Sergio Talamo, Direttore della Comunicazione, Relazioni Istituzionali e Innovazione digitale di Formez, è intervenuto al webinar L’Unione europea di fronte alle sfide e alle opportunità dell’intelligenza artificiale e di ChatGPT. L’iniziativa fa parte del ciclo formativo Lezioni d’Europa 2024, organizzato dai Centri della rete Europe Direct, tra cui Roma Innovazione, operativo presso la sede di Roma. L’incontro ha inteso mettere in evidenza come l’IA susciti grandi speranze e al contempo molte preoccupazioni, in alcuni persino inquietudine. Per questo, in tutto il mondo ci si interroga sul modo migliore per regolamentarla, specie dopo il vero e proprio boom di ChatGPT. The AI Index Report del 2023 dell’Università di Stanford, nel quale sono monitorati gli sviluppi e le applicazioni dell’IA in 127 Paesi, ha registrato il forte aumento, tra il 2016 e il 2022, del numero di leggi sul tema. L’Unione europea ha approvato lo AI Act. Si tratta di una normativa mossa dall’intento di garantire che l’uso dell’Intelligenza artificiale sia compatibile con i diritti fondamentali, la democrazia, lo Stato di diritto e la sostenibilità ambientale. Inoltre, con lo AI Act, l’Unione vuole spingere l’innovazione e rendere l’Europa leader nel settore.
“L’IA è uno strumento eccezionale con enormi possibilità che dobbiamo interpretare con autonomia di giudizio ma occorre anche sfruttarne appieno le potenzialità”, ha dichiarato Sergio Talamo invitando ad evitare un atteggiamento “apocalittico” o, addirittura, “acritico”. “È già una realtà anche nel suo uso quotidiano, ci consente un dialogo costante e la possibilità di interloquire in una continua evoluzione, punto chiave dell’IA”. “L’intelligenza artificiale, rispetto agli strumenti che abbiamo iniziato a conoscere in questi anni – ha sottolineato Talamo - GPS, Alexa, o altri assistenti, ha la possibilità di interloquire efficacemente proprio perché imita il modo con cui le persone non solo scrivono o parlano ma, soprattutto, il modo in cui le persone pensano, discutono, imparano”. Uno strumento “capace di imparare dai suoi errori”, ha aggiunto Talamo, individuando in questa capacità il suo punto di forza. L’uso dell’IA, infatti, ci abitua non solo a chiedere ma anche a sollecitare una “migliore risposta”, creando così un modello conversazionale che migliora la nostra capacità critica. È l’IA che, paradossalmente, può rivalutare la nostra capacità di imparare dai nostri errori.
Lo stesso Presidente del Formez Giovanni Anastasi, in altre occasioni, ha sottolineato come l’utilizzo dell’IA “crea soluzioni ma anche dubbi”. Quindi, come funzionari pubblici è importante capire che l’intelligenza artificiale ci insegna a creare le domande, acquisendo competenza critica. Formez, con il progetto FAST, aiuta i piccoli Comuni a redigere i documenti amministrativi. Nel metaverso abbiamo esperienze nel settori sanità e istruzione. Con ChatGPT abbiamo degli assistenti virtuali, più evoluti del Chatbot, che sono maggiormente performanti rispetto a quanto può fare una persona.
Talamo ha sottolineato come nella PA siamo abituati a ragionare per procedure e non per risultati. “Abbiamo la possibilità di arrivare ad un punto più avanzato della cultura del servizio e del risultato, migliorando attraverso l’IA”, ed ha ricordato come il nostro Paese sia già digitalizzato con 346 milioni di SPID , 17mila PA attive sullo SPID, 41 milioni di carte di identità elettroniche, il 100% dei Comuni sull’anagrafe digitale, 18mila PA su PagoPA e 36 milioni di utenti dell’app IO. Nel campo della sanità gli algoritmi diagnosticano malattie con velocità e precisione maggiori rispetto al sistema umano e in quello dell’istruzione ci sono sistemi universitari collocati sul metaverso.
Talamo ha concluso ricordando che “è necessario liberarsi dal cosiddetto catastrofismo tecnologico, evitando di cadere in un atteggiamento difensivo, come è già avvenuto con l’introduzione dei social media nella PA. Dobbiamo, invece, capire come usare bene l’IA in favore dei cittadini e delle imprese perché questo è il nostro obiettivo e la nostra missione di servizio. Oggi i grandi player si stanno muovendo con grande velocità, possiamo scegliere, possiamo sperimentare, applicare e controllare. Noi possiamo dare alla PA un nuovo passo e una nuova dimensione”.
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Il ciclo di webinar “Lezioni d’Europa” è organizzato dai Centri della rete Europe Direct dell’Università di Siena, Roma Innovazione operativo presso il Formez, dell’Università di Chieti, della Provincia di Verona, del Consorzio Universitario di Trapani Sicilia, dello Europe Direct Venezia Veneto del Comune di Venezia, dello Europe Direct Emilia-Romagna, dello Europe Direct Molise e dello Europe Direct Lombardia.