Rome Future Week, Anastasi: “Il percorso di Formez nel segno della mutazione”

Presso la Sala delle Bandiere del Campidoglio, a Roma, si è tenuta stanane la conferenza stampa di presentazione del Rome Future Week (15-21 settembre). Moderati da Michele Franzese, fondatore della manifestazione, sono intervenuti molti dei partner e dei partecipanti all'iniziativa.
Era presente anche il presidente di Formez Giovanni Anastasi, che nel suo discorso ha affrontato il tema generale della RFW – quello delle mutazioni - declinandolo rispetto alle attività dell’Istituto.
“Noi stessi siamo mutazione, e Formez è un esempio”, ha esordito Anastasi. “Garantire mutazioni significa infatti essere noi per primi disponibili al cambiamento. Il ruolo di laboratorio delle PA, di recente sottolineato dal ministro Zangrillo, è fortemente abilitante per questo. Il nostro percorso di cambiamento deve essere di esempio per gli altri, così come deve poter produrre degli asset riutilizzabili ed estendibili”.
“Questo – ha proseguito il presidente – si concretizza nell’esistenza, all'interno del nostro Istituto, di un ufficio dedicato alla trasformazione, ovvero proprio al cambiamento. Ma quali sono i drivers di questo nostro percorso? Possiamo individuarne diversi. La rinuncia all'autoreferenzialità e l’orientamento al risultato (si pensi alla certificazione sui processi di reclutamento, recentemente ottenuta dall’istituto, alla customer satisfaction, all’applicazione del principio data driven); il percorso meritocratico e la responsabilizzazione del personale: l’eliminazione dell’anzianità come criterio per i riconoscimenti, il percorso di valutazione oggettivo, il passaggio dalla mansione all’obiettivo, la formazione su leadership e performance; la reinterpretazione dell’innovazione e la percezione evolutiva dei processi (miglioramento continuo), la vocazione all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, la semplificazione, l’approccio per cui è il bisogno che orienta il processo; il coinvolgimento: un minor approccio gerarchico, l’estensione del principio di responsabilità, l’appiattimento organizzativo (lo spiegherei meglio o lo toglierei), le decisioni collegiali, il maggior utilizzo di personale dipendente su progetti strategici. In questo modo – ha concluso Anastasi – cerchiamo di non ‘terziarizzare’ il valore”.