"Le organizzazioni, nella loro complessità, sono prima di tutto costituite da persone che si differenziano per la loro unicità. Emerge, dunque, in tutta la sua forza il nodo della centralità dell’elemento umano che attraversa in modo trasversale pubblico e privato e che impone serie e approfondite riflessioni sulla necessità di individuare idonee modalità operative attraverso cui favorire un adeguato riconoscimento del ruolo e dell’importanza del capitale umano". È quanto ha affermato il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenendo all’evento “Le persone al centro”, promosso dal Dipartimento della funzione pubblica e realizzato da Formez, in collaborazione con The European House Ambrosetti.
L’iniziativa, a cui hanno partecipato, fra gli altri, il Capo dipartimento Paolo Vicchiarello, il Presidente Formez, Giovanni Anastasi, la Direttrice generale, Patrizia Ravaioli, il Direttore Formazione e Capitale umano PA e Piccoli comuni, Formez, Alessandro Benzia, si è svolta a Roma nella sede The Hub di Zest, ed è nata con l’obiettivo di creare un confronto strategico tra rappresentanti del settore pubblico e privato, al fine di analizzare e affrontare in modo sinergico le sfide contemporanee che riguardano la gestione delle risorse umane, l’innovazione organizzativa e la leadership trasformativa. Il convegno, che ha avuto come focus le sfide legate alle gestione delle risorse umane, l’innovazione organizzativa e la leadership trasformativa, è stato moderato dai giornalisti Andrea Bassi, (Il Messaggero) e Gianni Trovati, (Il Sole 24 ore), e rientra nell’ambito del progetto PNRR “Rafforzare le competenze per la transizione ecologica e amministrativa e per l’innovazione della PA”.
«Il “fulcro” di questo dialogo – ha aggiunto il Ministro Zangrillo nel corso del suo intervento che ha aperto i lavori– è senz’altro da rintracciarsi nell’idea che le persone, con le loro competenze, necessità e aspirazioni, rappresentino il principale motore di crescita e cambiamento dei contesti lavorativi. In questo senso diventa importante – e lo dimostra questo incontro - porre le basi per un confronto autentico e costante tra mondo pubblico e mondo privato su quella che spesso viene definita nei contesti manageriali come la “gestione strategica delle persone”».
Subito dopo il ministro è intervenuto il Presidente Formez, Giovanni Anastasi che ha posto l’accento sull’importanza di “collocare le persone al centro che, per un Istituto come Formez che fornisce servizi, è necessario. Il modo migliore per farlo è investire su di esse, formandole e motivandole. L’opportunità che abbiamo oggi è quella di metterle al centro del futuro, che significa coinvolgerle sin dall’inizio nel processo di cambiamento che stiamo già vivendo”. “Questo, per noi, è un percorso di inclusione digitale – ha aggiunto Anastasi - che comprende formazione, disponibilità di strumenti, conoscenza delle opportunità e, soprattutto, coinvolgimento diretto e intensivo delle nostre persone nell’esecuzione del cambiamento. La stessa recente direttiva ministeriale punta sulla valorizzazione delle persone tramite la formazione”. “Abbiamo sviluppato internamente un webinar sull’IA – ha concluso Anastasi – a conferma che, per la formazione, non abbiamo chiesto all’esterno ma abbiamo messo le nostre persone al centro. Voglio porre, inoltre, l’attenzione sulla caduta delle dicotomie e delle contrapposizioni fra pubblico e privato, fra dirigenti e dipendenti che, a volte, sono poste in maniera artificiosa: pubblico e privato non sono realtà contrapposte ma opportunità di confronto e cooperazione”.
La giornata è stata suddivisa in alcuni panel tematici in cui sono stati trattati temi centrali per il futuro delle organizzazioni: attrazione e coinvolgimento attivo delle persone; interazione generazionale e attrazione dei giovani; digitalizzazione umana e formazione continua; qualità del lavoro e leadership trasformative.
