Valutazione e performance. Ovvero riflessione e creazione di valore pubblico. Definire e condividere il significato dei termini è stato il punto di partenza del II laboratorio formativo “benchmarking delle performance degli enti locali” del Formez, tenutosi a Bari lo scorso 28 aprile, per diffondere, con il Dipartimento della Funzione Pubblica nell’ambito del progetto “Rafforzamento della capacità amministrativa per un’amministrazione di qualità”, la cultura del miglioramento continuo della comunicazione istituzionale, dei processi decisionali finanche dei servizi. Ciò per evitare tic linguistici e asimmetrie informative che allontanano la domanda dei cittadini dall’offerta della P.A e che ne diminuiscono il rendimento istituzionale.
La perfomance è spiegata da varie dimensioni: burocratica (in termini di trasparenza ed integrità), idraulica che fa capo all’accumulo di capitale organizzativo - in termini umani di capacità, abilità, competenze sommate all’insieme organizzativo dei processi codificati, delle strategie e dei processi decisionali - ed infine dell’efficacia dell’ente, intesa, in termini di outcome, come grado di soddisfazione dell’utente.
Le dimensioni analizzate caratterizzano la filiera di produzione di valore pubblico da parte dell’ente, che supporta e riflette sullo stato della strategia, che si incentra sul risultato tramite un processo di monitoraggio continuo dei progressi realizzati - what we have done” - per il conseguimento degli obiettivi prefissati - “what we plan to do”. In tal senso, l’analisi sulla domanda individuale degli utenti (cittadini ed imprese), può supportare la comprensione del valore prodotto dall’amministrazione locale.
Tenendo ben presente a noi stessi e alle amministrazioni coinvolte che gli aspetti su cui riflettere in termini di performance sono riconducibili all’organizzazione nel suo complesso, alle strutture/unità organizzative di cui è composto l’ente e agli individui che compongono l’organizzazione (gli insieme dei comportamenti degli individui risulta essere il comportamento dell’organizzazione), sono state esaminate ed approfondite nel corso del laboratorio, le ragioni che influiscono e determinano la performance dell’organizzazione nel suo complesso: gap motivazionali e di premialità per un verso, ruoli mutati nel tempo dall’altro. L’ente infatti passa da produttore ad erogatore di servizi.
Ulteriori spunti di discussione, funzionali alla comprensione e la lettura delle politiche messe in atto dall’ente, fanno riferimento al “chi” gestisce e supporta le politiche e al “come” il supporto informativo, attraverso l’individuazione di aspetti rilevanti – al fine del confronto- può facilitare processi di interpretazione (dei dati) e di selezione di effettive aree di intervento e di gap di competenze, sulle quali agire anche in termini di formazione.
Le osservazioni proposte sui modelli concettuali dell’opera di misurazione e di valutazione delle performance, confermate e condivise dall’esperienza dei partecipanti, hanno rappresentato i presupposti dell’analisi e della comprensione dello strumento operativo presentato – SIPAL - avvenute nel corso della sessione pomeridiana.
L’interesse delle amministrazioni è stato confermato dalle richieste di adesione alla sperimentazione del modello SIPAL che si iscrive in un anno dedicato al testing e alla sperimentazione dei modelli di misurazione e valutazione delle performance, prima che, da gennaio 2011, si passi al funzionamento a regime della riforma.