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Regione Siciliana: partita la consultazione pubblica OPEN FESR presentata a Palermo e Catania

Creato il:  14 Aprile 2014

di Maurizio Cognetti

Coinvolgere tutti gli attori che operano nel territorio regionale nella redazione del POR FESR 2014-2020 e assicurare trasparenza e accesso alle informazioni. E’ questo il cuore di OPEN FESR, la consultazione pubblica online partita il 14 aprile 2014, lanciata dalla Presidenza della Regione Siciliana - Dipartimento della Programmazione, in qualità di Autorità di Gestione del PO FESR Sicilia 2007-2013, con il supporto di Formez PA.

L’iniziativa è stata presentata l’8 e il 9 aprile 2014 a Palermo e Catania con i seminari e i workshop promossi dal Dipartimento regionale ed organizzati nell’ambito dei progetti Formez Capacity SUD ed ETICA, in collaborazione con la Scuola Politecnica (Facoltà di Ingegneria) dell’Università degli Studi di Palermo e il Comune di Catania.
 
“OPEN FESR nasce dall’esigenza di un ascolto più pervasivo del territorio - ha affermato Giuseppe Scorciapino, Dipartimento Regionale della Programmazione - perché con il partenariato strutturato, economico, sociale ed istituzionale, c’è sempre stato un forte rapporto, anche in passato. Oggi il nostro obiettivo è allargare la partecipazione a quanta più popolazione possibile, cittadini, imprese, associazioni. Coinvolgere cioè tutti quelli che sono in qualche modo direttamente interessati dal programma operativo”. "Un’iniziativa innovativa, a carattere non rituale, che nasce - ha continuato Scorciapino - nel contesto di una nuova programmazione molto vincolante, molto centrodiretta e che rischia di essere sideralmente distante dai bisogni dei territori. OPEN FESR, in altri termini, vuole colmare il gap tra ciò che si stabilisce a Bruxelles e ciò che si riesce invece a realizzare a Palermo e Trapani”.

“Una maggiore enfasi sul partenariato mobilitato è del resto una delle novità del nuovo ciclo dei fondi strutturali e d’investimento europei - ha sottolineato Raffaele Colaizzo, esperto Formez PA - e in particolare, per la prima volta, la Commissione ha pubblicato un vero e proprio Codice di condotta sul partenariato, giuridicamente vincolante, che richiede un coinvolgimento preciso e costante dei partner, non solo nella parte iniziale della programmazione, ma anche in tutte le fasi del ciclo e quindi nella fase dell'attuazione, nella fase di negoziato e definizione dei bandi, nelle fasi di sorveglianza e di valutazione. E ogni Stato membro, tra l’altro, è tenuto a fornire ai partner informazioni adeguate e tempi sufficienti per un corretto processo di consultazione”.

L’integrazione e l’approccio comune dei fondi, la concentrazione tematica, le condizionalità ex-ante e l’approccio territoriale rafforzato: queste le altre principali novità della nuova programmazione delineate da Colaizzo mentre, nei prossimi mesi, è in cantiere l’approvazione definitiva da parte della Commissione europea sia dell’Accordo di partenariato con il nostro Paese che dei successivi programmi operativi regionali. 

Ma come si svolgerà concretamente la consultazione pubblica, quali gli strumenti per la partecipazione online sul sito http://www.euroinfosicilia.it/? “E’ una consultazione in due fasi, temporalmente distinte - ha raccontato Laura Manconi, Progetto ETICA Formez PA - una prima fase, di raccolta di idee, attraverso uno strumento che si chiama Ideario, e una seconda fase invece che sarà proprio di confronto sul documento di programmazione FESR 2014-2020, aperto ai commenti dei cittadini. I contributi che arriveranno durante queste due fasi, raccolti in report pubblicati sul sito Euro Info Sicilia, verranno sottoposti al gruppo di coordinamento della programmazione che è il soggetto incaricato di redigere il documento. Verranno quindi integrati e, i commenti e le proposte qualitativamente più coerenti con le finalità del documento, saranno inseriti all'interno della versione finale che verrà poi inviata alla Commissione europea”. Si cercano quindi idee fattibili, concrete, descritte con un linguaggio semplice e ovviamente riferite agli 11 obiettivi tematici e ai relativi risultati attesi, su cui si concentreranno gli interventi nel nuovo ciclo di programmazione 2014-2020.

“In questa iniziativa - ha concluso la Manconi - Formez PA dà un’assistenza al Dipartimento Regionale della Programmazione sul piano delle migliori soluzioni per favorire la partecipazione, mettendo quindi a disposizione i propri spazi e strumenti per raccogliere le idee, commentare i documenti, far arrivare soluzioni e proposte. Far emergere, in ultima analisi, esigenze presenti sul territorio regionale ma che non sono normalmente intercettate dai processi più formalizzati di consultazione e di ascolto dei cittadini”.

La Regione Siciliana, del resto, sta già realizzando un percorso di confronto partenariale per la costruzione della Strategia Generale dell’Innovazione. “Un’esperienza pilota - nelle parole di Emanuele Villa, Dipartimento Regionale della Programmazione - che può essere utile anche per il processo di consultazione del PO FESR. Il nostro sforzo infatti è stato quello di condividere la strategia non con i soliti attori ma scoprendone anche di nuovi. Quei nuovi attori che in Sicilia fanno vera innovazione”.

Un vincolo, quello del coinvolgimento del partenariato “che è stato però visto come un’opportunità - ha ribadito Marianna Di Carlo, esperto di ricerca e innovazione, Nucleo Regionale Valutazione e verifica degli Investimenti Pubblici Regione Siciliana - e per la prima volta, ad esempio, abbiamo introdotto il concetto di innovazione sociale”. In altri termini “favorire la partecipazione - ha concluso Villa - non è una buona azione che fa l’amministrazione ma è una vera necessità strategica”.  

Ma come promuovere OPEN FESR? Nei workshop di Palermo e Catania, coordinati dai due esponenti del Dipartimento Regionale della Programmazione Giovanni Meli e Marco Tornambè e facilitati dall’esperto di Formez PA Fabio Sanfilippo, ci si è confrontati con i componenti del Partenariato della comunicazione del PO FESR e i Referenti delle Reti di informazione della Rappresentanza della Commissione. Dal dibattito e dal confronto è emersa la duplice funzione che le reti informative saranno chiamate a svolgere: efficace diffusione dell’iniziativa e, al tempo stesso, elaborazione di idee e raccolta delle indicazioni dal territorio per trasferirle alla Regione.
 
“OPEN FESR è l’inizio di un percorso - nelle parole di Fabrizio Micari, Presidente della Scuola Politecnica, Università degli Studi di Palermo - in una terra, come la nostra, che ha bisogno di innovazione, crescita e lavoro. Utilizzare nel modo migliore possibile gli strumenti che vengono dall’Europa è un compito fondamentale, anche dal punto di vista etico”.

“Oggi, più che nel passato, è necessario che pubblico e privato facciano sistema - ha concordato Orazio Licandro, Assessore ai Saperi e bellezza condivisa del Comune di Catania - bisogna cambiare passo e questa iniziativa, nel segno di una forte e rinnovata collaborazione in questo senso, va nella giusta direzione”.  

Dare voce ai territori, ridurre la distanza tra amministrazioni e cittadini, fornire strumenti di partecipazione e controllo sociale sulle scelte strategiche: tutto questo, infatti, appare oggi sempre più indispensabile per affrontare al meglio le sfide della nuova programmazione dei fondi strutturali europei.

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Giovedì, 13 Luglio, 2017 - 12:28