Nel panel incentrato sull’attrazione e il coinvolgimento attivo delle persone, è intervenuto Alessandro Benzia, direttore Formazione e Capitale umano PA e Piccoli comuni di Formez, che ha posto l’accento sull’importanza dell’integrazione del reclutamento con la formazione: “È un concetto che rientra in tutte le pratiche più virtuose della Pubblica amministrazione. Non basta solo attrarre i giovani ma occorre trattenerli, trasferendo loro valori e tradizioni della macchina pubblica e dell’alta missione della quale faranno parte. Uno dei modi per attrarli e trattenerli è la formazione, per questo dico che occorre un cambiamento culturale: per vedere le persone al centro, lo stesso direttore del personale deve essere al centro e deve agire da direttore delle risorse umane”. Il dirigente Formez ha poi parlato, nel suo intervento, dei grandi miglioramenti che sono stati portati avanti nel reclutamento, che hanno confermato e garantito la “totale trasparenza e blindatura delle procedure”, anche nell’assistenza ai candidati, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, tramite l’assistente virtuale, che aiuta a orientarsi sui bandi, strumento apprezzato e citato anche dallo stesso Ministro Paolo Zangrillo, nel suo discorso rivolto ai partecipanti dell’iniziativa. Inoltre, Benzia ha sottolineato che sono stati abbreviati di molto anche i tempi di conclusione delle procedure, alcune di queste conclusesi in meno di 90 giorni.
Nello stesso panel è intervenuta Cecilia Maceli, direttrice generale dell’Ufficio concorsi e reclutamento del Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, che ha sottolineato l’importanza della competizione fra pubblico e privato ma anche fra pubblico e pubblico, come dato positivo e stimolo al miglioramento. Inoltre, ha evidenziato l’importanza del ruolo del portale del reclutamento InPA, che ha rappresentato un cambio di passo fondamentale.
Il panel dal titolo “Interazione generazionale e attrazione dei giovani” ha visto la partecipazione, fra gli altri, di Sauro Angeletti - Direttore Generale dell’Ufficio per l’Innovazione Amministrativa, la formazione e lo sviluppo delle competenze, Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Durante la discussione è stato posto l’accento sul linguaggio dei giovani, sulla loro percezione del lavoro legata all’esigenza di liberta, disciplina, narrazione anche delle bad practice e l’esperienza come occasione e sfida. I giovani, quindi, al centro inseriti in un sistema di relazioni e reti e orientati all’apprendimenti per arricchire la percezione del sé lavorativo.
In riferimento alle pratiche di coinvolgimento dei giovani nella PA tra cui il Career day, i contratti di apprendimento e di formazione, il riconoscimento di titolo di studio, il PA 110 e Lode, è stato ricordato come il tema dell’attrattività sia una questione di responsabilità collettiva dei dipendenti pubblici. Attrarre e motivare i dipendenti giovani, e non solo, non si fa una volta per tutte, ma durante tutto il ciclo lavorativo del dipendente. Ecco che la formazione, come ha sottolineato Sauro Angeletti, è fondamentale per le PA, per creare valore pubblico per i cittadini e le imprese. Ha, inoltre, precisato come per promuovere il PNRR è necessario puntare su soft skill, managerialità, leadership, inclusione e parità di genere. La stessa nuova direttiva ministeriale ha l’obiettivo di gratificare e far crescere dal punto di vista professionale le persone ponendole al centro, estendendo la formazione annuale del dipendente pubblico a 40 ore.
Nel panel, dal titolo “Digitalizzazione umana e formazione continua”, si è parlato di intelligenza artificiale applicata ai processi della Pubblica Amministrazione, oltre che di giovani, formazione e tecnologie. Su un aspetto si sono trovati concordi tutti i relatori: “L’IA può creare qualcosa di imprevedibile. Il limite, però, sta nella capacità umana del senso critico. Ed è un limite che non verrà mai superato”. Nell'ultimo panel è stato posto l’accento sulla qualità del lavoro e leadership trasformative ed è stato affrontato il tema di come le amministrazioni e le aziende private possano migliorare la qualità del lavoro e sostenere leadership trasformative e delle persone orientate al changemaking.
A conclusione dei lavori l’intervento del Capo Dipartimento della Funzione pubblica, Paolo Vicchiarello, che ha tirato le somme della giornata, facendo una sintesi delle vivaci e interessanti discussioni emerse nel corso dei lavori, parlando dell’importanza della gestione e valorizzazione delle risorse umane. I temi al centro dell’intervento del Capo dipartimento sono stati: attrattività, formazione, reclutamento e l’importanza del rapporto fra pubblico e privato. Per quanto riguarda la formazione, in particolare, Vicchiarello ha citato l’importanza cruciale del corso sulla leadership rivolto alla classe dirigenziale, promosso dal DFP e realizzato da Formez, a cui ha rivolto i complimenti per la capacità dell’Istituto nell'on boarding, parlando della Presentazione in CDA dei nuovi assunti, da parte dei vertici Formez. “Attrarre, selezionare, valorizzare e mantenere”, sono le parole d’ordine per collocare le persone al centro, ha chiosato Vicchiarello alla fine del suo intervento.