IA, Talamo: "Opportunità per rilanciare la funzione centrale dell'attività pubblica"

27 giugno 2025
Talamo IAMCP

Sergio Talamo, direttore dell’Area Comunicazione, Relazioni istituzionali e Innovazione digitale di Formez, è intervenuto stamane a Bagheria (PA), nel corso del convegno “Identità e innovazione digitale: il territorio si racconta tra cultura, enogastronomia e nuove tecnologie della comunicazione”, organizzato nell’ambito delle iniziative per il decennale di PA Social.

“La Sicilia è nel pieno della sua stagione di impegno nell’ambito della nuova frontiera dell’IA”, ha affermato Talamo. “Un’innovazione epocale che ha superato le stesse visioni legislative del PNRR, che non poteva certo prevedere ciò che ancora doveva succedere: così, il 2021 sembra preistoria. Siamo in una fase in cui la comunicazione è davvero al centro, e l’IA è la più grande occasione per rilanciare una funzione centrale dell’attività pubblica, fermata dalla mancata riforma della 150/00. E si sta cominciando a invertire la rotta, come già si è visto con l’istituzione della figura del social media and digital manager.

L’IA va chiamata creativa e non artificiale: va vista con fiducia, non è un competitor dell’uomo, ma un partner che riduce le barriere d’ingresso, aumenta la capacità di empatia, riduce la necessità di nozionismo, ci proietta in una stagione di decision making. Inoltre, l’IA ha delle ricadute importantissime su processi e servizi a cittadini e imprese, e su questo Formez è un laboratorio che può presentare risultati positivi e misurabili specie in tema di concorsi, selezioni e legal desktop per piccoli comuni.

L’IA – ha proseguito Talamo - ci mette poi a confronto con la questione puramente comunicativa del prompt engineering, cioè la capacità di parlare con queste macchine per renderle sempre più performanti.

Il messaggio che arriva è che la vera forma di etica dell’IA è imparare, formarsi, professionalizzarsi, evitando di ripetere lo psicodramma dei social: in quindici anni siamo stati capaci solo di aumentare i nostri timori, senza cominciare mai ad imparare ad usare queste piattaforme. Oggi la figura del social media e digital manager dilata le funzioni comunicative, andando verso l’audience engagement, la misurazione dell’impatto dei sostenitori e della soddisfazione, l’analisi dei dati e molto altro. Un pacchetto di conoscenze strategiche che ad esempio in Sicilia può fare la differenza nella capacità di attrazione del turismo internazionale, perché sa fare gestione e strategia, mettendo a sistema tutti i valori positivi che un posto così ricco di cultura, storia e gusto del bel vivere può offrire. Un social media e digital manager che gestisce le piattaforme digitali e l’IA sa fare strategia, storytelling, scelta mirata del target e dei canali. L’ecosistema dei social media dell’IA può inoltre creare quell’obiettivo del marketing che è il brand ambassador, un turista che si fidelizza e fa diventare la Sicilia una meta imperdibile. Bisogna perciò essere 'affamati e folli', come disse Steve Jobs, senza mai fermarsi, soprattutto nella formazione, nella voglia di imparare e di conoscere. Sono fiducioso – ha chiuso Talamo - perché credo che le tecnologie e l’innovazione possano aiutare davvero il sistema pubblico. E stavolta ritengo che abbiamo cominciato per tempo”.

La giornata, moderata da Marina Mancini, giornalista e coordinatrice regionale di PA Social, ha visto la partecipazione di Filippo Maria Tripoli, sindaco di Bagheria; Francesco Gurradoassessore al Turismo Comune di Bagheria; Rosario Gullotta, coordinatore di PA Social Sicilia; Tiziana Martorana, consigliera dell’Ordine Giornalisti di Sicilia; Giusy Chiello, comunicatrice e consigliere comunale con delega alla Comunicazione del Comune di Bagheria; Michele Balistreri, giornalista e presidente dell'associazione La Piana d'Oro; Canzio Marcello Orlando, Co-founder e CEO di Feedback – Cous Cous Fest; Sara La Rosa, giornalista e coordinatrice di PA Social Sicilia; Lorenzo Salmi, presidente di Netpolitics aps; Francesco Di Costanzo, presidente di PA Social; Sandro Giorgetti, presidente di Osservatorio Digitale.