Il ruolo della trasparenza nella Pubblica amministrazione
“La trasparenza è il cuore della democrazia. A coloro che, tra voi, stanno studiando il periodo del Risorgimento, voglio dire che è un periodo connotato proprio dalla richiesta della trasparenza, contro il superamento degli abusi da parte dei sovrani. Tutto quello che è avvenuto dall’800 in poi è una continua e ulteriore richiesta di trasparenza. E’ non è un caso, infatti, che le dittature del nostro tempo abbiano come principale nemico la trasparenza, cioè che temano, principalmente, il libero accesso dei cittadini alle informazioni”. E’ quanto ha affermato Sergio Talamo, Direttore della Comunicazione, Relazioni istituzionali e Innovazione digitale Formez, intervenendo come relatore all’iniziativa sul “diritto di accesso ai documenti, ai dati e all’informazione. Trasparenza reale e strumenti di tutela”, che si è svolta a Roma, presso la sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio sito in via della Pisana, rispondendo alle domande dei ragazzi di alcuni istituti superiori presenti all'evento, sul ruolo e l’importanza della trasparenza nella Pubblica amministrazione. “Questo concetto è espresso nella nostra Costituzione all’articolo 97 ma è anche è stato ribadito in modo autorevole dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso alle Camere in seduta comune del 2015 – ha aggiunto Talamo - con un intervento che io appenderei in tutti gli uffici pubblici, accanto alla sua fotografia. Mattarella definì "il volto della Repubblica" come la somma delle vite degli italiani, che si manifesta negli ospedali, nelle scuole, nei municipi e nei luoghi di lavoro. Sottolineò la necessità di guardare e riflettere sui volti di tutti, dai bambini agli anziani, dai lavoratori agli imprenditori, fino a chi combatte contro l'ingiustizia, come un mosaico di esperienze e di speranze di un popolo che vuole essere sempre più libero e solidale”.
Talamo ha poi concluso il suo intervento spiegando il modo in cui “possiamo rendere la trasparenza non più trasparente, formale, burocratica, tecnocratica e non più utilizzata dalle persone ma effettiva, e cioè attraverso quella che l’Unione europea chiama la ‘trasparenza trasformativa’. Cioè creando una call to action permanente, una richiesta di intervento ai cittadini. L’iniziativa del difensore civico nelle scuole è ottima perché, se la richiesta di trasparenza parte dai giovani, se dalle nuove generazioni parte la volontà di interloquire con la Pubblica amministrazione, arriveremo a quel salto di qualità che le nuove tecnologie potranno favorire”.
Nel corso dell'incontro, promosso dal Difensore civico della Regione Lazio e presidente del coordinamento nazionale dei Difensori civici delle Regioni e delle Province autonome italiane, Marino Fardelli, è stato approfondito il tema del diritto di accesso ai documenti, ai dati e alle informazioni pubbliche, considerato un pilastro essenziale della democrazia amministrativa e un indice di qualità della Pubblica amministrazione. L’evento ha rappresentato un momento di confronto concreto per migliorare l'efficacia degli strumenti di accesso e rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Al convegno, moderato dalla vicedirettrice del TG2, Elisabetta Migliorelli, sono intervenuti, fra gli altri, Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Presidente della Conferenza delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome iItaliane, Massimiliano Valeriani, Consigliere regionale del Lazio, Presidente XIII Commissione Trasparenza e pubblicità e Giuseppe Busia, Presidente ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione).
Sergio Talamo è intervenuto nella sessione sugli strumenti di tutela e le buone pratiche per un’amministrazione aperta ai cittadini, con Domenico Alfieri – Sindaco di Paliano e delegato del Presidente ANCI Lazio, Antonio Ianuzzi - Professore ordinario di Diritto Costituzionale e Pubblico, Università Roma Tre, Luisa Piacentini, Presidente CAL, Consiglio Autonomie Locali, Carlo Pilia, Docente di Diritto Civile dell’Università degli studi di Cagliari e Presidente dei Mediatori Mediterranei Onlus e Eleonora Mattia, consigliera regionale del Lazio, Presidente della commissione Controllo contabile. I lavori sono stati conclusi da Sergio Santoro, Presidente onorario del Consiglio di Stato.