e beni culturali, ma la riflessione che viene fatta è che debbano essere razionalizzati e aggiornati periodicamente “sopprimendo i passaggi che diventano superflui”. Va capito quali “sono i vincoli insuperabili (ad esempio, le procedure di standardizzazione e certificazione) e quelli superabili”. L’articolo sostiene, inoltre, che avere un'amministrazione debole consente alle forze politiche di “fare e disfare”. La via della sburocratizzazione passa attraverso il censimento dei processi di decisione interni per poi decidere quel che è davvero necessario. Vanno, inoltre, superati “i pregiudizi dei giustizialisti che vedono malaffare a ogni angolo" e liberare dai lacci la burocrazia per "una immersione nel mondo moderno”.

Regioni

Sul Messaggero di oggi un articolo è dedicato all’imminente riapertura del 3 giugno e alle preoccupazione dei governatori delle Regioni del Nord Ovest e del Centro Sud. Dalla massima cautela della Lombardia e del Piemonte, al blocco delle regioni del Centro Sud preoccupate che, in seguito alla mobilità vacanziera di asintomatici verso sud, possano scoppiare focolai incontrollati. La proposta fatta è di un “passaporto sanitario” che non viene vista però dal Ministro della Salute come la soluzione. La preoccupazione del Governo è di “sbagliare l'ultimo passaggio, quello della riapertura totale del Paese”, cosa che potrebbe “costare cara”. E' per questo che vengono valutati con attenzione i dati di due regioni del  Piemonte e della Lombardia dove i casi scendono, anche se “i nuovi contagi continuano a rappresentare più della metà del numero nazionale”. Su questo aspetto si sono confrontati ieri il Ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e il Presidente della Lombardia Attilio Fontana che concordano insieme sulla ‘cautela’ da adottare in vista del 3 giugno. Il presidente della  Regione Lombardia ha sostenuto, inoltre, di essere il primo a “non voler commettere passi falsi”.

Strumenti e provvedimenti

Sul Messaggero di oggi un articolo dedica spazio all’App Immuni e al tema della privacy la cui approvazione dovrebbe arrivare a breve. “Una volta allestito il dispositivo con la sua architettura  va trasmesso al Garante per un parere conclusivo” ha sostenuto il Garante della Privacy Antonello Soro, in occasione di una video conferenza. Il giudizio positivo dell’Autorità sino ad ora è stato dato “sulla norma approvata dal Governo e proposta al Parlamento, che ha raccolto le indicazioni venute da noi e dal complesso delle Autorità europee di protezione dati, che hanno suggerito di incardinare il tracciamento calibrandolo con le persone e hanno insistito sul principio di volontarietà”.

Scuola

Un articolo su ItaliaOggi racconta tutta la preoccupazione per  la Scuola che, anche a causa dell’emergenza Covid, sta vivendo una stagione difficile con pochi punti di riferimento. Tra i temi affrontati c’è quello del  nuovo anno scolastico che inizierà con 200 mila precari, considerato il concorso previsto in autunno, e la riflessione secondo la quale con la didattica a distanza, resasi necessaria, l’apprendimento scolastico viene ridotto del 40%. Si legge, infatti, come “secondo i dati dei paesi del Nord Europa, più digitalizzati di noi, ci dicono chiaramente che la didattica a distanza è utile ma non sostitutiva di quella in presenza”.  L’auspicio, anche per scongiurare il rischio del sovraffollamento, è di passare al modello di scuola di prossimità “una rete di piccoli istituti da massimo 200 studenti collegati in rete ma diffusi sul territorio (recuperando scuole dismesse, strutture comunali, ecc.), aumentando quindi gli spazi e riducendo i numeri di alunni per classe”.

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Data pubblicazione: 
Mercoledì, 27 Maggio, 2020 - 14:23