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Digital Services Act: l'UE rende il web un luogo ancora più sicuro
L'Unione Europea rafforza la sicurezza online e la tutela dei diritti digitali con l'entrata in vigore del Digital Services Act (DSA), un regolamento che impone nuove e stringenti regole alle piattaforme online. L'obiettivo principale è creare uno spazio digitale più sicuro e trasparente per tutti gli utenti.
Il DSA si applica a una vasta gamma di servizi online, dai social media ai marketplace, fino ai motori di ricerca e ai servizi di prenotazione, come Shein, Instagram, X, TikTok, LinkedIn e Booking.com. Le nuove disposizioni impattano direttamente sulla nostra esperienza quotidiana sul web, garantendo maggiore protezione e controllo.
Principali benefici per gli utenti:
Maggiore controllo sui contenuti: Le piattaforme devono ora motivare la rimozione o la sospensione di un account, permettendo agli utenti di contestare la decisione tramite meccanismi interni o organismi di risoluzione extragiudiziale, più veloci e meno costosi rispetto a un'azione legale.
Segnalazione di contenuti illeciti: Viene introdotto un meccanismo semplice per segnalare contenuti, beni o servizi illegali direttamente sulle piattaforme.
Addio a pubblicità mirata e a trucchi subdoli: Il DSA vieta la pubblicità basata su dati sensibili (come orientamento sessuale o credo religioso) e quella mirata ai minori. Vieta inoltre le "dark patterns," le pratiche ingannevoli usate per farti compiere scelte non volute (es. pulsanti “no” quasi invisibili).
Trasparenza: Le piattaforme devono mostrare chiaramente chi sono i venditori e perché vedi determinate pubblicità.
L'applicazione del DSA e le indagini in corso
Il DSA è in vigore da agosto 2023 per le piattaforme con oltre 45 milioni di utenti nell'UE (le cosiddette VLOPs), mentre da febbraio 2024 si applica a tutte le altre, con l'eccezione delle micro e piccole imprese. La sua attuazione è supervisionata sia dalle autorità nazionali che dalla Commissione Europea, che ha il compito di vigilare sulle piattaforme più grandi.
La Commissione ha già avviato diverse indagini per verificare il rispetto del DSA. In alcuni casi, queste hanno già prodotto risultati significativi, come la sospensione da parte di TikTok del suo programma "Rewards" a seguito di un'indagine sul suo potenziale effetto di dipendenza. Indagini sono in corso anche su Temu per la vendita di prodotti illegali e su Facebook/Instagram per la tutela dei minori e i rischi legati ai "rabbit-hole effects".
Le piattaforme che non rispettano il regolamento rischiano sanzioni severe, comprese multe fino al 6% del loro fatturato globale annuo. La Commissione continuerà a monitorare l'operato delle piattaforme, garantendo un'applicazione rigorosa delle nuove norme per la sicurezza di tutti.
Per maggiori informazioni consulta la notizia originaria.

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