All’efficacia della comunicazione istituzionale e alle nuove prospettive legate alla diffusione dell’IA generativa è stato dedicato il talk del 21 maggio “Le nuove sfide della comunicazione istituzionale, tra competenze e strumenti”, a cui ha partecipato Sergio Talamo, Direttore Comunicazione relazioni istituzionali e innovazione digitale di Formez.
All’evento, moderato da Michela Stentella, Direttrice della testata forumpa.it, sono intervenuti anche Alberto Barachini, Sottosegretario all’informazione e all’editoria, Alessandra De Marco, Dirigente generale dell’Ufficio per l'informazione e la comunicazione istituzionale del Dipartimento per l'informazione e l'editoria – PCM, Lelio Alfonso, Componente Commissione AI per l'informazione – PCM, Serenella Ravioli, Direttore Centrale per la comunicazione informazione e servizi ai cittadini e agli utenti dell’Istat, Sergio Iavicoli, Direttore Generale della comunicazione del Ministero della Salute.
Il talk, organizzato da FPA in collaborazione con il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata un’occasione di confronto sull’efficacia della comunicazione e sulle strategie necessarie per instaurare una relazione virtuosa con i cittadini in un ecosistema dell’informazione in continua evoluzione. Tra gli aspetti affrontati, lo studio del target, la multicanalità, il monitoraggio dei risultati ottenuti e qualità del dato.
Riprendendo quanto affermato dal ministro Zangrillo sull’esistenza di una distanza tra autopercezione della PA e percezione dei cittadini, Talamo ha sottolineato l’esigenza di colmare questo gap, mettendo al centro proprio la soddisfazione degli utenti. Dopo aver ricordato come la customer satisfaction, prevista anche nel PIAO, sia la direzione verso cui tendono tutte le riforme degli ultimi anni, Talamo ha affermato che “La relazione con il cittadino è proprio il terreno su cui si misurano quotidianamente i comunicatori digitali, i social media manager, quelli che presto potremo chiamare manager dell’IA, per i quali è necessario che si approdi a un riconoscimento del ruolo e delle professionalità, attraverso la riforma della legge 150/2000”. “Open AI ha appena lanciato “ChatGPT-4o”, una nuova versione di intelligenza artificiale basata sull’empatia e sul problem solving, servono figure che abbiano le capacità di affrontare questi nuovi scenari, ma anche il riconoscimento per farlo a testa alta”. Talamo ha, inoltre, affermato che la comunicazione pubblica, più di altri settori, è in grado di gestire i rischi, perché controlla gli output, verifica le fonti, controlla l’hate speech. Ha ad esempio gestito il rischio di disinformazione del periodo pandemico grazie al grande lavoro portato avanti dalla categoria dei comunicatori, che oggi merita di vedersi riconoscere un’identità.
A concludere l’evento il Sottosegretario all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, che ha sottolineato l’importanza di partire dalla percezione dei cittadini, di chiedersi cosa si attendono, ponendo grande attenzione anche ai più giovani. Una comunicazione istituzionale efficace non deve puntare, infatti, sulla moltiplicazione del messaggio, ma deve fare lo sforzo di modificare il messaggio in base ai target, generando contenuti diversi da veicolare attraverso strumenti diversi, muovendosi spesso anche in campi sconosciuti.