Secondo la Commissione europea, la pubblica amministrazione è responsabile per il 51,5% dell’intero PIL europeo, conta circa il 21% della totale forza lavoro europea e crea ogni anno un valore di mercato di circa 670 miliardi di euro. La recente comunicazione della Commissione sul rafforzamento dello Spazio amministrativo europeo e la Dichiarazione di Ghent segnano una nuova fase nella politica UE di supporto alla riforma della PA.
La Comunicazione della Commissione europea sul rafforzamento dello Spazio amministrativo europeo - ComPAct
Negli ultimi vent’anni, l’Unione europea ha sviluppato una vera e propria “politica UE di supporto alla riforma della pubblica amministrazione”. Un processo che ha visto, nella sua fase più recente, l’istituzione di una Direzione Generale dedicata della Commissione europea, la DG REFORM, del Technical Support Instrument -TSI (lo Strumento di supporto tecnico – SST) e del Gruppo di esperti sulla PA, ed è culminato, nell’ottobre 2023, nell’adozione della Comunicazione della Commissione europea sul rafforzamento dello Spazio amministrativo europeo (ComPAct).
Il riconoscimento da parte della Commissione europea della centralità dell’operato della pubblica amministrazione, per l’efficienza e la competitività di uno stato, emerge anche nelle dimensioni finanziarie dell’investimento sul settore. Attraverso il TSI, tra il 2021 e il 2027, gli Stati membri sono destinatari di un supporto tecnico alle riforme che vale 864 milioni di euro (le priorità per il 2025 saranno presentate nel corso della conferenza annuale dello Strumento di supporto tecnico in programma i prossimi 24 e 25 aprile).
Con la Comunicazione ComPAct, la Commissione europea assume definitivamente un ruolo di primo piano nelle riforme strutturali e amministrative negli stati membri UE. Un risultato importante, e tenacemente costruito dall’esecutivo europeo, se si considera che non esiste una competenza esclusiva dell’Unione in queste materie e che, anzi, la responsabilità per l’operatività della pubblica amministrazione appartiene esclusivamente agli Stati membri.
La Comunicazione, pur riconoscendo la grande varietà di assetti istituzionali e tradizioni giuridiche delle pubbliche amministrazioni nazionali, individua una serie di principi condivisi che danno vita a “uno Spazio amministrativo europeo” e sono alla base di una pubblica amministrazione di qualità.
- una visione strategica e una leadership che siano garanti di capacità, resilienza e fiducia costante del pubblico;
- un processo decisionale coerente, lungimirante, basato su dati concreti, partecipativo, pronto per il digitale e inclusivo;
- una pubblica amministrazione imparziale, professionale, basata sul merito, collaborativa ed efficiente, che svolga la propria attività in condizioni di lavoro ottimali;
- servizi pubblici di alta qualità, innovativi, antropocentrici e accessibili;
- sussidiarietà, coordinamento, responsabilità, apertura della pubblica amministrazione, integrità e vigilanza dei processi amministrativi;
- finanze pubbliche solide e sostenibili, sostenute da sistemi di contabilità pubblica per competenze integrati e completi.
I Principi della Pubblica Amministrazione - SIGMA
Si tratta di un set di principi direttamente derivato dalle sei “Aree tematiche” dei “Principi della Pubblica Amministrazione” SIGMA (Programma congiunto OCSE – Commissione europea). Formulati per la prima volta nel 2014 e rilasciati nella nuova edizione 2023 appena un mese dopo la pubblicazione di ComPAct, i principi esprimono i valori e i comportamenti che i cittadini e le imprese possono aspettarsi da una pubblica amministrazione moderna, ovvero un’organizzazione collaborativa, efficace, capace di esprimere una visione strategica e di fornire servizi pubblici di alta qualità.
La loro originaria funzione doveva essere quella di monitorare e supportare le riforme nei Paesi candidati all’adesione UE. Tuttavia, il ComPAct prevede che in futuro saranno rilevanti anche per gli stessi Stati membri, presumibilmente attraverso le Raccomandazioni specifiche per paese (RSP) del cosiddetto Semestre europeo.
A partire da questi principi la Commissione si propone dunque di rafforzare lo spazio amministrativo europeo promuovendo un set di 25 azioni iscritte in 3 pilastri principali:
- l'agenda per le competenze della pubblica amministrazione,
- la capacità per il decennio digitale europeo,
- la capacità di guidare la transizione verde.
L’Agenda per le competenze della pubblica amministrazione
Il primo grande tema di interesse è dunque quello delle competenze, cui il ComPAct dedica a una serie di azioni molto interessanti per le strutture impegnate, come il nostro Istituto, nel rafforzamento della capacità istituzionale della PA. L’Agenda per le competenze della pubblica amministrazione è difatti fondata sulla consapevolezza che in un mondo del lavoro che cambia velocemente e in modo radicale a causa degli effetti della twin transition (transizione tecnologia e digitale e transizione verde) e della transizione demografica, anche il lavoro pubblico ha bisogno di innovarsi e rinnovarsi.
L’Agenda, inoltre, è pensata per promuovere la cooperazione amministrativa tra le PA su tutti i livelli, aiutando lo sviluppo della forza lavoro pubblica per le sfide attuali e future. Ne fanno parte una decina di iniziative, tra cui alcune particolarmente supportate dal Governo italiano, come:
- la definizione di un Passaporto europeo delle competenze,
- la creazione di una rete europea di centri di eccellenza sulla formazione manageriale,
- un nuovo programma comune di formazione sulla leadership per l’alta dirigenza, chiamato ‘EU Public Administration Leadership Programme’.
La Dichiarazione di Ghent e il ruolo delle in-house pubbliche
I temi delle risorse umane, del rafforzamento delle competenze e dell’attrattività del settore pubblico sono stati al centro anche della recentissima riunione ministeriale EUPAN (European Network for Public Administration) del 26 e 27 febbraio scorsi, sotto la Presidenza belga del Consiglio dell’Unione europea, e della Dichiarazione di Ghent (la città belga in cui si è tenuto l’incontro).
L’incontro, presieduto dalla Vice Prima Ministra del Belgio e Ministra per la Pubblica Amministrazione, Petra De Sutter, si è articolato in dodici sessioni di lavoro, dall’intelligenza artificiale per il servizio pubblico, ai rischi ed opportunità della mobilità del personale tra settore pubblico e privato, dal benessere lavorativo dei dipendenti pubblici all’importanza del capacity building per la definizione di politiche basate su dati concreti.
Un affondo interessante sul ruolo della consulenza in-house, oggetto anche delle conclusioni della Dichiarazione di Ghent, è stato fornito da Claus Wechselmann - Direttore per la Modernizzazione strategica delle amministrazioni presso per la in-house tedesca PD - Berater der öffentlichen Hand GmbH (100% partecipata dal settore pubblico), che ha suggerito l’istituzione di un network europeo di società in-house pubbliche a supporto della trasformazione e modernizzazione dello Spazio amministrativo europeo.
Leggi anche:
Il resoconto della riunione ministeriale EUPAN sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica
I precedenti approfondimenti di Formez Comunica sul tema: