di ELVIRA LUPO*
La finalità della seconda sessione del seminario è stata tracciare, attraverso il racconto delle esperienze, quel fil rouge che connette le prassi organizzative maturate nell’ambito della gestione dei Fondi con quelle emergenti dalla più recente applicazione del dettato normativo della riforma Brunetta.
All’interno della sessione gli interventi inerenti sia il Progetto Pervinca che il Progetto Chorus hanno trattato le Politiche pubbliche (Fondi Strutturali e Riforma Brunetta) e i processi manageriali, evidenziando come siano stati rafforzati le conoscenze, il metodo e gli strumenti utilizzati in tali ambiti.
Si è ritenuto, fondamentalmente, che ci sia una stretta integrazione tra ciclo della performance - così come introdotto dal D. lgs. 150/09 - e modalità richieste dai Regolamenti comunitari alle amministrazioni per la gestione e controllo dei programmi operativi dei fondi strutturali. Una corretta impostazione del sistema di gestione e controllo dei programmi operativi introduce, di fatto, un sistema organizzativo coerente con quanto richiesto dal ciclo della performance e viceversa. Entrambi condividono un approccio analogo, che consiste nell’assicurare: capacità di gestione di qualità; capacità di rispondere adeguatamente ai compiti che sono stati affidati: capacità di dare conto, in maniera opportuna, alle necessità di rendicontazione dei risultati non solo agli organi di indirizzo politico amministrativo, ma a tutti i soggetti interessati (stakeholder).
Il futuro dei Fondi converge sulla performance: con l’introduzione della condizionalità di performance, il focus attuativo dei Fondi si viene a spostare dalle modalità amministrative di spesa a quelle delle realizzazioni e dei risultati che vengono conseguiti in coerenza con i valori target fissati nei Programmi Operativi. La logica sottesa è capire attraverso quali meccanismi l’amministrazione riesce a tradurre in prassi organizzativa il “dettato normativo”, sia che quest’ultimo riguardi l’applicazione della riforma Brunetta sia che riguardi la gestione dei Fondi.
Il quadro normativo nazionale e quello comunitario dei Fondi strutturali europei si basa, infatti, su strutture amministrative in grado di: garantire attività di pianificazione/programmazione operativa fondate sulla definizione di obiettivi chiari e condivisi e sull’individuazione delle modalità operative da adottare; definire e implementare sistemi di misurazione e valutazione delle performance organizzative e individuali così da assicurare processi di miglioramento continuo delle prestazioni erogate (ciclo della performance, piano della performance ecc.); accrescere la responsabilità delle amministrazioni nazionali e regionali nella gestione e controllo delle risorse che gli sono affidate; rafforzare l’impegno verso il raggiungimento dei risultati ed il conseguente maggiore utilizzo degli strumenti di monitoraggio e di valutazione; migliorare la trasparenza dei processi, delle procedure e, quindi, degli outcome conseguiti nei confronti dei portatori d’intesse e, più in generale, dei destinatari, anche indiretti, delle attività e dei servizi erogati; ampliare le opportunità di accesso ai servizi offerti migliorando così l’interazione e l’apprendimento reciproco tra portatori di interesse e amministrazioni. Ed è su tutto ciò che bisogna lavorare ed investire in una logica di Capacità Istituzionale.
D’altra parte, la sfida proposta da Europa 2020 richiede una Pubblica Amministrazione capace di disegnare politiche intersettoriali, di integrare le risorse verso obiettivi strategici e condivisi, di costruire reti che facilitino l’interazione tra soggetti pubblici e privati per promuovere la crescita territoriale e la competitività dei sistemi locali.
Molto significativi sono stati gli interventi delle quattro Regioni Obiettivo Convergenza Campania, Calabria, Sicilia e Puglia, che hanno vissuto le attività come un momento di forte riflessione organizzativa che ha permesso un proficuo confronto tra i partecipanti, favorendo quell’apprendimento organizzativo necessario e propedeutico al cambiamento.
* Formez PA, Innovazione e semplificazione