IA, nasce l'Osservatorio Formez-PUA-CSI Piemonte con al centro l'umanesimo digitale
“Siamo felici ed orgogliosi di aver avviato questo importante Osservatorio in collaborazione con dei partner d’eccellenza quali la Pontificia Università Antonianum e il CSI Piemonte. Per Formez oggi si compie un importante passo in avanti per anticipare il futuro, perché riteniamo che, nell’interesse nazionale, ciascuno dei soggetti possa contribuire in modo peculiare e strategico ad un miglioramento dell’utilizzo delle nuove tecnologie, ormai parte integrante della nostra vita quotidiana”. Lo ha affermato oggi a Roma, presso la sede della Pontificia Università Antonianum, il Presidente di Formez, Giovanni Anastasi, nel corso della presentazione dell’”Osservatorio Formez - Pontificia Università Antonianum - CSI Piemonte per l’intelligenza integrale, etica e valore pubblico”, nell’ambito della lezione accademica su “L’intelligenza integrale. Un percorso per l’umanesimo digitale”.
“Con PUA e CSI Piemonte, che hanno il crisma della flessibilità e la propensione all’evoluzione continua, questa iniziativa sperimenterà casi pratici, non rimanendo sulla teoria – ha aggiunto Anastasi - intendiamo porre l’attenzione sull’importanza dell’umanesimo digitale e cioè dello sviluppo della tecnologia sempre più vicina all’uomo e al suo servizio”.
Il Presidente Formez ha sottolineato che “abbiamo il dovere di affrontare il nuovo che avanza in tutte le sue sfaccettature e di non tralasciare nessun aspetto, nonché di provare a mettere insieme le risorse e le forze che esistono nel nostro Paese. Con i nostri partner, infatti, ci occuperemo di tutte quelle tematiche che sono già molto attuali, legate all’affidabilità del risultato dell’AI”.
“L’Osservatorio nasce come luogo di convergenza e di respiro culturale, laboratorio di pensiero critico e di discernimento interdisciplinare, capace di illuminare le trasformazioni digitali con la luce dell’etica e della responsabilità – ha affermato Agustín Hernández Vidales, OFM, Rettore Magnifico della Pontificia Università Antonianum -in esso la tecnologia viene restituita alla sua vocazione originaria: quella di strumento al servizio dell’uomo, della comunità e della casa comune, entro un umanesimo digitale che coniughi intelligenza e coscienza, conoscenza e giustizia. La Pontificia Università Antonianum, insieme a Formez PA e al CSI Piemonte, assume così l’impegno di coltivare un pensiero complesso e integrale, capace di interpretare i segni dei tempi e di orientare l’intelligenza verso la sua più alta vocazione: essere sapere generativo, custode del valore pubblico, strumento di equità, di dialogo e di pace duratura tra le culture e tra i popoli”.
“La nascita dell’Osservatorio per l’intelligenza integrale, etica e valore pubblico rappresenta un passo fondamentale nel percorso di innovazione digitale della Pubblica Amministrazione – spiega Emilio Bolla, Presidente CSI Piemonte - insieme a Formez PA e alla Pontificia Università Antonianum, il CSI Piemonte rinnova il proprio impegno nel promuovere una trasformazione digitale che sia non solo tecnologicamente avanzata, ma anche eticamente consapevole e orientata al bene comune. In questo scenario, l’intelligenza artificiale non è soltanto uno strumento tecnologico al servizio della Pubblica Amministrazione, ma un elemento chiave per renderla più responsabile, trasparente e realmente vicina ai bisogni dei cittadini".
“Con questa iniziativa abbiamo voluto introdurre uno strumento che analizzerà i fatti. Le attività dell’Osservatorio si concentreranno sulla realtà e sui comportamenti indotti dall’uso dell’intelligenza artificiale – ha sottolineato Sergio Talamo (Direttore Comunicazione Relazioni Istituzionali e Innovazione Digitale Formez PA – docente PUA) - nei confronti di questa nuova tecnologia è importante avere un approccio dubbioso, perché è il dubbio ad essere il motore del cambiamento e di ogni nostra azione di crescita. In questa collaborazione con partner di alto livello quali la Pontificia Università Antonianum e CSI Piemonte, abbiamo voluto richiamare, usando il termine integrale, l’enciclica di Papa Francesco che affermava che “l'intelligenza artificiale è un prodotto del potenziale creativo umano, un dono di Dio”, ma anche uno strumento “affascinante e tremendo”. "Ritengo che non bisogna avvicinarsi all’AI, con la paura ma neanche con acriticità – ha aggiunto Talamo nel corso del suo intervento - la terza via, quella del dubbio è dunque quella che io ritengo sia la migliore da percorrere. Bisogna guardare al futuro con occhi di speranza: “Non abbiate paura”, affermava lo stesso Papa Giovanni Paolo II, perché la paura è contraria al progresso. Inoltre, bisogna anche sfatare il mito che la sfida sia quella di competere con i nativi digitali perché, di fronte all’avvento dell’intelligenza artificiale, siamo tutti nativi digitali. Noi del Formez metteremo a disposizione le nostre conoscenze e professionalità proprio a servizio della collettività e di questo nuovo mondo del lavoro che è già cambiato con l’arrivo dell’AI”.
L’Osservatorio, che rientra nelle iniziative del protocollo firmato fra i tre enti, si pone diversi obiettivi: studio e analisi degli impatti dell’uso dell’IA nella pubblica amministrazione come strumento di innovazione responsabile e trasparente, analisi di temi come nuovi diritti digitali, cittadinanza digitale, cultura e storicità del dato, interoperabilità, diplomazia digitale e dialogo tra le culture digitali, in linea con le sfide poste dal quadro normativo europeo e nazionale.
All’incontro, moderato da Paolo Cancelli, Direttore Ufficio sviluppo della Pontificia Università Antonianum, sono intervenuti anche Andrea Bizzozero (Decano della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum) e Giampaolo Di Marco (Direttore Generale Dipartimento Libere Professioni (DLP) Confprofessioni).