Parte il Forum permanente contro la violenza di genere in Sicilia. Una sede di dialogo e confronto tra le istituzioni e la società, con la finalità di promuovere interventi concreti per affrontare un fenomeno allarmante, che rappresenta soprattutto il primo tassello di un mosaico che punta a ridisegnare una politica che possa garantire adeguato sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro eventuali figli minori, spesso costretti a vivere in un clima di grande disagio e paura.
Il regolamento dell’organismo è stato sottoscritto presso l’assessorato alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro della Regione dall’assessore al ramo, Mariella Ippolito, e dalla responsabile del servizio Terzo settore, pari opportunità, antidiscriminazione e violenza di genere, Concetta Salvato, alla presenza del responsabile del progetto di assistenza tecnica di Formez PA, Santino Luciani, e di sindacati, associazioni e rappresentanti della società civile e delle amministrazioni locali.
Le finalità
Un’intesa che mira a promuovere la cultura della persona e della donna in particolare, principale destinataria degli interventi, e sensibilizzare sul fenomeno, prevenire e combattere qualsiasi forma di violenza, assistere e accogliere le vittime attraverso una rete di relazioni garantendo loro non solo il sostegno psicologico, ma anche quello sanitario e legale secondo un approccio multidisciplinare e rafforzare ulteriormente la coesione tra forze sociali, tessuto territoriale e istituzioni.
“Il rispetto della donna e della sua parità non sono ancora concetti sociali così scontati da permetterci di abbassare la guardia sul fenomeno della violenza di genere – ha affermato l’assessore Mariella Ippolito –. Con il Forum che mi onoro di presiedere la Sicilia, che è femmina sin dalla sua etimologia, può contare su uno strumento di difesa e di prevenzione al servizio di tutte le siciliane. Nelle scuole, nelle istituzioni e tra le famiglie vogliamo trasmettere il messaggio positivo per cui vi è una coscienza viva e matura in grado di isolare qualsiasi forma di minaccia alla piena espressione di ogni femminilità”.
Un percorso che mira a definire una governance regionale unitaria, che porti anzitutto all’adozione di un linguaggio e di una metodologia condivisi e che individui azioni omogenee su tutto il territorio tese al pieno recupero personale delle vittime e dei giovani anche attraverso il coinvolgimento delle scuole e di tutta la rete degli operatori del settore, ai quali sarà dedicata l’attività formativa volta a consolidare le conoscenze acquisite e perfezionare le competenze di base.
Come raggiungere gli obiettivi prefissati
Per realizzarlo, però, c’è bisogno della collaborazione di tutti: pubblici, privati e quanti altri sono impegnati contro le violazioni dei diritti umani, dell’integrità fisica e psicologica, della sicurezza, della libertà e della dignità della persona.
Sull’argomento l’assessorato alla Famiglia, alle Politiche sociali e al Lavoro della Regione Siciliana ha avviato da tempo un piano programmatico biennale di interventi, finalizzato alla prevenzione, al monitoraggio e al contrasto della violenza di genere, da realizzare in sinergia con Formez PA. Basato sull’attuazione della legge regionale n. 3 del 2012, sul potenziamento del processo di interorganizzazione tra soggetti istituzionali e del privato sociale, in linea con i principi sanciti dalla Convenzione di Istanbul contro i soprusi nei confronti delle donne ratificata dall’Italia nel 2013, può contare su un investimento complessivo di 3 milioni e mezzo di euro, fino al 2019, previsto dal Piano regionale degli interventi.
Il ruolo di Formez PA
In questo contesto l’impegno di Formez PA è rivolto alla realizzazione di alcune azioni indirizzate alla diffusione della cultura della prevenzione, dell’informazione e della comunicazione sulla violenza di genere, alla formazione degli operatori e alla creazione di un sistema informativo regionale. Lavorando, anche attraverso un linguaggio nuovo, al coordinamento delle attività di trasferimento delle competenze per gli operatori coinvolti, come i centri antiviolenza, e al monitoraggio del fenomeno diffondendo buone pratiche tra le pubbliche amministrazioni impegnate ad accogliere e ad aiutare le donne che subiscono o stanno per subire abusi, affiancando inoltre tutti i soggetti del territorio deputati a prendere in carico situazioni di disagio.
“Il nostro progetto e l’accordo sul Forum – ha sostenuto Santino Luciani presentando nel dettaglio l’iniziativa – rappresentano l’inizio di un’inversione di tendenza destinata a superare quell’approccio occasionale che per tanto tempo ha caratterizzato il modo di affrontare un problema così delicato. Una scelta importante, questa della Regione Siciliana, dettata non solo dall’emergenza ma che deve diventare prassi costante delle pubbliche amministrazioni anche al fine di sviluppare e implementare in futuro strategie di prevenzione e supporto alle donne”.