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Convegno internazionale contro le diseguaglianze oncologiche

Creato il:  29 Ottobre 2024

Si è tenuto ieri a Roma presso il CNR il convegno internazionale Curare il cancro: l’impegno dell’UE contro le disuguaglianze oncologiche, organizzato dal Centro Europe Direct Roma Innovazione, operativo presso il Formez, in collaborazione con i Centri Europe Direct Lombardia, Trapani Sicilia, Molise, Roma Tre, Città Metropolitana di Roma con il Centro di documentazione europea del Consiglio nazionale delle ricerche.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie al sostegno della Commissione europea ed è nata da un’idea di Claudia Salvi, esperta di politiche europee e responsabile del Centro ED Roma Innovazione, da sempre fortemente impegnata a far conoscere ai cittadini l’importante azione dell’UE in tanti ambiti fondamentali, incluso quello della salute. Un’intuizione, la sua, diretta a promuovere l’accesso paritario alle cure e la qualità della vita dei malati oncologici. A Claudia, durante i lavori dell’intera giornata, è andato il ringraziamento di tutti per il suo impegno a sostegno dell’informazione sul tema della salute e della lotta contro il cancro, malattia che coinvolge annualmente 2.7 milioni di cittadini in Europa e che una persona su tre nell’arco della propria vita è costretta ad affrontare.

Ad aprire i lavori è stata Raffaella Scordino del Formez e referente di Europe Direct Roma Innovazione “È una giornata molto importante, che arriva a poche settimane dalla scomparsa di Claudia Salvi, che era la vera anima di questo progetto e che sarebbe stata felice di quanto abbiamo fatto oggi”.

Patrizia Ravaioli, Direttrice generale di Formez, intervenendo da remoto ha ricordato anche lei il valore e la capacità della nostra collega: “La sua determinazione, il suo sorriso e la sua capacità di affrontare le difficoltà con straordinaria forza d’animo resteranno per tutti noi un esempio indelebile di dedizione al servizio pubblico”. Ha infine sottolineato come “solo insieme possiamo affrontare una delle sfide globali più rilevanti del nostro tempo: ridurre le disuguaglianze nel trattamento del cancro”.

L’iniziativa si è incentrata sul Registro europeo delle disuguaglianze contro il cancro, faro del Piano europeo di lotta contro il cancro, finalizzato a fornire dati validi e affidabili sulla prevenzione e cura del cancro per identificare tendenze, disparità e disuguaglianze tra Stati membri e regioni. Sono stati illustrati progetti e buone pratiche volti a favorire lo scambio di esperienze e la collaborazione tra Paesi, affrontando così una delle sfide globali più importanti per contribuire alla riduzione delle disuguaglianze nel trattamento del cancro.

Tanti sono stati gli interventi di altissimo livello degli esperti del settore che hanno affrontato il tema delle diseguaglianze oncologiche da diverse angolazioni.

Agnieszka Kinsner-Ovaskainen, Centro Comune di Ricerca – Commissione europea ha illustrato il Registro europeo delle disuguaglianze contro il cancro (ECIR), ha sottolineato come “utilizzando dati affidabili, integrati con profili di paesi colpiti dal cancro, rapporti analitici e schede tematiche, il Registro europeo aiuti gli Stati membri a comprendere meglio i propri punti di forza e di debolezza nella prevenzione e cura del cancro e a identificare aree specifiche di azione che richiedono investimenti e interventi”.  Questo perché “è possibile esplorare e confrontare una serie di indicatori che coprono l’intero continuum del cancro, compresi i fattori di rischio prevenibili, la diagnosi precoce attraverso lo screening, l’accesso a diagnosi e trattamenti tempestivi e di alta qualità, la qualità della vita e il carico del cancro. Le disuguaglianze nell’ECIR possono essere esaminate tenendo conto delle differenze geografiche, del sesso, dell’età e di fattori socioeconomici quali l’istruzione, il reddito, l’occupazione e l’urbanizzazione, nonché la disabilità”. 

Walter Ricciardi, Presidente della Mission Board for Cancer dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, è intervenuto sottolineando importanti aspetti della tematica: “La diagnostica è molto implementata – ha affermato -, più di quanto i media sottolineino. Bisogna perciò migliorare sulla divulgazione, oltre che sulla prevenzione”. Ricciardi ha poi parlato della necessità di lanciare “su quanto l’interconnessione sistemica tra salute pubblica, salute ambientale e crisi dell’acqua sia la vera risposta per essere efficace sulla prevenzione”.

Marilys Corbex, responsabile tecnico senior della gestione delle malattie non trasmissibili presso l'Ufficio regionale per l'Europa dell'OMS a Copenaghen ha ricordato nella sua relazione che “le disuguaglianze legate al cancro non possono essere completamente affrontate se i determinanti commerciali della salute (le azioni del settore privato/aziende che influiscono sulla salute della popolazione) rimangono irrisolti”.

Giuseppe Curigliano, Direttore Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative presso l'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) ha sottolineato che “i trial clinici rappresentano uno strumento fondamentale per garantire equità nell'accesso a farmaci innovativi, riducendo le disuguaglianze e permettendo a tutti i pazienti, indipendentemente dalla loro origine o condizione, di beneficiare dei più recenti progressi della ricerca oncologica".

Tra le buone pratiche raccontate, la Brest Unit in Palestina, avviata in collaborazione con il Campus Biomedico di Roma. A parlarne Ghadeer Salhab "Breast Unit" Coordinator, del Beit Jala Hospital, insieme con Vittorio Altomare, Direttore della Breast Unit dell’Ospedale Universitario. Un’esperienza che ha dato il via a iniziative locali innovative e meritevoli come la realizzazione a Betlemme di un centro oncologico dedicato allo screening, alla diagnostica e alla cura delle donne ammalate che, nel tempo, si è arricchito di un reparto per il supporto emotivo e psicologico delle donne durante le terapie.

Un'altra, importante esperienza di collaborazione nell'ambito sanitario con Paesi in ritardo di sviluppo è presentata dall'Associazione Cam To Me, relativamente all'intervento realizzato in Cambogia per migliorarfe i servizi di assistenza anche in ambito oncologici. 

Nel pomeriggio si è svolta una tavola rotonda con alcuni stakeholder europei con l’obiettivo di individuare azioni concrete da realizzare per sensibilizzare i governi e gli altri attori chiave sull’importanza di rafforzare l’impegno per ridurre le disuguaglianze legate al cancro, una call to action finalizzata a inaugurare un importante lavoro di squadra.

L’output di questi lavori è stato la definizione di un canale di collaborazione e confronto tra undici organizzazioni europee attive nell’ambito oncologico con l’obiettivo di mettere a terra azioni concrete da proporre alla Commissione europea che possano aiutare a combattere le disuguaglianze nell’accesso alle cure contro il cancro.  A discutere delle linee d’azione, dopo la conferenza internazionale della mattinata, tutti gli stakeholders coinvolti: medici, pazienti, infermieri, centri di ricerca, Ong, che si rivedranno a breve per definire le modalità e tipologie di azione.

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Martedì, 29 Ottobre, 2024 - 09:36