L’internazionalizzazione del sistema formativo regionale, gli interventi di capacity building, il welfare e le pari opportunità e le politiche attive del lavoro sono alcuni dei temi al centro dell'evento Sicilia FSE tra presente e futuro, dedicato all’annualità 2022 del PO FSE 2014-2020 della Regione Siciliana. L'iniziativa rientra nel progetto "Supporto all'attuazione della strategia di comunicazione del POR-FSE attuato da Formez PA. L’appuntamento di Palermo è stata l’occasione per ascoltare le testimonianze dei beneficiari delle risorse europee della programmazione 2014-2020 - che si avvia alla chiusura - e per fare il punto sulle azioni future. Nada Mezzullo, per il progetto Nuovi percorsi, e Anna Pina Cuccurullo per il progetto Tribunali siciliani, hanno partecipato all'evento per raccontare gli interventi attuati da Formez PA per il rafforzamento della capacity building della Regione Siciliana.
Il progetto Nuovi percorsi di Formez PA a supporto della capacity building della Regione siciliana
Nada Mezzullo, responsabile del progetto Nuovi percorsi di Formez PA, è intervenuta presentando quanto realizzato con la Regione Siciliana in un articolato iter di crescita della capacity building dell’Amministrazione regionale e degli Enti locali. Si è trattato di una opportunità che la Regione siciliana ha saputo cogliere adattando il progetto alle proprie esigenze, anche per affrontare al meglio le difficoltà intervenute nei quattro anni e mezzo di svolgimento. L’elemento caratterizzante è stato, infatti, l’ascolto attento del territorio e la capacità di rimodulare gli interventi nei momenti critici. Una scelta che, agendo sull’analisi di procedure, schemi e modelli organizzativi, ha rafforzato la consapevolezza dei processi, migliorandone la capacità di gestione e favorendo la diffusione della conoscenza. Nuovi Percorsi ha utilizzato “un approccio adattivo”, personalizzato sulla base delle esigenze dell’amministrazione, dei diversi dipartimenti e degli enti locali “Una vera azione di sistema che non solo ha operato sul territorio regionale, ma che vuole portare la propria esperienza anche all’esterno” ha sottolineato Nada Mezzullo. Il progetto lascia un patrimonio metodologico, prodotti e corsi riutilizzabili anche per la programmazione 2021- 2027 e per l’attuazione del PNRR accessibili grazie al catalogo digitale del progetto Nuovi Percorsi. Il catalogo è suddiviso in due sezioni, la prima racconta l’esperienza e l’altra l’articolazione del progetto con le diverse linee di attività. Sono disponibili diverse tipologie di risorse navigabili: da quelle formative, individuate in base a criteri di attualità e riusabilità e organizzate in playlist tematiche, ai documenti metodologici, con esempi di strumenti operativi. Inoltre, sono disponibili approfondimenti attraverso le testimonianze degli attori coinvolti, a vario titolo, nelle attività. “Il progetto ha lavorato con le due Autorità di Gestione FSE e FESR, con azioni di training on the job oltre che di formazione: la Funzione pubblica, che ha fatto da coordinamento dell’attività formative in ambito trasversale, e il supporto agli enti locali. Si è trattato di un intervento capillare che ha coinvolto quasi il 100% degli enti locali. Questo è stato possibile grazie alla governance di una Cabina di regia, istituita per coordinare e monitorare le attività, un po’una stanza di compensazione per le esigenze, che ci ha aiutato soprattutto durante l’emergenza sanitaria” ha sottolineato Mezzullo.” Due le comunità on line, una sugli appalti e una sui controlli, che continuano il loro lavoro; due i software realizzati: uno relativo all’analisi dei fabbisogni formativi e uno gestionale sul contenzioso che restano strumenti utili all’amministrazione. Nuovi percorsi ha coinvolto tutti i Dipartimenti regionali e la quasi totalità degli Enti Locali: sono 22.530 le partecipazioni agli interventi formativi e informativi, 19.514 le giornate di affiancamento, 126 i webinar, 87 i seminari in presenza, 126 i laboratori, 116 i focus group, 8 gli ambienti di lavoro online.
Il progetto Tribunali siciliani di Formez PA a supporto della capacity building della Regione Siciliana
All’incontro annuale è intervenuta anche la responsabile del progetto Tribunali siciliani, Anna Pina Cuccurullo di Formez PA che ha raccontato come l’intervento abbia contribuito all’ammodernamento della gestione della giustizia nei distretti giudiziari della Sicilia, attraverso percorsi di miglioramento dei processi operativi e il potenziamento delle competenze delle risorse umane. Una delle finalità è stata anche di estendere le buone prassi, sperimentate e implementate inizialmente nel distretto di Catania, a tutti i Tribunali e gli Uffici Giudicanti degli altri distretti Siciliani. Al progetto, in questi sette anni, è stato riconosciuto in più occasioni il valore e la qualità del suo operato.
Nel 2017 ha vinto infatti la bilancia di cristallo, un premio del Consiglio d’Europa per i tribunali che si distinguono per i processi di ammodernamento adottati. Inoltre, alla fine del 2021 la Commissione interministeriale giustizia ha chiesto un’audizione al gruppo di lavoro Formez. Un interessamento nato da uno studio sulle performance dei tribunali italiani in cui si distingueva la Regione Siciliana. In questa occasione è stata posta l’attenzione proprio sul metodo di lavoro del progetto e sulla sua “progettazione leggera e ampia” che ha permesso l’ascolto continuo del territorio. “Da questa audizione – ha sottolineato Anna Pina Cuccurullo - è nata la richiesta di collaborazione ad un tavolo tecnico con l’Ispettorato generale giustizia che ha chiesto alla Regione di farci partecipare, come tecnici, al tavolo che aveva ad oggetto la discussione del Pacchetto Ispettori, sistema informativo Ministeriale finalizzato a velocizzare il lavoro ispettivo sui Tribunali e il software che Formez aveva messo a punto per supportare i Tribunali nel suo utilizzo. Il software, a latere del sistema messo a disposizione dal ministero e in seguito alla estrapolazione dei dati dal sistema ministeriale, consentiva visualizzazioni con chiavi di lettura differenti, a seconda della gerarchia del magistrato che lo utilizzava, diventando un gestionale dei Tribunali. Un risultato del progetto è stata la richiesta dell’ispettorato generale alla Regione di riusare questo software, per integrarlo con il Pacchetto Ispettori per un suo utilizzo a livello nazionale.