Il 25 ottobre la Commissione europea ha adottato una Comunicazione sullo spazio amministrativo europeo che contiene 25 azioni per la modernizzazione delle amministrazioni nazionali e la loro collaborazione di fronte alle sfide comuni.
Età media del personale pubblico elevata, grandi ondate di pensionamenti nei prossimi 10 anni, il ricorso ad expertise esterne che riduce la capacità di apprendere e capitalizzare le esperienze necessarie per i compiti complessi, e una pubblica amministrazione che fatica sempre più ad assicurarsi una forza lavoro stabile e professionale, anche a causa di procedure e tempi di reclutamento più lunghi rispetto al settore privato.
Sono problemi comuni a buona parte delle amministrazioni pubbliche europee secondo l’Indagine flash Understanding Europeans’ views on reform needs, condotta da Eurobarometro nell’aprile 2023, infatti, solo un cittadino europeo su sette guarda al settore pubblico come un datore di lavoro interessante.
Eppure, secondo i dati Eurostat, il settore pubblico UE rappresenta ad oggi il 51,5 del PIL europeo, il 19,8% del valore aggiunto lordo totale e genera un mercato annuo di 670 miliardi di euro di appalti pubblici, impiegando circa il 21% della forza lavoro. Le amministrazioni regionali e locali, in particolare, sono le più vicine ai cittadini e svolgono un ruolo essenziale nel fornire i servizi di prossimità, oltre ad attuare il 70% della normativa UE, il 90% delle politiche di adeguamento al cambiamento climatico e il 65% degli obiettivi dello sviluppo sostenibile.
Una maggiore capacità di attuazione delle politiche europee e una migliore performance amministrativa potrebbero garantire ai contribuenti e alle imprese un risparmio di miliardi di euro all’anno, incontrando le aspettative dei cittadini europei, raccolte sempre da Eurobarometro, per una PA meno burocratica (48%), più veloce nel fornire i servizi (47%), più trasparente (44%) e più vicina alle persone (23%).
Di fronte a queste sfide, la Commissione europea investe da tempo in una serie di strumenti volti a supportare la trasformazione amministrativa degli Stati membri UE. Il Recovery Fund e lo Strumento di sostegno tecnico (Technical Support Instrument - TSI) forniscono risorse ed expertise per la formulazione e realizzazione delle riforme e degli investimenti necessari al miglioramento della qualità ed accessibilità dei servizi pubblici. Inoltre, la Commissione supporta gli Stati membri con analisi, capacity building, linee guida e facilitazione di scambi e cooperazione tra pari e mantiene un contatto costante con le amministrazioni pubbliche nazionali grazie a due reti complementari, il Gruppo di esperti sulla pubblica amministrazione e la Rete europea della pubblica amministrazione (EUPAN). Una collaborazione che, negli anni ultimi anni, si è decisamente rafforzata, come dimostrano le conclusioni sulle sfide comuni per le Pubbliche Amministrazioni del Consiglio informale di Lisbona e la Dichiarazione di Strasburgo.
In risposta all’interesse crescente degli Stati membri per una più ampia e profonda collaborazione nel settore, la Commissione europea ha adottato lo scorso 25 ottobre, la Comunicazione sullo spazio amministrativo europeo (ComPAct), che contiene 25 azioni per la modernizzazione delle amministrazioni nazionali e la loro collaborazione di fronte alle sfide comuni, articolate in tre pilastri strategici fondamentali:
- l’Agenda delle competenze della pubblica amministrazione che include, tra l’altro, il rafforzamento della iniziativa PACE (Public Administration Cooperation Exchange), che promuove lo scambio europeo di dipendenti pubblici e la conoscenza tra le pubbliche amministrazioni nazionali; la cooperazione tra PA europee nel campo della formazione e del capacity building, con la costituzione di una rete di centri di eccellenza e la creazione di un catalogo di offerte formative di alto livello rivolto a tutte le PA europee; un programma per la leadership nella PA dedicato ai funzionari di alto livello; una giornata annuale della pubblica amministrazione locale; lo sviluppo di una sezione per la pubblica amministrazione sulla piattaforma della piattaforma EU Academy e un "Passaporto delle competenze fondamentali".
- la Capacità per il decennio digitale europeo (trasformazione digitale) che comprende, tra le diverse azioni, anche il sostegno in materia di legislazione digitale e dati e tecnologie dell'IA, il sostegno per l'uso sostenibile ed efficace delle tecnologie emergenti, per l'erogazione di servizi amministrativi online pienamente accessibili, lo sviluppo di strumenti per aumentare l'interoperabilità e l'erogazione di servizi integrati e il sostegno alla federazione delle capacità su cloud tra PA.
- la Capacità di guidare la transizione verde (transizione verde) che sostiene, in particolare, l'aggiornamento delle strategie e dei piani nazionali di adattamento ai cambiamenti climatici; la promozione di strumenti e metodi per la valutazione e la prevenzione dei rischi climatici; la pianificazione, la progettazione e l'attuazione di misure di ripristino degli ecosistemi; l’elaborazione di ulteriori orientamenti sull'uso del sistema di ecogestione e audit dell'UE; la promozione di metodologie per la valutazione dell'impronta di carbonio delle organizzazioni e di orientamenti per la decarbonizzazione e la sostenibilità degli edifici.
Pieno sostegno dell’Italia al Piano è stato espresso dal Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che ha ricordato come tra le 25 azioni figurino anche le proposte in materia di passaporto europeo delle competenze, formazione e leadership presentate a Caserta, il 26 giugno scorso, durante la riunione del Gruppo di Esperti sulla Pubblica Amministrazione e la Governance.
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